Il Risveglio Del Killer . Блейк Пирс

Il Risveglio Del Killer  - Блейк Пирс


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Una costosa Audi era parcheggiata di fronte. Si trattava naturalmente dell’auto di Ryan, ma Riley non ricordava se fosse la stessa auto che aveva l’ultima volta che era stato lì. Gli piaceva acquistare gli ultimi modelli, a prescindere dal costo.

      Quando ebbero parcheggiato, Blaine esitò. Voleva aiutare Riley e le sue due figlie a portare i bagagli in casa, ma …

      “Sarà strano?” chiese a Riley, che soffocò un gemito.

      Naturalmente, pensò.

      Blaine e Ryan si erano visti raramente, ma quegli incontri erano stati poco amichevoli, almeno da parte di Ryan. Blaine aveva fatto del suo meglio per essere gentile, ma Ryan si era dimostrato scontroso ed ostile.

      Riley, April e Jilly riuscirono facilmente a portare i bagagli in casa tutti in una volta. Non avevano bisogno realmente dell’aiuto di Blaine, e Riley non voleva che Blaine si sentisse a disagio, eppure …

      Perché diavolo Blaine dovrebbe sentirsi a disagio in casa mia?

      Dire a Blaine e Crystal di andarsene non era una soluzione a questo problema.

      Riley si rivolse a Blaine: “Venite dentro.”

      Il gruppo portò tutti i bagagli in casa. Gabriela lo accolse alla porta, accompagnata dalla cagnolina di Jilly, Darby, un animaletto caratterizzato da grandi orecchie, che saltellò intorno a loro contenta, mentre Gabriela non sembrava così felice.

      Mentre appoggiavano i bagagli all’entrata, Riley vide Ryan seduto in soggiorno. La sua ansia aumentò, vedendo che l’uomo aveva due valigie accanto a sé …

      Ha intenzione di restare?

      La gatta bianca e nera di April, Marbles, era sdraiata comoda sul suo grembo.

      Ryan sollevò la testa, cessando di accarezzare la felina.

      Sorrise debolmente e disse con voce piuttosto patetica …

      “Una gatta e una cagnolina! Wow, che novità!”

      Visibilmente infastidita, April tolse Marbles dal grembo di Ryan.

      L’uomo ne rimase ferito, naturalmente. Ma, ancora una volta, Riley comprendeva bene lo stato d’animo di April.

      April e Jilly si diressero verso le scale ma Riley le richiamò …

      “Aspettate, ragazze. Non avete qualcosa da dire a Blaine e Crystal?”

      Sembrando vergognarsi un po’ per la propria mancanza di buone maniere, le due sorelle ringraziarono Blaine e Crystal per la splendida vacanza che avevano passato insieme.

      Crystal le abbracciò entrambe. “Ti chiamo domani” disse ad April.

      “Ora portate le vostre cose con voi” Riley disse loro.

      April e Jilly afferrarono obbedientemente le loro valigie. Jilly prese la maggior parte delle loro cose, visto che April teneva ancora Marbles con una mano. Poi, andarono di sopra, e Darby le seguì. Passarono pochi momenti ed il rumore delle porte delle loro camere che si chiudevano risuonò nella casa.

      Gabriela guardò Ryan preoccupata, e si diresse al proprio appartamento.

      L’uomo si volse verso Blaine e disse timidamente: “Ciao, Blaine. Spero che abbiate tutti avuto una buona vacanza.”

      Riley spalancò la bocca per la sorpresa.

      Sta provando ad essere gentile, pensò.

      Ora era certa che dovesse esserci qualcosa di terribile in ballo.

      Blaine rivolse a Ryan un breve cenno, e disse: “E’ stata grandiosa, Ryan. Tu come stai?”

      Ryan scrollò le spalle e non disse nulla.

      Riley era determinata a non lasciare che Ryan limitasse il suo comportamento.

      Baciò gentilmente Blaine sulle labbra e disse: “Grazie per la meravigliosa vacanza.”

      Blaine arrossì, ovviamente imbarazzato dalla situazione.

      “Grazie a te, e alle tue ragazze” l’uomo rispose.

      Crystal strinse la mano di Riley e la ringraziò.

      Blaine mimò silenziosamente a Riley: “Chiamami dopo.”

      Riley annuì, e Blaine e la figlia raggiunsero il SUV.

      La donna fece un respiro profondo e si voltò a guardare l’unica altra persona rimasta in soggiorno.

      Il suo ex-marito la osservò silenziosamente con occhi imploranti.

      Che cosa vuole? si chiese ancora una volta.

      Di solito, quando Ryan si faceva vedere, lei era immediatamente consapevole che fosse ancora un bell’uomo, un po’ più alto, grande e più atletico di Blaine, e sempre perfettamente pettinato e vestito. Ma, stavolta, era diverso in qualche modo: appariva trascurato, triste e distrutto. Non lo aveva mai visto in quelle condizioni.

      Riley stava per chiedergli che cosa non andasse, quando l’uomo disse …

      “Forse potremmo bere qualcosa?”

      Riley guardò il suo volto per un istante. Era teso e giallastro. Si chiese …

      Si è messo a bere ultimamente?

      Ha bevuto qualche drink prima di venire qui?

      Considerò brevemente di negargli tale richiesta, poi uscì dalla stanza raggiungendo la cucina, e versò del bourbon con ghiaccio per entrambi. Portò i bicchieri in soggiorno e sedette su una sedia di fronte a lui, aspettando che dicesse qualcosa.

      Infine, con le spalle curve, disse con voce sommessa …

      “Riley, sono rovinato.”

      La bocca di Riley si spalancò.

      Che cosa significa? si chiese.

      CAPITOLO SETTE

      Mentre Riley era seduta a fissarlo, Ryan ripeté quelle parole …

      “Sono rovinato. Tutta la mia vita è rovinata.”

      Riley ne fu scioccata. Non riusciva a ricordare l’ultima volta in cui lui si fosse espresso in un tono così sconfortato. L’arroganza e la sicurezza erano più nel suo stile.

      “Che cosa vuoi dire?” gli chiese.

      L’uomo fece un lungo e triste sospiro, per poi rispondere: “Paul e Barrett, mi vogliono fuori dallo studio legale.”

      Riley non riusciva a credere alle proprie orecchie.

      Paul Vernasco e Barrett Gaynor erano stati i partner di Ryan da quando i tre avevano fondato insieme lo studio. Per di più, erano stati gli amici più vicini a Ryan.

      Lei chiese: “Che cosa è successo?”

      Ryan alzò le spalle e disse con voce reticente: “Qualcosa che ha a che fare con la mia responsabilità con lo studio … non so.”

      Ma Riley intuì che sapeva esattamente il motivo per cui lo stavano estromettendo.

      E le ci volle poco per indovinare la ragione.

      “Molestie sessuali” azzardò.

      Ryan sussultò a quelle parole.

      “Ascolta, è stato tutto un equivoco” replicò.

      Riley dovette quasi mordersi la lingua per impedirsi di dire …

      “Certo, scommetto che è così.”

      Evitando lo sguardo dell’ex-moglie, Ryan proseguì: “Si chiama Kyanne, è una collega ed è giovane …”

      Quando la sua voce si bloccò per un momento, Riley pensò …

      Naturalmente è giovane.

      Sono sempre giovani.

      Ryan


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