Cuori Maledetti. Amy Blankenship

Cuori Maledetti - Amy Blankenship


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      Cuori Maledetti

      Serie Il Cuore di Cristallo Protettore Libro 8

      Amy Blankenship

      Traduzione Italiana di Patrizia Barrera

      Copyright © 2010 Amy Blankenship

      Edizione Inglese a cura di Amy Blankenship

      Seconda Edizione a cura di TekTime

      Tutti i diritti riservati

      Capitolo 1 “Sacrificio”

      I fratelli guardiani si riunirono intorno ai resti della statua della fanciulla. Anche feriti e insanguinati, erano comunque uno spettacolo da vedere. Ali traslucide si aprivano dietro di loro come gli angeli della leggenda, ma le armi mortali che avevano appena usato per respingere la pioggia di demoni raccontavano della loro vera natura. I guardiani erano più pericolosi e letali di quanto i demoni avrebbero mai potuto sperare di essere.

      Erano i protettori del Cuore del Tempo ... il portale che è il collegamento tra il mondo dei demoni e di tutte le dimensioni umane. Il tempo e lo spazio separano i mondi in modo che nessuno può attraversarli senza l'uso del portale sacro. I guardiani non si erano mai aspettati di rivolgere il loro potere contro ciò che erano nati per proteggere.

      I venti del cambiamento erano iniziati tre anni prima, quando la statua della fanciulla aveva improvvisamente iniziato a brillare, rivelando il fatto che la sacerdotessa umana era rinata dall'altra parte del Cuore del Tempo. Hyakuhei, un tempo il più potente dei guardiani e ora signore dei demoni, aveva attaccato, mandando in delirio i suoi servi demoniaci mentre cercavano di raggiungere il portale ... per raggiungere la sacerdotessa dall'altra parte.

      I guardiani non sapevano perché Hyakuhei avesse attaccato con una furia così appassionata, ma le ragioni oscure di quel mostro non avevano importanza ... comunque sia, loro non potevano permetterlo. La loro guerra intensa aveva infuriato per tre lunghi anni, senza mai fermarsi, indebolendo entrambe le fazioni ... fino a quel giorno. Hyakuhei aveva liberato i demoni più astuti, legandoli insieme ai più deboli per ottenere la sua vendetta.

      Inviando l'esercito del male al completo ad attaccare i guardiani, Hyakuhei aveva aperto le sue ali nere ed oscure, invocando il potere supremo per destabilizzare la barriera e fuggire nel regno umano. Era successo così in fretta che i guardiani non sapevano nemmeno quanti demoni fossero scivolati attraverso la barriera con lui, e l'unico modo per impedire il disastro totale era distruggere Il Cuore del Tempo.

      Adesso i guardiani erano a un bivio. Hyakuhei e i demoni sarebbero stati liberi di inseguire la sacerdotessa nel regno umano, perché con il portale temporale distrutto ... i guardiani non avrebbero potuto raggiungerla.

      "Non avremmo dovuto farlo!" ringhiò Toya, fissando il mucchio di macerie che sorgevano lì dove si era inginocchiato. La perdita di sangue aveva indebolito la sua energia, ma non la sua rabbia. Aveva inviato tutto il potere che poteva attraverso il portale del tempo, un istante dopo che Hyakuhei vi si era infilato dentro. Sperava almeno di essere riuscito a ferire il signore dei demoni. "Hyakuhei le darà la caccia!"

      "È solo una bambina. Tre anni e assolutamente indifesa nei suoi confronti. " La tristezza nella voce di Kamui era densa mentre i suoi occhi brillavano di lacrime. Aveva cercato di cancellare i segni della lotta, ma gli era rimasta una macchia di sangue sulla guancia. "E se i demoni la trovassero prima di lui?"

      "Non avrà alcuna possibilità contro di loro." Kotaro chiuse gli occhi azzurro ghiaccio in segno di sconfitta. "Non ha nessuno che possa proteggerla dai demoni ... o da Hyakuhei."

      Le ali di ametista di Shinbe svanirono, mentre si copriva lo squarcio sulle costole con il braccio. Sarebbe guarito, ma non sarebbe servito a niente. "Potremmo aver impedito al resto dei demoni di entrare nel suo mondo ... ma in verità, perderemo tutto se lui la reclama."

      Kyou era l'unico ancora in piedi alla sua piena altezza, ma solo perché aveva scelto di ignorare le proprie ferite per affrontare prima il difficile problema. "Non è finita." La sua voce era priva dell'angoscia che affliggeva i suoi fratelli.

      "Ma che dici?" sibilò Toya, barcollando per mettersi in piedi. "Il portale del tempo è distrutto. Non possiamo salvarla." Le sue ali d'argento svanirono in un turbinio di piume, lasciando spazio alla sua rabbia.

      "C'è un modo ... ma il prezzo è alto." li informò Kyou.

      "Non c'è prezzo troppo alto, per lei." Esclamò Kamui, che era esattamente ciò che stavano pensando gli altri. Le sue mani erano ora chiuse a pugno lungo i fianchi e gli occhi brillavano di determinazione.

      I lunghi capelli d'argento di Kyou svolazzavano nella brezza, mentre fissava i suoi occhi dorati in quelli di Kamui. "Moriresti per lei?"

      "Se questo potesse salvare lei e il suo mondo, sì." fu la risposta immediata di Kamui, mentre faceva un passo avanti. "In questo caso, si tratterebbe solo di un piccolo sacrificio."

      "Dicci cosa dobbiamo fare! - esclamò Toya - Le nostre vite appartengono già a lei ... Se è necessario versare il nostro sangue, siamo pronti!”

      Kyou posò lo sguardo sui guardiani, per assicurarsi che fossero tutti d’accordo. “Se moriamo in questo regno, allora appariremo nel suo ... ma c'è un prezzo per un simile atto. I nostri poteri di guardiani saranno dimezzati, e le nostre ali sono il prezzo del pagamento, perché dovremo sacrificarle per il potere che ci farà attraversare il tempo e lo spazio ".

      "Staremo ancora insieme?" Shinbe ebbe l'accortezza di chiedere.

      “Siamo fratelli e questo non cambierà mai. Non rinasceremo… ma scivoleremo attraverso il velo del tempo così come siamo. Ai mortali appariremo come giovani tra i diciassette e i diciannove anni, ma saremo immortali e non invecchieremo mai. La forza della discesa ci renderà esteriormente simili a loro, come se fossimo sempre vissuti in quella dimensione… vicino a lei. La sacerdotessa è innocente nel regno degli umani ... non avrà potere fino a quando non avrà raggiunto la maggiore età."

      Shinbe rafforzò la presa sul suo bastone mentre guardava il sanguinoso campo di battaglia che li circondava. "Siamo stati attaccati da potenti demoni molte volte, eppure siamo ancora vivi. Come fa un guardiano a farsi uccidere? "

      Kyiou sorrise malignamente. "Ci vuole un guardiano per uccidere un altro guardiano."

      "Se proprio dobbiamo farlo, allora che sia in una battaglia tra noi!” esclamò con forza Kotaro, cercando di respingere l'orrore di uccidere il proprio fratello.

      Shinbe annuì, comprendendo a cosa si riferiva Kotaro. "Ci siamo sempre domandati chi di noi sia il più forte".

      Gli occhi scintillanti di Kamui diventarono neri e il colore dell'ebano si diffuse rapidamente sulle sue ali, come se stesse divorando la polvere di stelle che vi brillava sopra in macchie multicolori. Nell'istante in cui Kamui prese possesso del potere, iniziò tra i fratelli una guerra all’'ultimo sangue.

      La tragedia si consumò in pochi istanti, e Toya fu l'ultimo a rimanere in piedi. Cadde in ginocchio per il dolore di ciò che aveva appena fatto, e di ciò che doveva ancora fare. Nessuno aveva pensato all’ ultimo vero sacrificio.

      "Per stare con te…" sussurrò dentro di sé. Afferrando saldamente i suoi pugnali gemelli, li affondò nel proprio cuore. L'ultimo dei suoi poteri attivò i sacri pugnali, mentre ghiaccio trasudava rapidamente dal suo cuore ... seguito dalle fiamme.

      Capitolo 2 “Una voce dal passato”

      15 anni dopo…

      Kyoko si fermò davanti alla porta dell'ufficio, senza decidersi a entrare. Aveva vissuto in un collegio femminile da che era piccolissima, ed essere convocati nell'ufficio della signora Merda non era mai stata un buon segno. Aveva un cognome che ben le si addiceva.

      "Venga avanti, signorina, Hogo." Anche dall’altra parte del muro la voce della donna risultava aspra e inflessibile, del tipo che fondamentalmente dava sui nervi alle persone.

      Kyoko sussultò, chiedendosi come diavolo facesse la vecchia strega a sapere che lei era lì. Si prese un secondo per guardarsi


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