Si Mr. Evans. Antonina Lentini
Trama
Quando Noele Lewis, giovane barista di Hilo, venne difesa per la prima volta da Cade Evans, sexy vigile del fuoco, si accorse di aver perso il controllo degli occhi, fissi sul suo scultoreo fisico, e della parola. Arrivata a casa si convinse che non fosse il ragazzo adatto a lei ma, durante unâuscita con le sue migliori amiche, incontra Cade che la invita ad uscire con lui. Noele con il passare del tempo si accorge che Cade è tormentato dal passato e questo lo porterà a mantenere le distanze ma ben presto il giovane vigile del fuoco si accorgerà che Noele è una ragazza diversa da tutte le altre, provando sensazioni che non percepiva da tempo. Nello scoprire il vero Cade, Noele arriverà a testare i limiti del piacere erotico.
Antonina Lentini
Si Mr. Evans
Vol. 1
Questo libro è unâopera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzioni dellâautrice e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o scomparse, è assolutamente casuale.
Lâamore è un fumo che si leva dal respiro degli amanti, e quando la nebbia si dirada si
tramuta in fuoco che sfavilla nei loro occhi, e quando ostacolato è un mare riempito dalle lacrime degli occhi di quelli stessi amanti.
(William Shakespeare)
A tutte le ragazze, che sognano di avere
un uomo come Cade Evans.
1
Dannazione ma non poteva scegliere un altro giorno per non andare a lavoro? Mannaggia a te Arizona. Devo fare quella dannata ceretta, altrimenti non potrò sostituirla, oggi è il mio giorno libero o meglio, era il mio giorno libero. Dovevo fare un sacco di cose, fare la spesa, pulire la casa, incontrare Beverly e Naomi, invece devo andare a lavorare. Sarà meglio che mi sbrighi.
E ora chi è che rompe a telefono!
<<Pronto, Noele, sono Arizona, ti ha avvisata il capo?>>
<<Non dire niente, Xavier mi ha detto tutto, dannazione a te, avevo un sacco di cose da fare.>> Esclamo.
<<Ti prego, perdonami, per favore dimmi che mi sostituirai.>>
Mâimplora, con voce dispiaciuta. Vorrei ucciderla. <<Si vado, ma se mi terrai ancora a telefono non ci andrò più.>> Borbotto.
<<Si riattacco, ah Noeâ¦grazie mille e in bocca al lupo
con i clienti.>>
<<Crepi il lupo.>>
Ma perché mi sono fatta convincere?
Per fortuna abito a pochi isolati dalla spiaggia e arriverò in tempo per le ventuno.
Eccola, la spiaggia è piena di gente in costume che si diverte.
Lo Xavierâs Bar è ricoperto di raffia, in mezzo alla sabbia perfettamente dorata ci sono delle sedie di bambù e gli ombrelloni di palma chiusi.
Entro nel camerino di fretta e furia e mi cambio.
La divisa è molto striminzita, una mini gonna in raffia e per coprire i seni due noci di cocco, attorno al collo una ghirlanda con fiori gialli e fuxia e come fermaglio un enorme fiore blu.
Mi imbarazza molto indossarla ma è legge. <<Ehi Noele, fammi un bel Moijto.>>Naomi mi sorride, sicuramente si starà divertendo al solo pensiero
che io stia lavorando e lei si stia rilassando, mentre preparo il drink.
Dâ altronde ho sempre sognato di fare la barista e Naomi di fare la segretaria per un uomo dâaffari molto sexy. Evidentemente la fortuna è stata dalla nostra parte perché i desideri si sono avverati.
<<Scusa se vi ho dato buca stasera, ma ho dovuto sostituire Arizona che è a fare chissà cosa.>> Mi faccio dispiaciuta, sporgendo il labbro inferiore. <<Oh tranquilla, non preoccuparti, come vedi sono venuta a farti compagnia.>> Se Maometto non va dalla montagna, la montagna va da Maometto.
<<Non sai quanto mi dispiace. E quella ragazzaccia di Beverly dovâè andata?>> Chiedo, stupita per la sua assenza.
<<à con Dakota.>> Sgrano gli occhi. <<Ma Dakota è quel ragazzo che ha conosciuto giorni fa quando eravamo in spiaggia a ballare?>>
<<Si proprio lui.>>
Cambiando discorso, decido di porre un altro quesito. <<Come va con il tuo bel capo?>> Chiedo con un filo di curiosità .
<<Va tutto bene, manca poco per la conquista. Il mio Alexavier Morrison è un osso duro.>>
Mi ha appena fatto lâocchiolino.
<<Immagino.>> Esclamo. <<Ecco il tuo Mojito.>> <<Signorina?>> Mi chiama un uomo, sulla cinquantina, cicciottello e calvo.
<<Si.>> Mi dirigo verso di lui. <<Vorrei un Margarita per favore.>>
<<Si, glielo preparo subito.>> Oggi câè davvero tanta gente da servire, non ho un attimo di tregua. Lancio unâocchiata a Naomi, mi catapulto dal cliente e come unâimbranata inciampo contro lo scalino. <<Dannazione, maledetto scalino.>> Esclamo. Poggio la mano sul banco e imbarazzata mi rialzo. Tutti mi stanno guardando, ovviamente arrossisco.
<<Ecco a lei signore.>> Gli porgo il drink e non appena beve un sorso me lo sputa addosso bagnandomi la striminzita e quasi invisibile gonna. <<E questo lei me lo chiama Margarita?>>Chiede sconcertato, con occhi infuocati. <<Mi scusi, gliene preparo un altro.>>
Lâuomo mi fa cenno di lasciare stare e mi grida contro. <<Sei un incompetente, non sai fare uno stramaledetto Margarita, ignorante, fa veramente schifo.>> Esclama. <<Ehi signore ma le sembra il modo di rivolgersi a una signorina in questo modo?>> Lâanziano fissa il ragazzo e per fortuna va via.
<<Stai bene?>> Mi guarda preoccupato poggiando una mano sul banco.
Io rimango allibita, è bello da svenire. Ha i capelli neri, non troppo corti e gli occhi verdi, carnagione piuttosto abbronzata, è alto circa 1.80 m, indossa un costume in stile hawaiano a pantaloncino ed è a vita bassa. Scorge dei fantastici addominali ben scolpiti. Con gli occhi scendo sempre più in basso e noto lâimmancabile e ammaliante âVâ far capolino dai suoi fianchi. Ha le braccia possenti e muscolose.
Poi mi obbligo a salire con lo sguardo e noto il viso angelico, con un filo di barba, espressione tesa con gli occhi che continuano a scrutarmi.
Mi schiarisco la voce. <<Sâ¦si tutto bene.>>
<<Tu sei�>> Ho difficoltà a capire la sua espressione.
<<Nâ¦Noele, Noele Lewis. Grazie per avermi difesa, capita spesso, ma non possiamo fare niente, il cliente ha sempre ragione.>> Esclamo.
<<Si ma questo non spiega il suo comportamento. Ã da incivili.>> Il suo volto comincia a rilassarsi.
<<Non so come ringraziarti, vuoi qualcosa da bere?>> Chiedo, sono
confusa e incantata dalla sua bellezza.
<<Non ti preoccupare, è mio dovere salvare le persone.>> Mi sorride. <<Offrimi quello che vuoi.>>
<<Un Margarita.>> Affermo con tono scherzoso. <<Spero non sia come quello del signore altrimenti mi infurio.>> Mi fa lâocchiolino e arrossisco. Maledetti vasi capillari.