Saudade. Ursula Sila-Gasser

Saudade - Ursula Sila-Gasser


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una destinazione sconosciuta e lontana. La lista dei passeggeri menziona le nazionalità. Dei trentadue passeggeri del Sierra Cordoba, c’erano solo sei persone di lingua tedesca (quattro tedeschi, un austriaco e uno svizzero). Il resto dei passeggeri proveniva dalla Lituania. Lei, che amava parlare, forse non poteva farlo liberamente. Sai forse come si dice in lituano “Ho lasciato tutta la mia famiglia. Non sono sicuro se la rivedrò mai, e ho un po’ paura”?

      Con i piedi nella piscina dei bambini, 2 luglio

      Ciao FM,

      Spero che perdonerai la mia posizione. Ci sono 39°C, la canicola imperversa. Provo a rinfrescarmi un po’ con i piedi nella piscina di plastica per bambini di Bastien. Certo, quest’acqua calda riesce a malapena a essere di una qualche utilità in questo senso, ma non ho trovato nulla di meglio.

      Per distoglierti un po’ dagli archivi polverosi di Brema e dalle loro liste di passeggeri, oggi ho nuove notizie per te. Data la temperatura, è un peccato che questa notizia sia fresca solo in modo figurato.

      Ho pubblicato le foto delle navi su Facebook. Nostra cugina Fernanda è stata la prima a condividere la mia emozione. Poi Amelia e i nostri cugini: Oscar, Fabian, Lukas, Linus. Juliana, la figlia di Linus e infine, Tante6 Felizia e Tante Marlene.

      Tante Felizia ha promesso di inviarmi altri vecchi documenti sulla nostra famiglia.

      Ti terrò aggiornato non appena li riceverò!

      In cucina, il 3 luglio

      Non ti ho fatto aspettare molto, perché Tante Felizia ha già mantenuto la sua promessa. Ho appena ricevuto una foto di famiglia di Oma.

      Ci sono molte persone nella foto! Oma aveva nove tra fratelli e sorelle. Cerco di trovare qualcosa di familiare, di comune, nei volti che ho davanti agli occhi. La nostra bisnonna ha lo stesso sorriso di Oma e di tre delle sue altre sorelle.

      Devo ammettere che questa foto mi ha appena confuso le idee. Mi aspettavo di trovare indizi che testimoniassero un’epoca patriarcale, ma è piuttosto il contrario che percepisco: è la nostra bisnonna che regna su tutta la tribù. Lo fa quasi in modo maestoso, con un lungo vestito nero, una spilla sul collo e qualcosa che sembra un diadema tra i capelli. Il nostro bisnonno, che certamente sfoggia con fierezza i suoi baffi e un abito elegante, rigido come il suo sorriso, non è al centro, ma a lato, e anche se la sua posa è dritta, l’aspetto è dimesso.

      Oma è seduta accanto a sua madre. Il suo viso rotondo mi è familiare. Il sorriso giocoso, d’altro canto, è sostenuto da uno sguardo sereno e calmo che mi ha sorpresa, tant’è vero che l’ho scritto a Tante Felizia: “Guarda che viso forte ha Oma! Incredibile!” Tante Felizia mi ha risposto che aveva avuto esattamente il mio stesso pensiero.

      Che cosa è successo tra lo scatto della foto e il momento in cui l’abbiamo conosciuta? Dove si è persa la sicurezza nello sguardo, nella linea di donne tra Oma e me?

      Ti lascio con questa domanda e alcune nuove previsioni meteorologiche: oggi a San Paolo la temperatura è di soli 10°C!

      Ricordi gli inverni di San Paolo? Duravano solo due o tre giorni l’anno e, tuttavia, non succedeva tutti gli anni. Quei giorni erano una vera tortura. Ovviamente non c’era il riscaldamento nelle case, e anche quando indossavamo tutti i nostri maglioni a maniche lunghe uno sopra l’altro rabbrividivamo, perché il freddo umido non perdona.

      Spero che evocare l’inverno in questo periodo torrido abbia rinfrescato un po’ il tuo spirito!

      3

      Mai un samba

      Appena arrivato a San Paolo, Opa apre i suoi bauli e tira fuori i gessi, il suo metro a nastro e le sue grandi forbici, appoggia gli accessori sul banco da lavoro e accende un sigaro prima di andare a scegliere tessuti da un fornitore di qualità.

      Un anno e mezzo dopo, quando accoglie Oma a Santos, il suo laboratorio sta già andando molto bene.

      Forse invita la sua fidanzata a bere un bicchiere di Caipirinha in un bar del porto per celebrare l’inizio della loro nuova vita? Accennano qualche passo di samba sulla banchina? Si siedono sulla sabbia calda per un attimo e Opa mette un braccio sulla spalla di Oma? Ammirano forse le onde che s’inseguono sulla spiaggia sussurrandosi all’orecchio i sogni che sperano di realizzare in questo immenso paese pieno di promesse? No. Prendono il primo autobus per San Paolo.

      Non c’è tempo per sognare. Opa deve tornare al lavoro. È un lavoratore instancabile. Dal mattino alla sera, in piedi nel suo laboratorio, con le sue grandi forbici da sarto in mano, taglia instancabilmente chilometri di tessuto. Le forbici, i gessi e il metro a nastro, non vengono riposti fino al calar della notte, quando dichiara: “Feierabend”, l’ora in cui si smette di lavorare la sera. Poi va in cucina, dove Oma gli ha preparato l’Abendbrot, il pasto serale, con il Leberwurst, la salsiccia di fegato, e il Pumpernickel, un pane fatto con semi di segale macinati. Il pane tipico degli Alemaos patatas, come vengono chiamati i brasiliani di origine tedesca.

      Il Pumpernickel è probabilmente il pane più scuro e più amaro al mondo. No, Opa e Oma non mangiano pane bianco tutti i giorni e non lo faranno mai, né letteralmente né figurativamente, e non è per mancanza di mezzi, perché il denaro sta iniziando ad accumularsi.

      Molto rapidamente, Opa si è ritrovato a capo di un atelier con una dozzina di dipendenti. Persino il più semplice gilet è realizzato in modo impeccabile e il portafoglio degli ordini trabocca. Oma e Opa continuano a vivere modestamente, senza permettersi vacanze, né Caipirinha sulla spiaggia o lezioni di samba.

      I sospiri di Oma

      Nonostante i progressi dell’atelier, Oma sospira spesso e “Ach… wenn die Inflation nicht wäre7 …” diventa uno dei suoi sospiri più frequenti.

      Le sue paure sono giustificate, perché il Brasile è un paese specializzato in inflazione. Certamente non si vedono carriole piene di cruzados8 per le strade e siamo ancora lontani dalle montagne di marchi circolanti in Germania negli anni ’20, ma dall’avvento dei supermercati si vedranno spesso dipendenti vagare tra i vari reparti con l’etichettatrice in mano, che attaccano freneticamente i nuovi prezzi sulle etichette divenute obsolete. Nei periodi peggiori, i prezzi cambiano più volte al giorno. Allora che fare? Spendere i soldi prima che perdano il loro valore? No. Per Opa e Oma, il denaro non è stato inventato per essere speso, ma per essere risparmiato. A che serve accumulare banconote il cui valore si riduce di giorno in giorno? Occorre trasformarlo in qualcos’altro. Ed è quello che fanno: alla fine della loro vita, Oma e Opa avranno costruito quattro case, belle e grandi, con magnifici giardini popolati da palme, azalee e ibisco.

      Ma una volta che la carta senza valore è stata trasformata in solidi edifici, Oma ha molte ragioni in più per sospirare. Die Zinsen9 … Oma si chiede anche cosa potrebbe succedere se Opa si ammalasse, se il lavoro finisse, se i comunisti, o peggio, i maoisti assumessero il potere. Non si dice anche che navi da guerra cinesi siano già apparse di fronte al più grande porto del paese, aspettando solo un cenno da parte dei loro accoliti brasiliani, per sbarcare?

      Oltre all’inflazione, al mutuo e ai maoisti, Dio stesso è una grande fonte di paura e di sospiri per Oma. Oma ha molta paura dell’inferno. Per mettere tutte le opportunità dalla sua parte ed evitare l’inferno come destinazione finale, cerca di andare a messa ogni domenica e quando perde il suo incontro domenicale per un motivo o per l’altro, trascorre la giornata sospirando.

      Fortunatamente tutte queste paure sono in qualche modo scongiurate dall’esistenza di un Schutzengel, il suo angelo custode. Molto più avanti nel tempo, mi consiglierà caldamente di pregare il mio ogni sera, mettendo nelle mie preghiere anche un piccolo pensiero per lei.

      Dalla fine degli anni ‘30, avrà ragioni terribili per sospirare. Le notizie che arrivano dalla famiglia che è rimasta in Germania sono pessime. Una delle sorelle di Oma è arrestata dai nazisti. Anche la causa del suo arresto è un sospiro. Ha sospirato


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