Infedele: Commedia in tre atti. Bracco Roberto
troppo, Clara. Stasera siete…
Sono?.. Come sono?
Stasera avete…
Cosa ho? (Guardandosi) Nulla più del solito.
(accennando appena con un gesto alla scollatura) Anzi… qualche cosa di meno…
Vi turba? Rimedieremo. Prendetemi quella ciarpa.
(prende la ciarpa di merletto che era sopra una sedia) Questa?
Sì, questa.
(gliela porge.)
(senza prenderla) Copritemi le spalle.
Solamente… le spalle?
Sbrigatevi, e finite di dire delle sciocchezze!
(le avvolge la ciarpa di merletto intorno al collo con molta lentezza e con lo sguardo argutamente indiscreto.)
Mio Dio! Come siete lento!
Se fossi cieco, potrei essere più svelto. Ecco… È fatto. (Sospira.)
Sedete. Parlate. Vi confesso che avrei preferito il Lohengrin a voi. Ma vi confesso pure che esclusivamente voi potete in certo modo sostituirlo. Siete mezzo poeta, e nelle vostre parole c'è sempre un po' di musica. Parlate.
(siede) Ma poichè Lohengrin è costretto ad andarsene quando rivela il suo segreto, io, che non ho l'intenzione di andarmene, mi guarderò bene dal rivelare il mio.
Voglio sapere il segreto.
Vi ripeto che non ho punto l'intenzione d'andarmene.
Garantisco che resterete.
Promettetemi che, in ogni caso, sarete voi che mi obbligherete a restare.
Ve lo prometto! Fuori il segreto!
Il segreto è che… il segreto è che io ho detto una bugia… Stasera, al San Carlo, niente Lohengrin… e niente Gioconda.
E che spettacolo c'è?
Nessuno. Raffreddore generale a porte chiuse.
(in collera) E perchè avete mentito?
Perchè?.. Perchè, vedendo che vostro marito era molto disposto ad andare a teatro, io, che volete?, non ho avuto il coraggio di rinunziare… alla sua assenza.
Ma io non vi permetto di trattare mio marito come un fanciullo; no, non ve lo permetto!..
Ecco, vedete, ora state lì lì per mandarmene via… Se ve l'ho detto che dovevo tacere…
Non vi mando via; ma voi sarete punito lo stesso. E sapete come?.. Silvio sospetterà la ragione della vostra bugia, e tornerà subito.
Non è geloso, e non sospetterà.
Tutt'i mariti sono gelosi quando non sono stati traditi.
E vi dà delle noie la sua gelosia?
Non me ne dà, ma io me ne piglio.
Ecco un inconveniente che voi potete eliminare con molta facilità. Se è vero che i mariti sono gelosi proprio quando non sono traditi, per ottenere che il vostro non sia geloso basterà… che prendiate un piccolo provvedimento.
Tradirlo!
Appunto!
Con voi!
Con me, o con un altro. Io preferirei, s'intende, e lo faceste con me.
Avete ragione, mio caro Gino; ma non c'è nulla di più incomodo che un tradimento.
Non vi ci siete, finora, provata.
Chi ve l'ha detto?
Ne sono convinto.
E mi fate la corte!
Naturale!
Perchè me la fate?
Perchè vi amo!
Senza speranze…
È sempre probabile che accada precisamente quel che non è mai accaduto!
Ma, qualche volta, non è accaduto precisamente, (sottolineando) quel che non può mai accadere.
(accostandosele di più) Vi sentite così forte, Clara?
Fortissima!
Proprio?
Inespugnabile!
Addirittura!? (Pausa.) Mi permettete… – per una vostra indulgente concessione di gran signora dello spirito – mi permettete di dirvi tutto quello che penso?
Ve lo permetto.
(con un piccolo gesto descrittivo) Anche se io debba rasentare… l'impertinenza?
Rasentate (imitandone il gesto)… quel che volete.
Voi vi sentite forte; ma – scusate – in che consiste la vostra forza?
Ho da rispondere?
No. Rispondo io.
Ottimo metodo per discutere!
La vostra forza, Clara, non consiste che nel sapervi debole.
Se desiderate ch'io capisca, siate più limpido.
Mi spiego. Guardatemi negli occhi…
«Che sono tanto belli!»
Non scherziamo!
Dunque?
Voi siete inespugnabile, perchè il vostro nemico non è mai in condizione di circuirvi, di assediarvi, di assaltarvi: non è mai in condizione di… aprire la breccia.
Al contrario! Io vivo in un permanente stato d'assedio. Non faccio che circondarmi di seduttori. Mi fareste l'offesa di non accorgervi della mia civetteria?
Ci tenete?
Ci tengo.
Me ne dispiace tanto, perchè ho da dirvi che, vostro malgrado, voi non appartenete alla categoria delle… delle civette autentiche. Voi siete migliore di esse, cioè più donna, cioè più affine all'uomo, cioè più attratta da lui, cioè… più pericolante. Esse, vedete, osano tutto; eppure non c'è caso che caschino. Hanno il potere e lo serbano. Diamine! Una civetta che finisce con l'avere un amante è come un sovrano che abdica. Voi, invece, non lo avete per la semplice ragione… – perdonatemi se abuso del permesso di rasentare l'impertinenza – voi non lo avete