La fine dell'amore. Bracco Roberto
tanto più che (guardando alla finestra) sta per arrivare il conte… in un magnifico costume di occasione.
Io ho bisogno di graffiare qualcuno!
Profittate di me, marchesa, perchè, col conte, non c'è da cavarsi di questi capricci. Quello lì è troppo ben fatto: si guarda e non si tocca!
SCENA V.
DIONIGI, ANNA, e SALVETTI
(in un pretto costume di sportsman, entrando elegante e brioso) Marchesa, le cavalcature sono pronte.
(bisbetica) Finalmente! Di chi vi siete occupato, sinora? Della vostra toilette? Credevo che non veniste più. Non mi direte, spero, che il fare aspettare una signora sia «molto chic!»
(confuso) Marchesa…
Il vostro braccio, subito!
(senza badare a Dionigi e senza metterglisi al braccio, si rivolge al dottore, seccamente:) È deciso dunque che non ci venite?
Ne sono dolente, ma è proprio deciso.
È permesso di saperne almeno la ragione?
È una ragione… pedestre: non so andare a cavallo.
Imparerete.
Troppo tardi!
Cascherete.
Ah!.. Troppo presto!
(a Dionigi) Conte, il vostro braccio…
Sono qui a offrirvelo, marchesa…
(mettendoglisi a braccetto con violenza e quasi trascinandolo via) Diventate scortese anche voi!
Io?!
Mi dareste una smentita?!
No!
Una smentita a me? A me?!
Ho detto di no, ho detto di no.
SCENA VI.
SALVETTI solo, poi ANNA, DIONIGI, ALBENGA, D'ALMA, RIVOLI
(segue con lo sguardo, sempre un po' sorridendo, Anna e Dionigi. Siede di nuovo presso il tavolino, borbottando:) Alla vedetta, dottore, alla vedetta!.. (Riflette un poco. Riprende il giornale.)
(Giunge di lontano un brusio. Sono le voci confuse di Rivoli, Albenga, D'Alma, Dionigi. Poi si distinguono alcune parole loro e i lamenti di Anna.)
Incredibile! Incredibile!
Ma non così, vi prego, non così!
Andiamo adagio, santi numi!
Voi, Rivoli, non potete!.. Lasciatela tutta a noi…
(dolorosamente) Ahi ahi ahi ahi ahi!
(tra sè) Ma che cos'è? Questi sono lamenti della marchesa! (Corre verso la porta comune e si ferma spaventato) Oh, diavolo!
(Entrano Rivoli, Albenga, Dionigi, D'Alma, trasportando Annna, che ha gli occhi socchiusi e agita un po' le braccia stringendo in una mano la frusta.)
Qui, qui, su questa poltrona…
(che sostiene il maggior peso) Io non ne posso più!
Assolutamente incredibile!
(Adagiano Anna sopra una poltrona. – Agitazione generale.)
(mettendosi una mano sulla schiena e lasciandosi cadere su una sedia) Sono morto!
Un po' d'acqua!.. Ella sviene!
Meglio un po' d'aceto!..
(cavando di tasca una boccettina) Questa è una bottiglia di smelling salts. Eccellente!
(lamentandosi) No… non voglio nulla… non voglio nulla… Ahi ahi ahi ahi ahi!
(con urgenza) Ma si può sapere sì o no che è accaduto?
Pare che Lady Florence le abbia tirato un calcio degno di un mulo.
È orribile!
Ed è stranissimo!..
(tenendo sollevato un piedino) Ahi ahi ahi ahi!
Marchesa… marchesa… Dove siete stata colpita?
(lamentosamente) Giù… giù…
Al piede, eh?.. Dite, marchesa: al piede?
(con un fil di voce) No… non precisamente al piede…
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