Carlo Porta e la sua Milano. Raffaello Barbiera
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Raffaello Barbiera
Carlo Porta e la sua Milano
Pubblicato da Good Press, 2020
EAN 4064066069056
Indice
FONTI DI QUESTO LIBRO. SPUNTI INEDITI. — POSTILLE.
INDICE DEI CAPITOLI.
I. — Fervore di nuova vita a Milano al tempo di Carlo Porta. — Due grandi satirici: Giuseppe Parini e Carlo Porta. — La fortuna di Carlo Porta. — Maria Teresa. Pag. 1
II. — Clamoroso supplizio a Milano quando nacque Carlo Porta. — Masnadieri in campagna e fermieri in città. — Pietro Verri combatte le ribalderie dei fermieri. — Nuovi nobili. — Come si comperavano i titoli nobiliari. — Qual era Milano quando nacque Carlo Porta. — Le vie, le tenebre, le torcie dei lacchè. — L'atto autentico di nascita di Carlo Porta. — I genitori e gli antenati del Porta in case di nobili. — Presso i Gesuiti di Monza. — Usi barbari nelle scuole. — Prime prove poetiche del Porta. — È mandato ad Augusta. — Diventa giuocatore. — Sue lettere alla madre. — Il padre lo richiama a Milano. 6
III. — Morte di Maria Teresa. — Le violente tumultuarie innovazioni del figlio Giuseppe II. — Il caso pietoso del poeta Passeroni. — Colloqui del poeta affamato col suo gallo. — Curiose guardie di polizia. — Minacciosi malumori contro Giuseppe II. — La morte e il successore di Giuseppe II. — La vita nelle famiglie borghesi. — Religiosità singolari. — Il nobile Andreani e il suo pallone aereostatico. — Libri, idee, mode francesi. — Discorsi in case aristocratiche. — L'ode del Parini sul vestire alla ghigliottina. — In che cosa consisteva quella moda infame. — Strano difetto di quell'ode. — Sua popolarità. — Carlo Porta la traduce in milanese. — Fine della parrucca. 19
IV. — La Gazzetta del Veladini. — Manifesti incendiari. — Abbaglio del Bonaparte. — In casa di Carlo Porta. — Il Porta contro la democrazia francese. — Napoleone nella guerra d'Italia. — La battaglia di Lodi. — Un pranzo vescovile. — Chiese spogliate. — L'avanguardia dell'esercito francese entra in Milano. — Le coccarde d'un frate e il grido del general Massena. — Solenne ingresso di Napoleone in Milano. — Il comandante austriaco Lamy nel castello. — Cede. — Istituzione della Repubblica cisalpina. — Ruberie e ruberie. — Estorsioni, imposte, generale malcontento. — Tentativo d'insurrezione. — È soffocato nel sangue. — Clamorose feste repubblicane. — Eccitamento delle donne. — Gli «alberi della Libertà». — Folli sfrenatezze. — La gentil mano di sposa della figlia d'un chimico. — Gli energumeni di Via Rugabella. — Racconti di Alessandro Manzoni: la demagoga Sopransi. — Ire contro la guglia del Duomo. — Il buon senso d'un meneghino. — Ancora un racconto del Manzoni: Vincenzo Monti tremante alla tribuna. — Versi italiani di Carlo Porta sui cisalpini. 32
V. — Sconce pubblicazioni volanti. — Carlo Salvador e il suo Termometro. — Vien bastonato e messo in prigione. — Sua tragica fine. — L'eteroclita figura del «terrorista» Ranza. — Sue gesta, suoi opuscoli, suoi giornali, e il suo perfezionamento della ghigliottina. — E anche lui va in prigione. — L'economista Pietro Custodi: da demagogo a barone. — Melchiorre Gioja qual era. — Il giornale Senza titolo e i suoi carnevaleschi collaboratori. — Il giornale di Ugo Foscolo. — I due giornali di Napoleone. 49
VI. — Carlo Porta a Venezia. — Suo impiego, sua miseria, sue spensieratezze. — Venezia dopo la caduta della Repubblica. — Società gioconde. — Quella di Carlo Porta con l'intervento della polizia. — Carlo Porta e i grandi poeti dialettali veneziani. — Le voluttà di Antonio Lamberti. — Una coraggiosa satira civile del Buratti. — Degenerati e degenerate. — Carlo Porta è muto agl'incanti di Venezia. —