Conquista Di Mezzanotte. Arial Burnz

Conquista Di Mezzanotte - Arial Burnz


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trasforma in uno schiavo della sua volontà. E' per questo che è definito 'Schiavo di Sangue.' Inoltre, questa è la ragione per cui il tuo corpo sperimenta così tanto dolore. Il sangue immortale combatte dentro il tuo corpo, cercando di compiere la trasformazione. Poiché non c'è abbastanza sangue immortale dentro di te, il tuo corpo morirà, combattendo questa battaglia.”

      Broderick strinse i denti, lottando sia contro la rabbia nei confronti di Cordelia che contro il dolore della sua condizione. Tutto ciò spiegava perché l'avesse seguita così ciecamente- non aveva il controllo delle proprie emozioni. Aveva di nuovo permesso che una donna lo tradisse.

      Tra le due donne delle quali si fidava, quale era responsabile della sua posizione attuale? Il suo tentativo di tutta una vita di uccidere il nemico del suo clan lo aveva spinto ad accettare spontaneamente tutto ciò che Cordelia gli aveva promesso. Comunque, il tradimento di Evangeline aveva causato il massacro dei suoi fratelli e delle loro famiglie, alimentando ulteriormente il suo desiderio di vendetta e non lasciandogli altra scelta che l'immortalità, per raggiungere i propri scopi. E tuttavia, il cuore spezzato dentro il suo petto non avrebbe preteso niente di meno. Broderick spostò gli occhi a sinistra, per fissare il flagello della sua esistenza... il nemico del suo clan, Angus Campbell.

      Fin dall'infanzia di Broderick, suo padre Hamish MacDougal aveva guerreggiato senza sosta con Fraser Campbell, in un conflitto privato le cui radici rimanevano- ancora in quel momento- un mistero. Coinvolto in una battaglia sanguinaria dopo l'altra e avendo visto i suoi cari perire sotto i colpi di spada, Broderick aveva sviluppato le proprie ragioni di vendetta contro quel ramo dei Campbell.

      Adesso il suo nemico era in piedi davanti a lui, con le vene che pulsavano sulle tempie e la furia che bruciava nei suoi occhi verde-smeraldo, mentre passava uno sguardo furioso prima su Broderick e poi su Cordelia.

      “La tua scelta determinerà il tuo destino,” disse l'Anziano Rasheed.

      “Chi fa parte di questa Armata della Luce?” chiese Broderick, reprimendo l'impulso di spaccare la mascella ad Angus e rivolgendo invece l'attenzione al Consiglio.

      L'Anziano Ammon fornì una spiegazione in un accento ancora più strano di quello di Rasheed. “Si auto-definiscono i figli speciali di Dio,” disse con disprezzo, abbassando lo sguardo lungo il naso aquilino. “Sono uno snaturamento di quello che siamo noi. Affermano di offrire la vita eterna, eppure noi, con la nostra immortalità, non possiamo morire, mentre le loro vite mortali hanno un termine.”

      “Se sono mortali,” chiese Broderick con voce tremante, “ a cosa mi servirà andare con loro? Pensavo di essere destinato a morire.”

      L'Anziano Mikhail sorrise. “Ci è stato detto che il loro dio può fare miracoli e guarire. Poiché non abbiamo mai visto quelli che si sono uniti a loro- e puoi essere certo che sono molto pochi- non abbiamo modo di confermare o negare queste affermazioni. Se andrai con loro, forse riusciranno a curarti... o forse no. Non possiamo dare garanzie riguardo a ciò che offrono o a ciò che affermano di fare.” Mikhail agitò il suo dito sottile con disprezzo.

      “Ma devi affrontarli,” disse l'Anziano Ammon, indicando una porta alla destra di Broderick. “Ti offriranno la loro parte di questa scelta che stai facendo. Tutti quelli che decidono di far parte della razza Vamsyriana devono farlo spontaneamente e prendere una decisione ponderata. Ascolterai quello che hanno da dire, prima di decidere.”

      Due uomini, che Broderick notò solo in quel momento in piedi dietro agli Anziani, si fecero avanti e lo aiutarono ad alzarsi. Appoggiandosi a loro, trascinò faticosamente i piedi verso la porta dietro alla quale lo attendeva un nuovo, possibile destino. Guardò in cagnesco Cordelia. Lei rifiutò ancora il contatto visivo con lui, mentre passava. L'aveva preso per uno stupido. Non aveva mai avuto l'intenzione di donargli l'immortalità, ma lo aveva semplicemente usato per arrivare ad Angus e negargli la vendetta di uccidere Broderick con le sue stesse mani. La rabbia evidente di Angus sia nei confronti di Broderick che di Cordelia confermava che lei era riuscita nel suo intento. Tuttavia, Broderick poteva solo tirare a indovinare il motivo per cui lei lo aveva condotto davanti al Consiglio. Perché non deriderlo semplicemente di fronte ad Angus? Perché portarlo lì? Inoltre, la presenza di Angus a quella riunione non aveva senso. Era lì per opporsi alla trasformazione? Perché il Consiglio non permetteva semplicemente ad Angus di ucciderlo? Broderick non poteva certamente difendersi, eppure l'altro si comportava come se avesse le mani legate.

      Poi un'idea lo colpì. Se fosse entrato in quella stanza e avesse scelto di diventare un membro dell'Armata della Luce, quasi certamente Angus non avrebbe ottenuto la sua vendetta. Broderick sarebbe stato sotto la loro protezione. Se per caso l'Armata della Luce fosse riuscita a curarlo, probabilmente avrebbe vissuto un altro giorno per combattere ed avrebbe ancora avuto la loro protezione, pur essendo mortale. E se non avessero potuto curarlo, almeno, se fosse morto, lo avrebbe fatto sapendo che Angus non avrebbe avuto la sua ricompensa... un ultimo atto di sfida, per quanto debole. Nessuna di quelle cose gli piaceva, ma che scelta aveva?

      Un Vamsyriano spinse la pesante porta di quercia. I due immortali aiutarono Broderick a sedersi sull'unica sedia di legno nella stanza, di fronte a un'altra porta sulla parete opposta. Annuirono, poi si ritirarono negli angoli in ombra dietro di lui. Il silenzio della stanza lo avvolse come una nebbia.

      Un braciere elevato bruciava alla destra di Broderick, crepitando, sibilando e gettando una tremula luce arancione sulle pareti di pietra, ma senza fornire troppa illuminazione. Lui sobbalzò, quando un'altra ondata di fuoco gli attraversò il corpo, togliendogli il fiato. Si aggrappò al bracciolo, lottando contro quel tormento e aspettando che il dolore scemasse. Tutto questo deve finire o impazzirò per la tortura di questa condizione!

      Il rumore di un chiavistello che veniva tirato indietro dall'altra parte della porta fece vibrare il suo corpo. Nuove ondate di dolore gli avvolsero le gambe e gli fecero arricciare le dita dei piedi. Una figura incappucciata entrò nella stanza. La porta si chiuse dietro quella persona e il chiavistello produsse di nuovo un rumore metallico, chiudendoli tutti nella stanza. Il corpo di Broderick si riprese, mentre la fitta scemava e lui riusciva a respirare di nuovo.

      La figura si fermò di fronte a lui. “So che la tua condizione può sembrare senza speranza, ma Dio può guarirti da questa malattia del sangue.”

      Broderick si irrigidì e si sporse in avanti per cercare di vedere il viso sotto il mantello, ma il braciere forniva poco aiuto ai suoi occhi. “E' impossibile,” grugnì tra i denti. “La voce che sento deve uscire da una tomba.”

      La donna davanti a lui spinse indietro il cappuccio per rivelare i lunghi capelli dorati che lui conosceva così bene. Evangeline, quella sgualdrina di sua moglie, scosse la testa e lo fissò con lo sguardo inebetito. Il labbro di Broderick si arricciò in una smorfia e lui inghiottì la bile che gli stava risalendo in gola.

      Evangeline piagnucolò e cadde in ginocchio. “Caro Padre nel Cielo, come hai potuto scegliere me per affrontare mio marito? Sceglierà di sicuro la strada dell'oscurità, se sono io che devo mostrargli la luce. Perché non hai mandato qualcun altro?”

      Broderick si alzò e le si avvicinò, mentre la rabbia gli offuscava i sensi. La pena che si diffuse nel suo cuore minacciò di travolgerlo come le onde di un torrente e lui cercò di combattere le lacrime che gli pungevano gli occhi. Avrebbe guardato la luce abbandonarla, come aveva visto spegnersi le vite di Maxwell e Donnell.

      Evangeline sobbalzò e sollevò i palmi delle mani, pronunciando una sfilza di parole sconclusionate.

      Broderick andò a sbattere contro una parete invisibile e cadde a terra. Mentre si contorceva in agonia, la rabbia fu scacciata dai suoi sensi. Vacillò attraverso una nube fioca di consapevolezza, quando le due guardie Vamsyriane lo aiutarono a sedersi di nuovo, prima di ritirarsi negli angoli. Evangeline abbassò le mani e restò in ginocchio sul pavimento di pietra dalla parte opposta. Dopo aver ripreso il controllo, Broderick si schiarì la gola. “Cosa è questa magia, strega?”

      Lei aggrottò la fronte. “Non sono una strega, Broderick. Sono un membro della Tzava Ha'or- l'Armata della Luce. Dio ci ha concesso alcune misure di protezione contro...” Serrò le labbra ed abbassò lo sguardo. Un sospiro tremulo le scosse le


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