Ombra Di Morte. Amy Blankenship
si accigliò quando diverse lampadine sul soffitto sâilluminarono e poi esplosero. Guardò Damon quando Warren, da sopra le travi, gridò qualcosa a proposito di un corto circuito. Nascose il proprio sorriso mentre avvolgeva le braccia attorno a Damon nel tentativo di risparmiare un sacco di fatica extra al club.
âDa cosa ti travestirai?â chiese Chad a Nick quando raggiunse gli altri.
âSarò la versione moderna di âBilly the Kidâ.â rispose Nick con aria seria.
âIn poche parole...â mormorò Alicia â... si travestirà da se stesso.â.
Tutti ridacchiarono quando Nick scrollò le spalle e andò ad aiutare Quinn e Kat dietro al bancone. Alicia sussultò allâimprovviso e si precipitò verso il retro del club, con Damon che la seguì con uno sguardo predatorio.
âSecondo te che succede?â chiese Chad perplesso.
âTu che dici?â Devon sorrise.
Trevor guardò Envy e si accigliò quando notò che, tutto dâun tratto, sembrava un poâ pallida.
âEnvy, stai bene?â le chiese piano.
La ragazza gli rivolse un sorriso smagliante e mentì âCerto, sto benissimo...â.
Lui si lanciò per afferrarla nel momento in cui i suoi occhi si chiusero.
âEnvy.â Chad la raggiunse mentre Trevor la adagiava sul pavimento. âChe diavolo è successo?â
Devon si era mosso nello stesso istante ma Trevor era più vicino. Sâinginocchiò accanto a Chad e accarezzò la guancia della sua compagna.
âEnvy.â sussurrò lui mentre le sfiorava la pelle. âAvanti, piccola, apri gli occhi.â.
âHa dormito abbastanza?â chiese Chad con tono accusatorio.
Envy strizzò gli occhi mentre le voci si allontanavano e gemette prima di riaprirli lentamente. Si accigliò quando tutti e tre gli uomini sospirarono di sollievo.
âPerché mi guardate in quel modo?â chiese, e si guardò attorno confusa. âSono caduta?â
âSei svenuta.â spiegò Chad, ottenendo una piccola rivalsa per tutta la preoccupazione che sua sorella aveva scaricato su di lui. âStai bene?â
Envy gli afferrò la mano e si alzò lentamente in piedi âSì, devâessere tutta lâeccitazione del momento. Mi stavo divertendo così tanto con i preparativi che magari ho dimenticato di mangiare, o qualcosa del genere.â.
Trevor scosse la testa per quella bugia âQuesta non me la bevo.â Prese il cellulare e compose rapidamente un numero. Il telefono squillò alcune volte prima che una voce familiare e cordiale rispondesse.
âPronto?â
Lui sorrise âSalve signora Tully, sono Trevor.â.
âTrevor caro, come stai?â chiese lei.
âTutto ok, ma ho bisogno di un favore enorme.â Vide Chad e Devon che aiutavano Envy a sedersi su uno dei sedili morbidi attorno ai tavolini.
La signora Tully sorrise âSe posso sarò più che felice di aiutarti.â.
âSono al Moon Dance ed Envy è appena svenuta. Adesso sembra a posto ma qualcosa non va. Ha un poâ di tempo per venire a darle unâocchiata?â le chiese.
âCerto che sì.â rispose lei. âDammi una ventina di minuti per prendere la mia borsa e mettermi in macchina.â.
Trevor sorrise âDâaccordo, a tra poco.â.
âBuona idea.â disse Devon, lasciando gli altri di stucco.
*****
Jason giaceva sul letto tra veglia e sonno, nella camera in fondo al corridoio, da dove sentiva Tiara e Zachary che stavano facendo lâamore... di nuovo. Anche nel suo stato semicosciente poteva sentirli... percepiva la sua estasi come una carezza sulla propria pelle riscaldata. Premette la nuca sul cuscino quando quellâestasi aumentò, ignaro che lâanello aveva iniziato a brillare.
La sua espressione sâincupì e improvvisamente si ritrovò ai piedi del letto di Tiara e Zachary, ad osservare ciò che aveva sentito solo pochi istanti prima. Tirò quasi un sospiro di sollievo quando si rese conto che stava sognando. Quando i due non si accorsero di lui, Jason si mosse sul letto per guardare il viso di Tiara. Rimase meravigliato per il suo aspetto e cercò di distogliere lo sguardo, ma non ci riuscì.
Poi guardò Zachary, vedendo il suo corpo muoversi sopra quello di Tiara, e fece un passo indietro. Per un breve istante si vide al suo posto, tentato da ciò che avrebbe potuto avere.
Jason sentì improvvisamente qualcosa nella mano e vide il pugnale. Lâimpugnatura era fredda contro la sua pelle riscaldata e i bordi sembravano brillare, invitandolo ad usarlo.
La voce di Tiara echeggiò chiamando il nome di Zachary e Jason, freddo e inorridito, alzò il braccio, affondando il coltello dritto nella spina dorsale di Zachary. Le grida di piacere di Tiara si trasformarono in grida di terrore, un suono rilassante per le orecchie di Jason. Guardò il sangue che colava dalla ferita di Zachary e impregnava il materasso.
Jason riprese improvvisamente il controllo del proprio corpo e si destò dal sogno mettendosi a sedere sul letto. Fu solo grazie alla forza di volontà che si trattenne dal gridare per quella scena così orribile. Lâestasi di Tiara lo pervase di nuovo e lui si mise le mani nei capelli, combattendo le lacrime che gli bruciavano agli occhi. Incapace di sopportare quel tumulto emotivo, scese dal letto e si precipitò fuori dalla porta dâingresso, sentendosi un traditore.
Non gli importava se era un sogno o no... i sogni erano unâestensione dei desideri del cuore e del suo desiderio per Tiara.
*****
Falco Notturno era in piedi accanto allo stesso albero da cui andava e veniva dalla prima notte di Tiara al cottage. Sapeva che câera una stanza per lui accanto alla sua ma, più le si avvicinava mentre lei e Zachary erano soli, più emozioni provava. Non emozioni qualunque... era soprattutto il desiderio a pervaderlo a ondate.
Allâinizio era rimasto sorpreso di provare qualcosa e apprezzò la fugace carezza. La fame di Tiara era soddisfatta... sembrava essere lâunica cosa che lei e Zachary facevano quando erano soli. Erano fortunati se riuscivano a dormire per unâora. Lâunico momento in cui Falco Notturno non poteva sentire il suo richiamo sensuale era quando si recavano nei cimiteri per le lezioni con Craven.
Scacciò via dalla mente le grida di passione di Tiara quando notò che Craven lo aveva raggiunto sotto lâalbero.
Craven rimase perplesso quando sentì il legame di sangue con Tiara intensificarsi al suo arrivo. Aveva trascorso tutta la settimana a radunare anime, cercando di costruire il suo esercito, e ciò aveva scatenato la sua fame diverse volte, al punto da provare la stessa cosa che provava Tiara... ma essere un demone a tutti gli effetti gli consentiva di non assecondarla mai. Il bisogno non lo esponeva con le anime come accadeva a Tiara. Quella era la debole linea di sangue di sua madre, non la sua.
Essere così vicino alla passione di Tiara non era facile ma a Craven non piaceva, lo annoiava. Tuttavia, il desiderio di toccare qualcuno stava lentamente iniziando a farsi strada in lui. Non importava se ne avesse il controllo o meno, il desiderio sarebbe affiorato di tanto in tanto e lui sapeva che avrebbe dovuto soddisfarlo presto, altrimenti non sarebbe stato in grado di aiutare Tiara durante la pratica.
Aspettò pazientemente che la creatura della notte si rivelasse. Lâultima volta che era