Quattro Destini. Powell Michael

Quattro Destini - Powell Michael


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> Michael PowellQuattro DestiniUna Tragedia Greca in Tempo di GuerraTradotto da Alberto Favaro

      Questo è un lavoro di fantasia. Sebbene basato su eventi storici reali e comprenda alcuni personaggi reali, ora morti, la maggior parte dei nomi, dei personaggi e degli avvenimenti sono da considerare come prodotti dell'immaginazione dell'autore o sono stati usati in modo fantasioso. Qualsiasi somiglianza tra personaggi di fantasia e persone reali, vive o morte, è da considerarsi puramente accidentale.

      Copyright © 2017, 2018 by Michael Powell. Tutti i diritti riservati

      Tradotto da Alberto Favaro ([email protected])

      Revision 1c 29/11/2018 (con mappa)

      http://www.foursdestiny.uk

      Dramatis Personae

      Inghilterra e Francia

      Ernest Jenkins – Ufficiale marittimo

      Margaret Jenkins – Moglie di Ernest

      John Smith – Collega di Ernest Jenkins

      Godfrey Jenkins – Figlio di Ernest e Margaret

      Lizzie Jenkins – Sorella di Godfrey

      Chalky White – Amico di scuola di Godfrey

      Smythe – Alunno al King’s

      Mr Berman – Insegnante al King’s

      Mr Bradley – Insegnante al the ‘Shop’

      Duncan Charters – Pescatore, proprietario del ‘Dayspring’

      Ralph Bagnold – Fondatore dell’LRDG

      David Lloyd-Owen – Vicecomandante dell’LRDG

      Jamie Stewart – Sergente dell’LRDG

      Colonello d’Ornano – Comandante della Francia Libera

      Jake Easonsmith – Comandante dell’LRDG

      Germania

      Kurt Müller – Soldato

      Paula Müller – Moglie di Kurt

      Herr Finkelmann – Proprietario ebreo del negozio di riparazione di orologi

      Hans Langsdorff – Ufficiale marittimo tedesco, amico di Kurt

      Rolf Müller – Figlio di Kurt e Paula Müller

      Baldur von Schirach – Leader della gioventù hitleriana

      Hans Schiller – Pilota di Me109 e amico di Rolf

      Gunther – Fuciliere posteriore di Stuka in Spagna

      Hans-Ulrich Rudel – Asso nel pilotaggio degli Stuka

      Alfred Scharnowski – Fuciliere posteriore di Rudel

      Ernst-Siegfried Steen – Comandante della squadriglia di Stuka

      Greta – Cameriera a Neubeuren

      Schmidt – Ufficiale SS a Neubeuren

      Italia

      Giuseppe Malpaiso – Ufficiale della marina italiana e ingegnere

      Maria Malpaiso – Moglie di Giuseppe e cugina di Kurt

      Marco Malpaiso – Figlio di Giuseppe e Maria

      Tenente Gramatika – Amico di Giuseppe e governatore di Lero

      Capitano Gotthard – Ufficiale tedesco

      Ammiraglio Mascherpa – Governatore italiano di Lero

      Grecia

      Spiros Raftopoulos – Costruttore

      Despina Raftopoulos – Moglie di Spiros

      Yiannis Raftopoulos – Figlio di Spiros e Despina

      Costas – Capitano della ‘Taxiarchis’

      Tassos – Membro dell’equipaggio della ‘Taxiarchis’

      Capitano Zarokostas – Primo comandante della ‘Olga’

      Manolis – Membro dell'equipaggio della 'Olga'

      Comandante Blessas – Comandante della ‘Olga’

      Prologo

      Rolf Müller era a capo della squadriglia di bombardieri Ju88 della base aerea, controllata dai tedeschi, di Megara situata nella terraferma greca vicino alle isole del Dodecaneso. “Un obiettivo diverso oggi, ragazzi,” disse al suo equipaggio. “Abbiamo finito con Coo, ora ci occuperemo di Lero. É solo una piccola isola, ma è piena di armi e dobbiamo sistemarla.”

      I bimotori volarono attraverso l'Egeo, passando sopra le zone già sotto al controllo tedesco. Un ulteriore gruppo di isole, disposte da nord a sud, si materializzò nella foschia della linea dell'orizzonte a est, brillando alla luce del sole. Sotto di loro, il mare, gentilmente increspato dai leggeri venti che soffiavano in quel periodo dell'anno, era calmo e tranquillo.

      “Eccola!” disse Rolf, indicando un'isola che sembrava come se fosse stata schiacciata tra le dita di un gigante per creare due baie profonde su ogni lato, con delle strette penisole tra di loro. Scendendo a un'altitudine inferiore, condusse l'avvicinamento alla baia posta a sud ovest, sfiorando alte colline accidentate fino a quando, al di sotto, comparve una profonda insenatura. “Siamo fortunati!” gridò quando individuò due navi da guerra all'ancora, “Due obiettivi in vista.”

      Portò il suo aereo sopra la baia e lo inclinò per una rapida discesa, puntando a una delle navi. Mentre lo faceva, vide degli sbuffi di fumo provenire dalle armi dell'altra imbarcazione. Il suo obiettivo non stava ancora rispondendo e, avvicinandosi, vide gli uomini che correvano verso le loro postazioni, come formiche in preda al panico. “Troppo tardi, amici miei” pensò amaramente.

      I caccia torpedinieri erano la nave greca “Olga”, di supporto alla flotta britannica nel Mediterraneo, e la nave inglese, “Intrepid”. I mitraglieri inglesi erano già alle loro postazioni quando comparvero gli aeroplani tedeschi e si resero conto che erano sotto attacco prima che i Greci avessero avuto neppure il tempo di reagire.

      Sulla Olga un ufficiale britannico, Godfrey Jenkins, stava parlando con un marinaio greco, discutendo I piani per trasportare alcuni dei suoi commilitoni, appartenenti al Long Range Desert Group, dalla loro base ad Haifa per rinforzare le difese sull'isola. Il marinaio, Yiannis Raftopoulos, era nato sull'isola e la conosceva bene anche se era stato lontano per alcuni anni.

      Yiannis alzò gli occhi allarmato quando risuonò la sirena della nave. “Bombardieri” urlò, “tutti ai posti di combattimento!” Corse verso la sua postazione antiaerea, lasciando Godfrey osservare con orrore il primo aereo che si abbassava verso la nave.

      In alto, sulla collina a nord della baia, presso una postazione antiaerea italiana, era seduto un gruppo di soldati disillusi. Il loro mondo era stato rivoltato un paio di settimane prima quando il loro governo aveva firmato un accordo per cambiare parte e allearsi con i loro nemici precedenti contro i nazisti tedeschi.

      Uno di loro, Marco Malpaiso, era nato sull'isola. La sera precedente, aveva ritrovato il suo amico d'infanzia, Yiannis, che non vedeva da molti anni. Stava proprio pensando a quell'episodio quando risuonò l'allarme e si rese conto che l'isola era sotto attacco.

      Una forte esplosione fu seguita da un'enorme nuvola di fumo nero oleoso che si innalzò sopra la cresta davanti a lui, accompagnata dal rumore degli spari frenetici provenienti dalle navi nella baia. Comparve un grande aereo bimotore, che volava incredibilmente basso poco al di sopra del terreno che si innalzava, con un motore balbettante e del fumo che usciva da un'ala. Marco, unico tra I suoi compagni indolenti, cercò di puntare la sua arma verso l'aereo colpito mentre passava sopra di loro, sparando con la sua mitragliatrice e perdendo quota mentre si dirigeva con difficoltà verso la baia successiva.

      Capitolo 1

Lero 1912

      Il sole luccicava sul blu del mare Egeo mentre l'incrociatore italiano San Marco navigava lungo la costa orientale dell'isola di Calimno nel Dodecaneso, superando lo stretto passaggio tra di essa e l’isola di Lero, in una luminosa mattina del maggio 1912. Un giovane guardiamarina, Giuseppe


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