Riassunto De ”Le Zone Blu Della Felicità: Consigli Delle Persone Più Felici Del Mondo”. Readtrepreneur Publishing
sua storia rappresenta un’altra sfumatura della felicità—l’Orgoglio.
Essere orgogliosi significa provare un senso di soddisfazione ricavato dagli obiettivi raggiunti nella vita. Il parametro di misura è definito dalla Scala auto-ancorante di Cantril, la quale consiste nel domandare ad un soggetto di dare un voto alla propria vita, da 1 a 10. Si tratta di un metodo a cui fanno riferimento anche gli scienziati ed i ricercatori al fine di valutare la felicità delle persone.
Si pensa che gli individui più felici della Terra combinino questi tre fattori, collegando le tre P ai valori individuali ed alle proprie credenze. Le persone felici affrontano la vita con entusiasmo, intenzionalmente, e con orgoglio per ciò che hanno raggiunto.
Di conseguenza le loro famiglie, i loro vicini di casa, la comunità in cui vivono e la loro nazione giocano un ruolo vitale nel plasmarli in individui a tutto tondo che contribuiscono al proprio senso di benessere.
SCOPRIRE LE ZONE BLU
Nella sua prima opera l’autore venne incaricato di identificare luoghi in cui le persone vivono più a lungo. Si è avvalso dell’aiuto di Michel Poulain, un demografo belga, ed il Dottor Gianni Pes, un fisico italiano ed esperto di statistica medica, ed insieme hanno scoperto alcuni luoghi che hanno definito le Zone Blu.
Fra essi troviamo Okinawa in Giappone, un villaggio di montagna in Sardegna, la regione del Nicoya in Costarica, Ikaria in Grecia e Loma Linda in California, dove è radicata una comunità di Avventisti del Settimo Giorno, i quali vivono otto anni di più dei loro vicini Californiani.
Dopo di che ad un team è stato richiesto di individuare i fattori che contribuiscono alla longevità di tali particolari regioni. Hanno scoperto che lì la salute e l’anzianità non sono qualcosa ottenuto volutamente—tramite una dieta rigida, attività fisica regolare o ingerendo vitamine o integratori. Queste persone sono particolarmente in salute e longeve grazie ai loro modi di vivere.
Si spostano principalmente a piedi. La loro dieta si compone di cereali sani ed oli, frutta fresca e verdure coltivate e prodotte a livello locale. Bevono acqua fresca e respirano aria pulita. Ma soprattutto queste persone hanno un intento nella vita, ed hanno coltivato le proprie passioni fino ad un’età avanzata.
Grazie a queste scoperte l’autore ha realizzato il libro The Blue Zones: Lessons for Living Longer from People Who Lived the Longest (Le Zone Blu: Indicazioni su Come Vivere Più a Lungo, Fornite da Chi Ha Vissuto Più a Lungo). L’opera elenca i nove fattori, tratti da diverse culture, che ricoprono un ruolo importante nel guadagnarci in salute e longevità. Vengono definiti I “Power of 9”.
Quelli elencate di seguito rappresentano i 9 metodi da applicare per vivere più a lungo, essere più felici ed avere una vita equilibrata.
1 Muoviti naturalmente. Gli abitanti delle regioni sopra elencate risiedono in ambienti che li spronano a fare attività fisica come camminare o utilizzare la bicicletta, così come fare giardinaggio senza gli attrezzi meccanici.
2 Intento. Ikigai per chi abita a Okinawa, plan de vida per chi risiede a Nicoya. Dare un significato alla propria vita o avere qualcosa per cui andare avanti oltre al lavoro rappresenta un fattore cruciale per raggiungere la felicità. I ricercatori hanno infatti scoperto che porsi un obiettivo può allungare la vita fino a sette anni.
3 Rallentare. Lo stress fa parte della vita quotidiana. Gli studi dimostrano che tale aspetto ha un impatto negativo sulla salute. Gli abitanti delle Zone Blu gestiscono lo stress pregando e meditando, bevendo o facendo un pisolino.
4 La Regola dell’80 Percento. Chi risiede nelle Zone Blu segue ciò che loro chiamano Hari Hachi Bu, un mantra che ricorda loro di smettere di mangiare quando lo stomaco è pieno all’80 percento. Assumono inoltre piccole quantità di cibo per cena, o preparano una zuppa, alimento e metodo che fanno in modo che il loro corpo digerisca il cibo nel modo corretto prima di andare a dormire.
5 Tendenza alle Piante. La carne non è un punto fermo della loro dieta, poiché la consumano solamente una media di cinque volte al mese. I loro pasti sono incentrati sui cereali sani e legumi come le fave, la soia e le lenticchie.
6 Vino alle 5. Chi risiede nelle Zone Blu beve uno o due bicchieri di vino in occasione di ritrovi mondani o in concomitanza con i pasti. Consumano vino in moderazione, il che è la chiave per sfruttarne i relativi aspetti benefici.
7 Senso di appartenenza. È stato dimostrato che appartenere ad una fede, non importa la sua denominazione, possa allungare l’aspettativa di vita di una persona dai 4 ai 14 anni.
8 Amare, innanzitutto. Un altro fattore chiave al fine di acquisire salute e longevità è mettere al primo posto la famiglia. Chi abita nelle Zone Blu solitamente risiede nelle vicinanze dei propri genitori e nonni, e trascorre un ampio lasso di tempo con i propri figli. È risaputo che in tal modo si riducono le probabilità di ammalarsi ed allo stesso modo anche il tasso di mortalità di tali famiglie. Di conseguenza anche l’avere accanto a sé un partner può allungare la vita di tre anni, come dimostrato da diversi studi.
9 La Giusta Tribù. Anche avere uno stretto circolo sociale di supporto, il quale condivide lo stesso stile di vita salutare e le medesime credenze e valori gioca un ruolo cruciale per la salute ed il benessere della persona
AVREBBE POTUTO FUNZIONARE IN AMERICA?
Il Dipartimento finlandese della Salute affidò ad un giovane epidemiologo di nome Pekka Puska il compito di investigare l’alto tasso di mortalità nella regione nel Nord Karelia.
Egli scoprì che la loro dieta, la quale si componeva principalmente di carne anche lavorata, formaggio fritto e patate, ed il consumo eccessivo di sigarette, era il motivo dietro la loro vita così breve. Puska ed il suo team lavorò con diversi gruppi al fine di allearsi contro il vizio del fumo, promuovendo una dieta sana per la comunità.
Cinque anni più tardi i loro sforzi li ricompensarono; il tasso d’infarto negli uomini si ridusse del 25 percento, mentre quello del cancro ai polmoni calò del 10 percento.
Di fronte al compito scoraggiante, ma allo stesso tempo ispirato dai risultati, l’autore collaborò con l’Università del Minnesota, l’indirizzo di Sanità Pubblica, al fine di applicare i principi delle Zone Blu in una comunità in modo sperimentale.
Inizialmente venne scelto l’agglomerato di Albert Lea in Minnesota, in cui venne messo in pratica un piano d’azione finalizzato al modificare i comportamenti degli abitanti—supportando diete sane, creando giardini in cui la comunità potesse passeggiare e girare in bicicletta. Il risultato si concretizzò in un aumento di tre anni dell’aspettativa di vita degli abitanti. Di conseguenza i residenti furono inoltre in grado di raggiungere il proprio peso forma, facendo diminuire le spese del servizio sanitario del 40 percento.
Il Progetto Zone Blu venne implementato in altre 31 città come Naples in Florida, Fort Worth in Texas ed alle Hawaii.
Nel 2001, dato il continuo successo del programma, il Governatore Terry Bernstad richiese l’intervento del team al fine di far diventare Iowa la città più sana d’America. I progetti vennero avviati simultaneamente in 15 comunità dell’Iowa, fra cui quelle di Harlan e Cedar Rapids. Lo stato salì di cinque posti nella classifica degli stati più sani in America, dal 19esimo.
In seguito si scoprì che la salute, la longevità e la felicità si manifestavano simultaneamente. Coloro i quali presentano un approccio positivo e felice alla vita tendono a mangiare in modo più sano, a fare più esercizio, a fumare meno, ad indossare le cinture di sicurezza, ad assumere le medicine a loro prescritte, e ad avere un sistema immunitario più forte, unitamente ad una migliore salute cardiaca. L’essere felici motiva le persone ad agire per migliorare la propria salute.
IMPARARE A PROSPERARE
La curiosità dell’autore circa la connessione fra la salute e la felicità lo spinse ad informarsi sulle cause radicate che portano alla felicità. Ritenne che se fosse stato in grado di individuare le regioni del mondo i cui abitanti desideravano essere in salute e vivere più a lungo, avrebbe conseguentemente trovato i luoghi più felici del mondo ed avrebbe ricavato i relativi fattori contribuenti