Robert Johnson Figlio Del Diavolo. Patrizia Barrera
Comunque il suo comportamento non era certo edificante: intrattenutosi in lieti convegni sessuali con la signorina Virginia Mae Smith già due mesi dopo la morte della sua povera moglie, ingravidata costei di un figlio che non volle mai riconoscere e fuggito in gran segreto per sposarsi con la benestante e pluri - divorziata
Callie Craft, di dieci anni più grande , per soli motivi ...economici, disseminava ovunque rancori, dissidi e cuori spezzati . A differenza di molti bluesman che si ficcavano nel letto di chiunque al solo scopo di ricavarne qualche spicciolo, una bottiglia e un po' di calore Robert Johnson metteva a frutto le sue doti amatorie con il calcolo preciso di un uomo d'affari, vendendosi a chi offriva di più. Non considerava disdicevole farsi mantenere da donne anziane e danarose, che seduceva, sfruttava e il più delle volte malmenava per infine abbandonarle quando trovava di meglio. IL suo secondo matrimonio finì..quando Callie si ammalò ( alcuni dicono per un aborto o un figlio nato morto) ed era necessario starle accanto.
Dalla sera alla mattina Robert la lasciò per accompagnarsi nelle sue scorribande ad una stellina di passaggio.. Tra il 1932 e il 1933 lo troviamo spesso in viaggio: faceva l'autostop o saliva sui treni come clandestino, e talvolta prendeva anche l'autobus. Per un breve periodo si stabilì ad Helena, in Arkansas, iniziando a fare proseliti tra i musicisti del luogo come Howlin' Wolf, Honeboy Edwards, Memphis Slim, Robert Nigthawk, Sonny Boy Williamson.. solo per citarne alcuni. Intrecciò anche una relazione ( ancora?) con la bella Estella Coleman aiutando poi il figlio di lei, il futuro bluesman
Robert Lockwood Jr ., a prendere la strada del successo.
Un maturo Robert Lockwood nel 1940...
Ma il suo preferito compagno di peregrinazioni fu Johnny Shine, col quale arrivò fino a New York e in Canada.
Troviamo traccia di questa sua preferenza in una foto che risale forse al 1933 e che ha fatto il giro del mondo come " la terza sconosciuta foto del grande Robert Johnson"....
Il Mistero in una foto
Dalla polvere ad Ebay
La foto ritrovata su Ebay, che è stata per anni oggetto di controversie
La storia di questa foto è estremamente singolare: scoperta per caso su Ebay nel 2007 da un collezionista , pubblicata sulla rivista Vanity Fair nel novembre 2008 fu infine autenticata nel gennaio 2013 dopo lunghe e attente dissertazioni sulla sua originalità. Ciò che faceva pensare, a parte l’espressione del giovane Robert che qui non sembra avere proprio NULLA di demoniaco, è che i bottoni della giacca di Shines sembrano essere al ” femminile”. A meno che il giovane Shines non usasse indossare la giacca della sorella è dunque ipotizzabile che la foto originale fosse ” girata ” e che quindi il musicista individuato come Johnson fosse in realtà…mancino, altro punto a favore riguardo la sua natura.. Luciferina !
Ecco la foto girata dal verso giusto, che conferma l' ipotesi del mancinismo
Fino a quel momento, infatti, le uniche due foto “confermate ” erano quelle in possesso della sorellastra di lui Carrie, che sono poi quelle che ben conosciamo; in entrambe Johnson NON appare affatto mancino. Allora come stanno realmente i fatti? Abbiamo varie testimonianze di Johnny Shines in merito. Sappiamo che quest’ ultimo si accompagnò a Johnson per un paio d’anni , dal 1933 al 1935 c.a., e che entrambi girarono in lungo e in largo per il Delta secondo le migliori tradizioni dei Ramblers.
Shines non parla mai del presunto mancinismo dell’ amico ma narra minuziosamente di
” come Johnny amasse suonare il Blues di schiena rispetto agli altri musicisti " mentre si "girava tranquillamente di faccia se si trattava di suonare musica d’altro genere, quella che gli avventori spesso chiedevano, come le ballate del vecchio Sud. ”
Ike Zimmerman pochi mesi prima della sua morte, avvenuta nel 1974
Questa sua mania di girarsi di schiena è ben confermata anche da Son House che, come al solito, la colora di voodoo . ” Egli non voleva che gli altri musicisti lo guardassero negli occhi mentre suonava e si voltava di schiena, probabilmente perchè nessuno potesse strappargli il segreto della velocità delle sue esibizioni. Si sa che al diavolo non piace essere guardato in faccia! ” Ecco, bastano frasi come queste per alimentare una leggenda! Molto più semplice ipotizzare un mancinismo contrastato, un’ ipotesi questa che spiegherebbe in parte anche i mal di testa infantili di Johnson, le sue difficoltà di concentrazione, l’ irritabilità e il non voler frequentare la scuola.
Il mancinismo è stato per secoli considerato un ” segno demoniaco” e non pochi individui finirono sul rogo durante il periodo dell’Inquisizione..ma anche oltre!
Perfino in epoca moderna ( e sto parlando della metà degli anni ’70) si tendeva a correggerlo fasciando la mano del bambino e stimolandolo a scrivere con la destra!
Se quindi rapportiamo l’ essere mancini agli inizi del ‘900 in America, sul Delta, presso una comunità nera e in un bambino ” bastardo” ( quindi figlio della colpa) che per giunta una volta cresciuto ” va a fare il blues”..beh, possiamo comprendere l’ enormità del carico psicologico ed emotivo che ha accompagnato il giovane Johnson per tutta la sua breve vita. In questa ottica è facile supporre che le “improvvise capacita’ ” imputate al patto col diavolo fossero semplicemente un riappropriarsi del mancinismo perduto,f orse proprio su stimolo del suo maestro Zimmerman che aveva saputo leggere nell’ animo tormentato del ragazzo.
Un