Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 2. Edward Gibbon
celerità. Affermano gli Arabi che il dromedario può far tanto cammino in un giorno, quanto ne fanno in otto o dieci giorni i loro cavalli più corridori. Vedi Buffon. Storia nat. tom. XI. p. 122, ed i Viaggi di Shaw, p. 167.
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Pollione nella Stor. Aug. p. 299.
74
Vopisco nella Stor. Aug. p. 219. Zosimo, l. I. p. 51.
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Stor. Aug. p. 219.
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Vedi Vopisco nella Stor. Aug. p. 220, 242. Viene osservato, come esempio di lusso, ch'egli avea le finestre di vetro. Era famoso per la forza e per l'appetito, pel coraggio e per la destrezza. Dalla lettera di Aureliano si può giustamente inferire, che Fermo fu l'ultimo dei ribelli, e conseguentemente che Tetrico era già sottomesso.
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Vedi il trionfo di Aureliano descritto da Vopisco. Egli riferisce le particolarità colla sua solita esattezza, ed in questa occasione sono fortunatamente interessanti. Stor. Aug. p. 220.
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Fra le barbare nazioni, le donne hanno spesso combattuto ai fianchi dei loro mariti. Ma è
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L'uno delle
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Erano i primi, assai probabilmente; i secondi nelle medaglie di Aureliano non indicano (come giudica il dotto Cardinal Noris) che una vittoria orientale.
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L'espressione di Calfurnio (Eglog. l. 50.) «Nullos ducet
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Vopisco nella Stor. Aug. p. 199.
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Vopisco nella Stor. Aug. p. 222. Eutropio, IX. 13. Vittore Juniore. Ma Pollione nella Stor. Aug. p. 196 dice che Tetrico fu fatto Censore di tutta l'Italia.
84
Stor. Aug. p. 197.
85
Vopisco nella Stor. Aug. 222. Zosimo l. I. p. 156. Egli vi collocò le immagini di Belo e del Sole, che portate avea da Palmira. Fu questo dedicato nel quarto anno del suo regno (
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Vedi nella Stor. Aug, p. 210. i presagi della fortuna di lui. La sua devozione al Sole apparisce nelle sue lettere, nelle sue medaglie, ed è riferita nei Cesari di Giuliano. Vedi Comment. di Spanemio, p. 109.
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Vopisco nella Stor. Aug. p. 221.
88
Stor. Aug. p. 222. Aureliano nomina quei soldati,
89
Zosimo, l. I. p. 56. Eutropio IX. 14. Aurel. Vittore.
90
Stor. Aug. p. 223. Aurel. Vittore.
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Infierì già prima del ritorno di Aureliano dall'Egitto. Vedi Vopisco, che cita una lettera originale. Stor. Aug. p. 244.
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Vopisco nella Stor. Aug. p. 222. I due Vittori. Eutropio 9, 14. Zosimo (l. I. p. 43) fa menzione di soli tre Senatori, e pone la lor morte avanti la guerra d'Oriente.
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Secondo Vittore Juniore egli portò qualche volta il Diadema. Si legge sulle di lui medaglie
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Era questa osservazione di Diocleziano. Vedi Vopisco nella Stor. Aug. p. 224.
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Vopisco nella Stor. Aug. p. 221. Zosimo l. I, p. 57. Eutrop. IX. 15. I due Vittori.
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Vopisco Stor. Aug. p. 222. Aurelio Vittore fa menzione, di una formal deputazione fatta dalla truppe al Senato.
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Vopisco, nostra principale autorità, scriveva in Roma solamente sedici anni dopo la morte di Aureliano; ed oltre alla recente notizia dei fatti, trae costantemente i suoi materiali dai giornali del Senato, e dagli scritti originali della libreria Ulpiana. Zosimo e Zonara compariscono così ignoranti di questo trattato, come lo erano generalmente della costituzione Romana.
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Livio l. 17. Dionisio Alicarnas. l. II. p. 115. Plutarco in Numa, p. 60. Il primo di questi Scrittori riferisce la storia come un oratore, il secondo come un legista ed il terzo come un moralista, e niuno probabilmente senza qualche mescuglio di favola.
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Vopisco (nella Stor. Aug. p. 227) lo chiama
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L'unica obbiezione a questa genealogia è che lo Storico si nominava Cornelio, l'Imperatore Claudio. Ma sotto il basso Impero, i soprannomi erano estremamente vari ed incerti.
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Zonara, l. XII, p. 637. La Cronica Alessandrina, per un facile errore, trasferisce quell'età ad Aureliano.
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Nell'anno 273 egli fu Console ordinario, ma debbe essere stato
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Dopo il suo avvenimento, ordinò che si facessero annualmente dieci copie dello Storico, e si collocassero nelle pubbliche librerie. Le librerie Romane sono da gran tempo perite, e la più stimabil parte di Tacito fu conservata in un solo MS. e scoperta in un Monastero della Vestfalia. Vedi Bayle, Dizionario. Art.
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Vopisco nella Stor. Aug. p. 227.
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Stor. Aug. p. 228. Tacito indirizzandosi ai Pretoriani, li nominava
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Nelle sue manumissioni non eccedè mai il numero di cento, come limitato dalla legge Caninia promulgata sotto Augusto, e finalmente abolita da Giustiniano. Vedi Casaubono
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Vedi le vita di Tacito, di Floriano, e di Probo nella Stor. Aug. Possiamo assicurarci che tutto ciò che diede il Soldato, lo avea già dato il Senatore.
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Vopisco nella Stor. Aug. p. 236: il passo è chiarissimo, ma Casaubono e Salmasio vorrebbero correggerlo.
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Vopisco nella Stor. Aug. p. 230, 232, 233. I Senatori celebrarono quel felice ristabilimento con ecatombi e con pubbliche allegrezze.
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Stor. Aug. p. 228.
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Vopisco nella Stor. Aug. p. 230. Zosimo l. I. p. 57. Zonara, l. XII. p. 637. Due passi della vita di Probo (p. 236 238.) mi persuadono che questi Sciti, invasori del Ponto, fossero Alani. Se dar possiam fede a Zosimo (l. I. 58.) Floriano li perseguitò fino al Bosforo Cimmerio. Ma egli ebbe appena tempo per una spedizione tanto lunga e difficile.