Danzando Verso La Felicità. Marisa Santi
rendono conto che sono in una fase delicata? Sto per avere un crollo di nervi! Poi c’è Mattia, già, Mattia… In questo momento vorrei partire per un'altra galassia!
Non so cosa fare, a forza di pensare ho la testa che mi sta per esplodere.
Potessi andrei sulla cima di una montagna e urlerei con tutte le mie forze. Ha ragione Mattia, devo concentrarmi su una sola cosa alla volta. Adesso è importante l’accademia. Basta pensare alle stronzate di Max e Roby! Mi accoccolo sotto la coperta e finalmente le mie palpebre incominciano ad appesantirsi. Voglio solo dormire e non pensare più a niente e a nessuno!
V
Camminando spensierata verso casa, delle urla attirano la mia attenzione. Riconosco la voce di Mattia, guardo verso la direzione da cui provengono le grida e assisto ad una scena sgradevole. Davanti al portone c’è lui che litiga con due uomini dall'aria poco raccomandabile. Senza che nessuno se ne accorga mi fermo per capire cosa possano volere da lui; ma quando Mattia si accorge della mia presenza mi chiede utilizzando un fare aggressivo, di lasciarli soli. Questo suo atteggiamento mi ha preso alla sprovvista, prima d'ora non l’avevo mai sentito utilizzare un tale tono di voce e soprattutto con me. Non dico nulla e lo guardo in malo modo, anche se in realtà avrei avuto voglia di insultarlo pesantemente. Come si permette di rivolgersi a me in questo modo? Cosa gli ho fatto per essere trattata così? Sono furibonda ma allo stesso tempo preoccupata. Quei tizi fanno accapponare la pelle. Mi auguro che lui non lavori con certa gente o peggio ancora che li frequenti. Sicuramente non sarà così, non ce lo vedo ad andare in giro con quel tipo di persone. Chi sono? Cosa vorranno da lui?
La mia curiosità scalpita, ho una voglia matta di andare da lui e bombardarlo di domande, non lo faccio per non sembrare una ficcanaso e soprattutto non lo faccio per orgoglio. Poteva usare altri modi! Rimango tutto il pomeriggio in camera per studiare e per evitare di incontrarlo. Ma la mia preoccupazione ha la meglio sui miei propositi, in fin dei conti lui c’è sempre stato per me quando ne avevo bisogno. Mi armo di forza e coraggio e mi reco verso la sua camera. Adesso o mai più!
Nonostante mi tremino le gambe decido di bussare alla porta della stanza di Mattia.
<<Avanti>> dice con tono calmo.
<<Scusami se piombo qui da te, non voglio sembrarti invadente o inopportuna, ma volevo parlarti riguardo a quello che è successo oggi qui fuori.>> Mattia mi ascolta ma non mi rivolge lo sguardo.
<<Ti ricordi quando un po' di tempo fa io ero depressa e tu mi sei stato vicino? Bene, sono in debito con te; quindi se hai voglia di sfogarti o di distrarti, io ci sono.>>
<<Veramente, stavo per venire a cercarti per scusarmi con te. Mi sono reso conto di essere stato uno stronzo, ti ho trattata male gratuitamente. Scusami, ma ero molto nervoso a causa di quei due uomini che erano con me.>>
<<Hai voglia di parlarne un po’?>> gli chiedo speranzosa di poter far tornare il sorriso sul suo bellissimo viso, ma anche, per avere delle risposte.
<<Mi spiace Isabel, ma adesso non ho voglia di parlarne. Giuro che appena sarò più tranquillo lo farò. Tu sarai la prima a cui racconterò tutto.>>
Rimango spiazzata e delusa dal fatto che lui non voglia aprirsi con me. Annuisco per fargli capire che comprendo.
Finalmente alza i suoi stupendi occhi verso di me, prende la mia mano e mi tira verso di lui: <<Dai, siediti e dimmi come si evolvono i tuoi progetti per il futuro.>> Dice facendomi sedere di fianco a lui sul suo letto.
Dio santo stargli così vicino è una tortura. Allontano immediatamente i pensieri maliziosi dalla mente e respirando a fondo ricollego il cervello. Sono venuta qui perché ero io a volere delle risposte e invece lui cambia palesemente discorso per evitare che io possa fargli altre domande a cui lui non vuole rispondere. Penserà sicuramente che sono un’impicciona! Accetto la sua discrezione nel mantenere i suoi pensieri tutti per sé e gli rispondo: <<Tutto bene grazie!>>
<<E la tua amica Roberta come sta? E' da un po’ che non la vedo.>>
Perché me lo chiede? Mi rendo conto di essermi irrigidita e facendo finta di niente rispondo senza soffermarmi troppo: <<Sta bene, grazie. Sai, veramente dovrei chiederti qualcosa da parte sua. Sono giorni che me l’ha chiesto ma non ho mai avuto modo di farlo, vorrebbe sapere se volessi trascorrere un po' di tempo con lei. Potreste uscire insieme una sera; lei ci terrebbe davvero tanto.>>
Non so perché ma ho una fottuta paura della sua risposta. Il sangue mi sta ribollendo e vorrei non averglielo mai chiesto. Sono un emerita cretina! Preferirei sfracellarmi al suolo piuttosto che vedere Mattia con un’altra donna, figuriamoci con la mia migliore amica!
<<Roberta è molto carina, ma il mio cuore e i miei pensieri appartengono ad un'altra donna.>> Risponde Mattia abbassando lo sguardo verso il pavimento.
Improvvisamente ho un attacco di tachicardia. Non riesco nemmeno a guardarlo, voglio solo uscire da questa cazzo di stanza.
Roberta ha perfettamente ragione; mi sono innamorata di Mattia dal primo momento in cui l’ho visto. Dal preciso istante in cui lui è entrato nella mia vita sono rimasta incantata da lui e poi a mano a mano ho iniziato a provare qualcosa di più profondo. Il solo pensiero che lui possa essere legato ad un’altra donna mi fa male. Vorrei non essere mai entrata nella sua stanza. Cerco di tenere duro per non fare trapelare nulla. Senza guardarlo in faccia per evitare che si accorga del mio stato d’animo riesco a sillabare: <<Capisco, scusa per l’invadenza!>>
Per evitare di mostrargli la mia tristezza, trovo una scusa banale per poter uscire da questa infelice situazione: <<Perdonami ancora per avere invaso il tuo spazio, devo andare a dare una mano a mia madre per la cena.>>
<<Tranquilla, grazie Isabel per l’interessamento e ricordati che puoi venire qui a parlare con me ogni volta che vorrai!>>
<<Grazie.>> Sussurro.
Esco dalla porta, respiro a fondo e mi precipito in camera mia per soffrire in silenzio e lontana da sguardi indiscreti.
Non so da quante ore sono chiusa qui dentro a piangere, mi sento svuotata, non sono nemmeno scesa per cenare. Adesso che ho la consapevolezza di amare Mattia non so cosa fare, come farò a togliermelo dalla testa, non posso credere che lui ami un’altra. Chi sarà mai? Isabel quanto sei idiota, come potevi pensare anche solo per un istante che un ragazzo così potesse non avere qualcuno? Mi rendo conto che in realtà di lui non so niente. Com’è potuto succedere? Perché mi sono innamorata di lui? È così irraggiungibile, indecifrabile e con un umore altalenante. Da che pulpito, anche il mio umore ultimamente fa i capricci! Inizio a capire quale sia il motivo del mio malessere. In questi ultimi mesi non ho più punti fermi. Amo Max? Non lo so… Gli sono affezionata ma con lui non ho mai provato quello che sento quando guardo o penso a Mattia. Max è sempre stato mio amico, può essere davvero che io abbia accettato di stare con lui solo per sfinimento? All’inizio ero felice, almeno credo. Ci sentivamo spesso ma è anche vero che la maggior parte delle volte è sempre stato lui a fare i salti mortali per me. Mi piace fisicamente, ha un sorriso fantastico e in passato mi ha fatto sentire al sicuro tra le sue braccia. Mi sento una merda nei suoi confronti. Devo togliermi Mattia dalla testa! Torna sul pianeta terra Isabel, hai un uomo che ti ama e che per te farebbe qualsiasi cosa! Povero Max sto ferendo i suoi sentimenti. Da domani devo evitare Mattia e devo solo pensare a superare gli ultimi esami e realizzare il mio sogno.
VI
I miei genitori mi hanno organizzato una festa a sorpresa per aiutarmi a ritrovare un po' di serenità e per gratificarmi per gli sforzi degli ultimi mesi. Hanno Invitato tutti i miei amici, compreso Mattia.
Sono davvero sorpresa e felice. Per fortuna nell'ultimo periodo con Max va molto meglio, siamo tornati affiatati