Un Natale Difficile. Amanda Mariel
Amanda Mariel
Un Natale difficile
Questa è un’opera di fantasia. Nomi, persone, organizzazioni, luoghi, eventi ed avvenimenti sono frutto dell’immaginazione dell’autrice o usati in modo fittizio.
Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, o archiviata in un sistema digitale o utilizzata e trasmessa in qualsiasi forma o a mezzo elettronico, fotocopie, meccanico, audio, senza l’espressa autorizzazione dell’autrice e dell’editore.
Per la serie Signore e Mascalzoni
Attività scandalose
Intenzioni scandalose
Redenzione scandalosa
Violaciocca scandalosa
A breve nella stessa serie
Legame scandaloso
Per la serie Amore da Favola
Incantata dal Conte
Affascinata dal Capitano
Attirato da Lady Elianna
Sedotta dal Duca
Per la serie Fede della Donna Arciere
(Amanda Mariel insieme a Cristina McKnight)
Theodora
Georgine
Adeline
Josephine
Cofanetto gioiello dell’intera serie
Per la serie Lo Scandalo incontra l’Amore
Ama solo me
Trovami, amore
A breve per la stessa serie
Se questo è Amore
Per la serie il Bacio di un Furfante
Il suo perfetto Ladro
A breve per la stessa serie
Il suo stupendo Imbroglione
Meraviglioso Inferno
Titoli Singoli
L’Eredità dell’Amore
Un convegno alla luce della luna
Un bacio incantevole
A breve per la stessa serie
Natale nell’abbraccio del Duca
Per la serie Il Club dei Conti di Wicked
Libri di Amanda Mariel
Il Conte di Grayson
A breve
Il Conte di Edgemore
Per la serie Legati da un bacio
(Libri che possono essere letti indipendentemente dagli altri)
Come baciare un Furfante ( Amanda Mariel)
Un bacio nel marasma Natalizio (Christina McKnight)
Bacio di Natale di una violaciocca ( Dawn Brower)
A breve per la stessa serie
Strappare un bacio a un rubacuori ( Amanda Mariel)
Il bacio di Natale di uno zingaro (Dawn Brower)
Il bacio di Natale di un Duca ( Tammy Andresen)
Disponibili cofanetti e Antologie delle intere Serie
Per maggiori info o per rimanere aggiornati sui prossimi lavori dell’autrice visita il sito
www.amandamariel.com
A Brooklin. Grazie per la tua complicità.
PROLOGO
Dicembre 1815, Yorkshire
Adam arrotolò una ciocca dei setosi capelli di Cristiana attorno al suo dito, mentre lei dormiva rannicchiata contro il suo petto. Avrebbe dovuto lasciare il suo letto e tornare al castello di Danby. Mai in vita sua era rimasto tanto tempo a coccolare una donna, dopo esserci andato a letto. Per quanto riguardava Cristiana, comunque, una cosa era sicura: era vedova, e probabilmente non voleva risposarsi. Aspirò il suo profumo di vaniglia e lillà.
“Parlatemi di vostro marito.” le disse. Prima che potesse frenarsi la domanda era là, sospesa nell’aria in mezzo a loro. Cristiana s’irrigidì un attimo, prima di alzare il mento a guardarlo.
“Cosa volete sapere?” chiese. Adam sorrise, carezzandole la schiena nuda e godendo a guardare quel suo modo di rilassarsi tutta.
“Niente di preciso. E’ stata solo una curiosità passeggera.” Lei si alzò sui gomiti e lo fissò, scrutandolo per carpire ogni suo segreto:
“ E ora vi è passata?” Lui ridacchiò, un po’imbarazzato. “Mi rendo conto che non sono affari miei!” disse.
Lei gli posò un leggero bacio sul petto nudo. “Probabilmente no, ma voglio soddisfare comunque la vostra curiosità .” esclamò.
“Non è necessario!” si schermì lui, fissando gli occhi grigio blu di lei: non avrebbe dovuto farle quella domanda. “ Non vorrei risvegliare in voi ricordi spiacevoli.”
“ Non mi avete mica dato uno schiaffo!” rise lei. Si mise di nuovo giù e appoggiò il viso sul petto di Adam. “ La nostra non è stata una grande storia d’amore, ma comunque siamo stati bene assieme. Jonathan è stato un buon marito e io una buona moglie.”
“ E allora cosa vi impedisce di sposarvi di nuovo?” chiese lui. Adam si sentiva estremamente confuso. Tutte le donne che aveva conosciuto nella sua vita, o almeno la maggior parte, desideravano sposarsi. Se il primo matrimonio era andato bene, non capiva perché lei rifiutasse l’idea di riprovarci. Gli stava forse mentendo?
“ Come vi ho detto, è stato un buon matrimonio ma non un’esperienza da favola. Jonathan era un soldato ed è stato richiamato due settimane dopo che ci eravamo sposati. Le rare volte che ha avuto un congedo abbiamo avuto modo di stare insieme troppo poco tempo. Per lo più ho vissuto da sola.. proprio come adesso. Come sapete, è stato ucciso a Waterloo.”
“Posso immaginare quanto sia stato difficile per voi!” disse lui.
“Davvero.” annuì lei. Cristiana passò la mano sul petto caldo di Adam mentre lui giocava coi suoi capelli. Quel senso di calore riusciva a sgominare tutto il freddo che si portava dentro. “Dopo la sua morte, ho deciso che non mi sarei risposata. Ciò mi concede una libertà che le altre donne non hanno. In tal modo, non sono mai sola.”
Non c’era tristezza nella sua voce, non lacrimava e non si stringeva a lui per un conforto, e tuttavia lui soffriva per il dolore che lei aveva provato. Chiaramente quel matrimonio le aveva lasciato una cicatrice, anche se lei la definiva un’esperienza piacevole. Era stata sola anche da bambina? Ma decise di non farle questa domanda, per evitare di costringerla a ricordare più di quanto lei volesse. Si avvicinò a lei, rotolando sul letto fino a tenerla sotto di lui e incontrò il suo sguardo denso di passione.
“Allora, farò in modo che stanotte non vi sentiate sola.” disse. Abbassò il capo e la baciò profondamente, intimamente, mentre spingeva il pene nel suo umido ventre.
Cristiana avvinghiò le cosce intorno ai fianchi di lui, partecipando ad ogni sua spinta e gemendo piano. Gli fece scivolare le dita sulla schiena e lo baciò sul petto, cercando