Allenare La Visione Di Gioco Nel Calcio. Filograno Luca

Allenare La Visione Di Gioco Nel Calcio - Filograno  Luca


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del gioco.”

      Il migliori settori giovanili europei creano e utilizzano proposte di allenamento funzionali e propedeutiche allo sviluppo delle capacità cognitive e percettive dei propri tesserati.

      Per produrre azioni è necessario che l’individuo “Percepisca, Analizzi, Decida ed Esegua”: il modello PAD-E.

      In qualsiasi contesto, sportivo e non, l’individuo è chiamato a “percepire” gli stimoli provenienti dall’ambiente circostante attraverso gli organi di senso, ad “analizzare” nel modo più fedele possibile i dati in entrata, a “decidere” e pianificare la strategia migliore per risolvere il problema e, finalmente, ad “eseguire”: compiere una sequenza di azioni e di comportamenti volontari ponderati ed efficaci a superare con successo la soluzione problematica[4].

      Più informazioni l’individuo è in grado di ricevere, più fedele, completa ed efficace sarà l’analisi del contesto e la produzione di risposte adattative.

      Il calcio è un sport di situazione e proprio per questo non è possibile predeterminare le azioni che si verificheranno con esattezza; l’atleta è costretto a percepire le condizioni dell’azione e valutarle in funzione dell’obiettivo da raggiungere.

      Le abilità percettive, cognitive ed emotive contribuiscono a una efficace e repentina presa di decisione.

      Gli obiettivi di Mental Football

      Il campo di calcio è un “particolare tipo di ambiente” e, come tale, offre opportunità ed esige abilità specifiche.

      L’adattamento è l’attività complessa che si articola nella messa in atto di azioni finalizzate alla gestione o alla risoluzione di problemi, alla luce della risposta emotiva soggettiva suscitata da tali eventi.

      La capacità di indirizzare le azioni adattative implica sia la possibilità di azioni finalizzate a modificare l’ambiente in funzione delle necessità del soggetto, sia l’eventualità di intraprendere una modificazione di caratteristiche soggettive per ottenere un migliore adattamento all’ambiente circostante.

      Gli “open skills” rappresentano abilità, insite nell’essere umano, sollecitabili e incrementabili attraverso opportuno allenamento cognitivo e percettivo.

      L’allenamento cognitivo e percettivo permette di ricreare “frammenti” dell’ambiente e di riprodurli in fase di preparazione della gara.

      Un buon allenamento non riproduce solamente le richieste del contesto di gioco, ma stimola in modo opportuno anche le componenti relazionali e cooperative dei partecipanti: il calcio è un gioco situazionale che prevede compagni e avversari.

      L’allenamento cognitivo permette una corretta rappresentazione spazio/temporale attraverso la sintesi dei dati sensoriali ricevuti e incentiva la nascita di strategie condivise da contrapporre a quelle elaborate dagli avversari.

      L’atleta evoluto, formatosi attraverso opportune situazioni (allenamento cognitivo/percettivo) non pretende di essere efficace esclusivamente in un particolare contesto, ma analizza e interpreta continuamente le informazioni che riceve dall’ambiente per sfruttarle a suo vantaggio.

      La Visione di Gioco è il primo numero della collana che Mental Football mette a tua disposizione per scoprire una nuova filosofia di allenamento che, come dimostrano i più importanti contesti europei, garantisce una crescita globale ed esponenziale ai tuoi calciatori. Non perderti le uscite successive: raccoglile tutte per aiutare al meglio la tua squadra!

      Le nostre pubblicazioni:

      Visione di Gioco.

      Vedere ciò che ci sta intorno è fondamentale per chi vuole praticare sport; circa l’80% dei dati sensoriali che il nostro sistema nervoso centrale riceve proviene dal nervo ottico e, dunque, dalla nostra capacità visiva.

      Mental Football crea proposte di allenamento per allenare la visione di gioco, utilizzando stimolazioni sport-specifiche.

      Capacità di percepire a “360°” tutto ciò che succede nel momento di gioco.

      Lo strumento principe (il mezzo tecnico) di questo obiettivo è il controllo orientato, che però deve essere sempre “determinato” da una percezione (spazio libero/spazio occupato) e non da una serie di gesti meccanici (controllare sempre a dx/sx).

      Superiorità Numerica.

      In campo la parità numerica è un evento che si verifica pressoché mai. Il gioco crea delle situazioni di disparità numerica, favorevoli o meno, che se percepite e interpretate velocemente dal giocatore, gli permettono di trarre dei grandi vantaggi.

      La superiorità numerica vede come obiettivo principale il “riconoscimento e la risoluzione di situazioni di 2vs1” (situazione di gioco che più si verifica in gara).

      Fanno parte di questo gruppo, tutte le proposte in cui non si verifichi la parità numerica e che la superiorità sia “la chiave di risoluzione dell’esercitazione.

      Rappresentazione e Interazione Spaziale.

      Percezione dello spazio, in relazione alle sue importanti dimensioni di ampiezza e di profondità; fanno parte di questo gruppo, tutte le esercitazioni che hanno l’obiettivo di stimolare la percezione dell’ampiezza, della profondità, ma anche delle posizioni (sostegno, appoggio) e la creazione di figure geometriche “statiche e dinamiche” e l’interazione con esse. Rientrano di diritto in questo gruppo, tutte le proposte di gioco stimolanti elementi come “corto/lungo/dentro/fuori” e “spazio libero/spazio occupato”.

      Traiettorie di Gioco.

      Leggere e interpretare le traiettorie di passaggio e di lancio del pallone nello spazio; qui è presente la terza dimensione spaziale: altezza. Lo sviluppo di questa attitudine permette di prevedere le traiettorie di lancio e di passaggio e di conoscere anzitempo il punto di caduta della palla.

      Gruppo di esercitazioni che comprende tutte le proposte che hanno come obiettivo principale (o secondario) la lettura e l’interpretazione delle traiettorie della palla. Un possesso fatto con le mani solleciterà chiaramente questo tipo di obiettivo, anche se non esclusivamente.

      Sfida – 1vs1.

      “L’uno contro uno” nel calcio (abilità sport specifica di superare l’avversario) è una situazione di gioco che richiede abilità importanti e, soprattutto, utilizzabili in molti contesti della vita.

      Questa capacità è in forte relazione con concetti quali coraggio, paura,fiducia in se stessi, autoefficacia percepita e sulle strategie di inganno, interpretazione e dissimulazione di intenzioni e comportamenti.

      Fanno parte di questa categoria tutte quelle esercitazioni che hanno come obiettivo principale lo “scontro 1vs1” e la “sfida”.

      Non è necessario che sia presente la palla: anche “acchiapparella” è un’esercitazione che rientra di diritto in questo gruppo.

      Costruzione del Gioco.

      Questa abilità è correlata in relazione con la capacità di pianificazione di una strategia collettiva di azione e con la rappresentazione mentale e l’occupazione funzionale dello spazio. Costruire il gioco significa “ prevedere e anticipare” mentalmente il proprio piano d’azione, che sia a lungo termine (creare una possibilità di finalizzazione) o a breve termine (posizionarsi in modo funzionale per supportare il possessore del pallone).

      Fanno parte di questo gruppo tutte quelle esercitazioni che prevedono lo sviluppo di abilità tecniche più frequenti (trasmissione radente e ricezione) e occupazione dinamica e funzionale dello spazio.

      Finalizzazione Azione.

      E’ il momento conclusivo dell’azione di gioco: è una capacità sport specifica, ma che racchiude in sé dei momenti condivisibili con altri sport: la tensione e la velocità di esecuzione, la paura del fallimento e dell’errore, ecc.

      Vede


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