L'invasore: dramma in tre atti. Annie Vivanti
Mamma! stasera non pensare a malinconie. È la festa di Chérie e vogliamo essere allegre. Anche papà se fosse qui avrebbe voluto che si festeggiasse il compleanno di sua sorella, che adora tanto!... Ricordi? L'anno scorso ha voluto che si ballasse. Vogliamo ballare anche stasera.
Luisa
scattando.
No! Non si balla col nemico in casa.
Mirella
Nemico?
Sbigottita, guardandosi intorno.
In casa? Dov'è questo nemico?
Luisa
È vicino, Mirella! è vicino! Tu non sai che cosa ci sovrasta.
Mirella
Non pensarci stasera, mamma! Non rattristare Chérie! Vedrai come s'è fatta bella. Mette il vestito nuovo, tutto bianco! Sembra una sposa....
Carezzevole.
Tieni, mangia questo marron. È l'ultimo.
Luisa
No, cara, no. Chiama qui Fritz. Ho bisogno di parlargli.
Mirella
Vado.
Mettendo in bocca l'ultimo marron.
Sai che anche Fritz mi fa uno strano effetto in questi giorni. È scortese, quasi villano. Non risponde quando gli si parla...
Luisa
Sarà preoccupato anche lui, poveretto.
Mirella
E lo trovo sempre a sussurrare con Lina...
Luisa
indulgente.
Forse si vogliono bene. Avranno idea di sposarsi.
Mirella
ridendo.
Oh Dio!... Così brutti! Tutt'e due!
Corre alla porta.
Fritz... Fritz!
Al domestico che entra.
Andate dalla mamma.
Fritz, un giovane servitore, dall'aria fosca, quasi truce, s'avvicina a Luisa mentre Mirella aiutata da Lina s'affaccenda ancora per poco intorno alla tavola ch'è in fondo alla scena. Indi Mirella esce, seguita da Lina.
Luisa
un po' timida, a Fritz.
Avete notizie? Vi sono novità?
Fritz
Secco.
Nossignora.
Luisa
Non sapete nulla di nuovo?
Fritz
Nossignora.
Ironico.
Eccetto quello che c'è nel giornale della sera.
Spiega un giornale e legge ad alta voce.
«Si crede che il primo contatto tra i belligeranti avrà luogo nelle vicinanze di Fléron. Il nemico s'avanza dal Sud Est numerosissimo.»
Appoggia con tono soddisfatto sull'ultima frase.
Luisa
Disperata.
Ah, ho letto, ho letto!... Ma credevo che voi forse...
esitante.
... avreste avuto occasione di udire qualche cosa di più.
Fritz
Io? Oh, nossignora.
Quando Luisa non lo guarda un sorriso di scherno si disegna sulle labbra di Fritz.
Luisa
Ditemi ancora, ditemi — che cosa vi ha detto il signor dottore iernotte quando partiva? L'avete lasciato nel treno, non è vero?
Fritz
Sissignora.
Luisa
E che cosa ha detto?
Fritz
freddo.
Che salutassi tutti.
Luisa
No, no! Ripetetemi le sue precise parole...
Fritz
Ironico.
Ha detto: «Fritz, tu sei un servitore devoto e fedele...»
Luisa
Un poco timida e dubbiosa, guardandolo.
È vero... è vero! Buon Fritz!
Fritz
Sempre con un sorriso ironico e sinistro.
Ha detto: «Lascio qui tutto ciò che ho di più caro.»
Luisa
commossa, congiungendo le mani.
Ciò che ha di più caro!...
Fritz
«Mia moglie, mia figlia e mia sorella.»
Luisa
Sì... sì... e poi?
Fritz
M'ha detto: «Difendile, Fritz, se vengono quelle belve». Ha proprio detto così: «quelle belve!».
Gli fiammeggiano gli occhi.
Luisa
ansante.
Sì!
Fritz
«Difendile», ha detto, «difendile colla vita.»
Luisa
Impetuosa.
Ah! so che lo farete.
Fritz
Sogghignando.
Eh, Signora, è facile a dirsi...
Un breve silenzio.
Luisa
sorridendo, con soavità.
Fortunatamente per il momento «le belve» non ci sono.
Fritz
con velato sarcasmo.
No, no. Per il momento le belve non ci sono.
Volge lo sguardo verso la finestra.
Luisa
Un poco impressionata dall'atteggiamento quasi minaccioso del servitore.
E poi... dicevate... il treno è partito...
Fritz
secco.
Ma sì!
Luisa
sorpresa.
Come parlate?
Fritz
Ho detto, sissignora, il treno è partito.
Luisa
sospirando.
Ah, mio Dio! Quale angoscia!... Chi l'avrebbe detto! Oggi è il 4 agosto. Dieci giorni fa nessuno pensava alla guerra.
Fritz
Fissandola.
V'era chi ci pensava.
Luisa
Incredula, indietreggiando un poco.
Da dieci giorni?
Fritz
lentamente, con ferocia.
No.