Sangue Saziato. Amy Blankenship
e lo trascinavano verso la morte... lui ricordava di essere morto.
Tasuki aprì gli occhi mentre il ricordo svaniva. Non importava quante volte avesse fatto quel sogno, finiva sempre allo stesso modo... lui moriva e Kyoko rimaneva intrappolata nella gabbia. Si passò una mano tra i capelli, cercando di riprendersi. Non importava quanto fossero reali i ricordi dei suoi sogni... erano solo nella sua testa ed era lì che dovevano rimanere.
Guardando il rapitore nellâaltra stanza, decise di sfogare la propria rabbia sui veri mostri che provavano gusto nel tenere in gabbia le ragazze. Perché no? Non aveva niente di meglio da fare.
Micah seguì Titus nella stanza e trovò Tasuki appoggiato ad una sedia, a fissare la guardia sotto custodia attraverso il falso specchio. Se gli sguardi avessero avuto il potere di uccidere, adesso quel tipo non sarebbe stato altro che una macchia di sangue sulla sedia.
âPossiamo far passare la corrente elettrica attraverso quella sedia e farlo ballare un poâ?â chiese Tasuki... non proprio scherzosamente.
âIdea allettante, ma no.â rispose Titus. âLa ragione per cui Phillip era venuto ha sollevato una questione importante.â.
Tasuki annuì âDovete procurarle dei vestiti nel caso in cui si svegli e decida di trasformarsi.â. Guardò i suoi compagni quando nessuno dei due si mosse. âMagari lâagente donna che ha partecipato al raid ha dei vestiti di ricambio nellâarmadietto. Volete che vada a controllare?â.
âNo, è impegnata con le altre ragazze che devono essere visitate da un medico.â lo informò Micah, poi si strofinò il mento quando gli venne in mente una soluzione ad entrambi i suoi problemi. âHo unâidea.â.
âSarebbe la prima volta.â disse Titus, poi sorrise quando lâaltro gli diede una gomitata.
âAh-ah.â borbottò Micah. âStavo dicendo... chiamo Alicia e le chiedo di portarci dei vestiti.â.
âChi è Alicia?â chiese Tasuki.
âSua sorella minore.â lo informò Titus. âMicah è un poâ di cattivo umore da quando lei si è messa con un Dio del Sole.â.
âDio del Sole?!â esclamò Tasuki confuso. Questa gli era nuova, eppure non capiva il perché della propria sorpresa. Pensava di esserci abituato, ormai.
âSmettila di spifferare gli affari miei.â brontolò Micah, e tirò fuori il suo cellulare. Mentre componeva il numero sospirò, sapendo che Titus aveva ragione. Ultimamente era proprio giù di morale, gli mancava sua sorella e Damon si stava comportando da coglione, tenendola rinchiusa per giorni. Quello era unâottima scusa per vederla e capire se era ancora felice con Mister Possessivo.
âE tu chiederesti ad Alicia di attraversare lâintera città solo per portarci dei vestiti?â. Titus alzò un sopracciglio. âSei così disperato?â.
âChe diavolo è un Dio del Sole?â. Tasuki voleva davvero saperlo, per poterlo aggiungere alla sua crescente lista immaginaria di cose strane.
Micah stava per premere il tasto verde quando Titus aveva messo in dubbio le sue motivazioni. Pensando alla svelta, trovò subito una scusa addirittura migliore.
âIn realtà , penso che potremmo prendere due piccioni con una fava.â sogghignò. âAlicia mi ha detto che Damon le sta insegnando a lanciare lâincantesimo di obbedienza sulle persone.â.
Indicò lâuomo dallâaltra parte dello specchio. âPotremmo pestare a sangue quel demente e non ottenere niente di più di quanto otterrebbe Alicia con un paio di semplici domande. E poi, deve per forza dire la verità ... non abbiamo modo di sapere se ci sta sviando per pararsi il culo con Luca.â.
âE va bene.â Tasuki sospirò, accettando il fatto di essere completamente ignorato. âSono sicuro che alla fine lo scoprirò da solo.â.
Capitolo 3
Alicia aveva appena finito di preparare il caffè quando il suo cellulare iniziò a squillare. Precipitandosi verso la borsetta, lo afferrò dando una rapida occhiata allâID del chiamante. Se lo portò allâorecchio con un sorriso smagliante.
âEhi Micah, che succede?â.
âHai un poâ di tempo per il tuo fratellone?â chiese lui, voltando le spalle agli altri due nella stanza in modo che non potessero vedere lâespressione di sollievo sul suo viso. Si aspettava quasi che fosse Damon a rispondere al suo telefono.
Alicia scrollò le spalle âSì, credo di sì. Damon è fuori con Michael e Kane. Probabilmente starà via ancora per un poâ.â.
âBene, perché mi serve un favore.â iniziò Micah. âIn una cella câè una lupa che abbiamo appena salvato dai commercianti di schiavi. Non si è ancora trasformata ma, quando lo farà ... le serviranno dei vestiti. Pensi di poterle portare qualcosa qui in centrale?â.
Alicia guardò il suo enorme armadio pieno di vestiti prima di annuire âSì, penso di riuscire a trovare qualcosa. Quando vuoi che venga?â.
âAppena sei pronta.â rispose Micah. âNon sappiamo quando finirà lâeffetto del tranquillante.â.
âArrivo subito.â disse Alicia. âTi serve qualcosâaltro?â.
âSono contento che me lâhai chiesto.â rispose Micah, facendole percepire il proprio sorriso. âHo bisogno che tu lanci lâincantesimo su un altro lupo e lo costringi a rispondere ad alcune domande per noi. Pensi di farcela?â.
âSì.â rispose lei un poâ troppo in fretta. âDammi un poâ di tempo per vestirmi e prendere qualcosa per quella povera ragazza e arrivo.â.
Riagganciò, e un sorriso smagliante le apparve sul viso mentre si affrettava a vestirsi. Era bello avere qualcosa da fare mentre Damon era via. Almeno adesso si sentiva utile e, con un poâ di fortuna, avrebbe potuto dimostrargli che era davvero capace di fare qualcosa da sola.
Infilandosi i suoi jeans preferiti e una maglietta nera abbottonata di Damon, tirò fuori un borsone di pelle e prese due completi dallâarmadio. Uno nel caso in cui alla ragazza piacessero le cose frivole e lâaltro che la facesse sentire forte e sicura di sé. Perché non darle la scelta tra elegante o tosta? E poi, Damon aveva riempito più della metà del suo armadio con abiti da cattiva ragazza, che si abbinavano alle sue stesse azioni da cattivo ragazzo.
Una volta piegati i vestiti, rovistò tra alcuni capi di biancheria intima che non aveva ancora mai indossato e li mise nel borsone insieme a qualcosa da usare per la notte. Pensò che qualsiasi ragazza, dopo essere stata tenuta prigioniera, avrebbe apprezzato piccole cose come la biancheria intima pulita, lo spazzolino da denti e magari un poâ di trucco.
Diede unâultima occhiata in giro per la stanza, per assicurarsi di non aver dimenticato nulla. Posando lo sguardo sui suoi accessori per capelli, prese un pettine e una spazzola insieme ad alcuni elastici cosicché la ragazza potesse legarsi i capelli, se voleva.
Alicia sorrise, si mise il borsone a tracolla e si diresse verso la porta. Era bello sapere che stava per rivedere Micah, anche se erano passati soltanto pochi giorni. Le mancava.
Il fatto che avesse chiesto aiuto proprio a lei era abbastanza emozionante. Lâidea di lanciare un incantesimo di obbedienza per fini legittimi, e il fatto che il suo obiettivo fosse un lupo mannaro e non un umano, erano una sfida per lei.
Gli umani erano molto più facili da controllare perché non