”Dolce Settembre”. Gabrielle Queen
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Gabrielle Queen
DOLCE SETTEMBRE
I parte
Editing: Lisa Masoni
Editore: Tektime
Sinossi
Che succede quando due colleghi si detestano e cercano continuamente di mettersi i bastoni tra le ruote?
Sandrine Martignon è allo stesso tempo una studentessa timida e grintosa che fa pratica alla Touchè Comunicazioni, la prestigiosa ditta del playboy Justin Bennett Clark, americano trasferitosi da anni a Milano. Sandy rivoluziona tutto con le sue originali idee mettendo Justin in cattiva luce quando svela le sue bollenti avventure in ufficio o quando rimane imprigionata con lui nell'ascensore, scandalizzando il CEO Gerardo Spiazzi.
Nella ditta stanno per scorrere fiumi di sangue fino a quell'inaspettata visita del grande capo della Nestlè, che li vuole tutti dentro un progetto mega-importante e che, avvertendo la tensione tra Justin e Sandy, lancia loro una sfida: trascorrere due mesi da soli nella stessa casa, in un paese di mare.
Ce la farà Sandy a condividere il sole della Liguria con quell'americano arrogante, sicuro di sé e dannatamente sexy, che con ogni giorno la lancia nuove sfide?
Riuscirà Justin a sopportare quella ragazza dannatamente bella che non demorde e sembra volerlo affrontare a tutti i costi? E sopratutto: come farà a controllare la crescente passione che in segreto prova per lei?
Una storia sexy, divertente e ricca di colpi di scena che vi lascerà col fiato sospeso e che indaga sul modo in cui due persone che, inizialmente non si sopporta, finiscono per innamorarsi.
IL SEQUEL DÌ QUESTA STORIA SI INTITOLA "NEW YORK PROFUMO DÌ FELICITA'" ED E' IN VENDITA IN TUTTI GLI EBOOK STORE
Capitolo 1 - Sandrine Martignon
<<Che cosa??? Ma è impossibile….! Ci deve essere un grosso errore!>>
Justin sbatte la porta così forte che piccoli pezzi di intonaco bianco si staccano e si spargono per terra. Come una furia, irrompe nell’ufficio di Spiazzi e gli getta sulla scrivania un folto dossier azzurro, quasi rovesciando un bicchiere di plastica mezzo pieno di caffè.
Il grande capo sussulta sulla sedia, mentre è impegnato in una conversazione telefonica senza fine, ma Justin se ne infischia.
<<Non ci posso credere, Gera, che tu mi abbia fatto una cosa del genere>> si mette quasi a gridare, abbassandosi fino a toccare quasi il mento di Gerardo, per fissarlo negli occhi.
<<E spero proprio che ci sia una spiegazione logica, magari un grosso errore, perché sennò io non te la perdono!>>.
<<Scusa amore mio, perché non ne parliamo tra una mezz’oretta, ti chiamo io, ora ho Justin qui con me e sai bene com’è … si sto attento … si ho mangiato … si ho preso la pastiglia per la pressione … Ciao tesoro, anch’io ti voglio b …. Sì i paccheri alla bottarga vanno benissimo per stasera. Ok ti voglio tanto bene zuccherina, ciao ciao ciao!>>
Con un sospiro di sollievo, Gerardo Spiazzi, CEO di Touché Comunicazioni, riattacca e si appoggia alla sedia, asciugandosi la fronte.
Ha piccoli occhi iniettati di sangue e una calvizie avanzata che, insieme alla pancia impressionante, lo fanno piuttosto assomigliare a Bud Spencer in “Non c’è due senza quattro”.
<<Allora?>> ripete Justin spazientito, alzando ancora di più la voce Ora sicuramente lo possono sentire da almeno cinque uffici di distanza.
<<Cos’è questa storia che Sandrine Martignon è stata nominata capo progetto per le pasticcerie “Pesca & Cioccolato”? Il progetto vale settanta mila euro o più, e Sandrine è solo una studentessa che fa pratica per la laurea!!>>
<<Justin …>>
<<Ma siete tutti impazziti qua dentro? Ieri Annalisa le ha fatto un sacco di complimenti per la fantastica idea di introdurre la macchinetta con cioccolato caldo mescolato al rhum, così ci ubriachiamo tutti e nessuno lavorerà più ..>>
<<Justin, ascolta>> cerca di interromperlo Gerardo, sgranando sempre più gli occhi che lo -fanno assomigliare ad un grosso orso o a qualsiasi cosa, meno di un CEO.
<<… e l’intero ufficio grafica e design si è complimentato con me per l’idea della carta da parati con fiori di lavanda dicendo quanto il morale di tutti sarebbe sollevato se la si usasse, ma questa non è assolutamente un’idea mia benché della signorina Martignon! Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso stamattina…… Lo spazio per la siesta? Per la SIESTA? Ma siamo tutti impazziti a dare ascolto ad una ventiduenne, ad una ventiduenne, anche se studentessa alla Bocconi???? Dormire durante la pausa pranzo, dove mai si è sentita una cosa del genere??? E Forse non hai sentito la sua ultima mirabolante idea: le mascotte di Touché!!!! Vuole che la ditta adotti un porcellino d’India e un coniglietto! I Maya avevano sbagliato: la fine del mondo non era del 2012 ma avverrà nel 2016, proprio perché esiste gente come Sandrine Martignon e come te che le dai ascolto, che ci farete andare giù di testa e fallire in quattro e quattro otto!!>>
<<Senti Justin, con Sandy non te la prendere, okay? Forse è un pò stravagante …>>
<<Un po’? Si sta parlando di trasformare questa ditta in una fattoria ia-ia-o. Conigli e porcellini d’India correranno per i corridoi peggio di un cartone animato, ma in fondo chi se ne frega se i nostri occhi saranno incantati da infiniti campi di lavanda incollati sui muri, peggio di come usava la mia bisnonna nel Novecento!>>
<<Forse è un po’ stravagante>> ripete Gerardo tamburellando con le dita grassocce sulla scrivania, <<ma è una brava ragazza. E ha bisogni di imparare. Finora le sue idee sono state amate da tutti, ed effettivamente per me il porcellino e la zona siesta vanno anche bene, Perché dopo un buon pisolino la testa lavora meglio, ci sono anche degli studi in proposito.>>
<<Ho capito, a te sta tutto bene, pure i fiori di lavanda e il cioccolato al rhum>> dice Justin, gettandosi su una poltroncina e sbottonandosi la camicia . <<Basta che Sandy Bell abbia labbra succose, gambe da urlo e un decolleté da capogiro …>>
<<E’ solo una bambina, Justin, ha bisogno di imparare, dalle tempo!>>- fa Gerardo spazientito, e si mette a giocherellare con il mouse del suo portatile.
<<Ok … Posso anche chiudere un occhio a porcellini d’India e fiori di lavanda, ma Pesca & Cioccolato???? Come hai potuto farmi una cosa del genere Gera, come???>> nello sguardo scuro di Justin c’è rimprovero e quasi disperazione.
<<Ma se starà a te a supervisionarla?>>
<<Quel progetto erra mio!>> tuona Justin sbattendo il pugno contro lo schienale che quasi lo spacca. <<Ci avevo lavorato per delle settimane e non accetto che una secchiona con treccina che sembra la versione rimbambita di Sandy Bell me lo venga a rubare! E’ qui da soli due mesi, per l’amor del cielo!!>>
<<Ed è molto brava … non te lo volevo dire, ma sinceramente il cliente ha scelto la sua idea invece che la tua, Justin, mi spiace>> ammette Gerardo con un lungo sorriso di arresa perché sa di aver appena scatenato il finimondo.
Sicuramente è già abituato a queste discussioni da un po’. Più precisamente da circa cinque anni, quando Justin Bennett è arrivato nella sua ditta da giovane neolaureato a Chicago, e con il suo ego alle stelle ma anche con talento e durissimo lavoro l’ha praticamente ristrutturata, rendendola una delle migliori sul mercato. Justin era un talento nato per quel lavoro, non glielo poteva contestare. Ma Sandrine Martignon era … in quasi quarant’anni di carriera lui non aveva mai visto qualcosa del genere. Sandy, come la chiamavano tutti, era un uragano nascosto dietro ad un paio di occhiali e treccine fuori moda. Sembrava una specie di Britney Spears – ragazza – di – ghiaccio, invece quel ghiaccio nascondeva puro acciaio. E tocco di genio.
<<Dì