Salvato Da Una Ninfa Marina. Rebekah Lewis
è successo alla sua mano? Uno squalo?” Tritone fece apparire dal nulla una grande conchiglia e la tenne con entrambe le mani, mentre si chinava ad esaminare la ferita. “Sembra recente. Comunque bruciarla è stata una buona idea. Probabilmente gli ha salvato la vita.”
Ione indicò l’acqua. “Forse è stato buttato fuoribordo, oppure è saltato da una barca non molto lontana, in quella direzione.” Considerando il suo stato, Ione iniziava a sospettare che i suoi compagni sulla nave avessero cercato di assassinarlo, anche se non aveva molto senso, visto che avevano cercato di impedirgli di sanguinare. Volevano farlo soffrire ancora di più? Vedere se riusciva a sopravvivere? Glielo avrebbe chiesto, quando si fosse sentito meglio e fossero rimasti soli.
Tritone annuì. “Non dovrebbe essere troppo difficile sapere qualcosa dai pesci. Scusatemi.”
Detto questo, schizzò via, tornando nell’oceano. A volte lei desiderava avere il potere di scomparire e riapparire altrove, come gli dei. Tecnicamente, era una semidea visto che aveva un dio come padre, ma sua madre era stata una ninfa immortale degli oceani, una sirena come lei. Le figlie delle ninfe diventavano anch’esse ninfe.
“Sei veramente sicura di volerlo fare?” La domanda di Poseidone la distolse dai propri pensieri.
Ione annuì. “E’ da un po’ che mi sento insoddisfatta.”
“Ciò non significa che dovresti legarti al primo umano che trovi attraente”, disse lui con un tono di disapprovazione. “Se ti concedo la mortalità, non potrai più tornare indietro.” E
Ione comprendeva la sua cautela. “E’ veramente un piacere per gli occhi, ma non lo faccio per questo. Lui è la mia opportunità. Un’occasione per imparare e visitare questo mondo. Per cambiare.” Tuttavia, mentre guardava James, le prudevano le mani dalla voglia di scostargli i capelli dagli occhi. Desiderava gustarsi le sue labbra di nuovo, questa volta per piacere e non per salvargli la vita...non poteva fare a meno di rimanere aggrappata alla speranza che lui potesse amarla nonostante i suo colori smorti e l’empatia che la teneva a distanza dalla propria vera natura.
“Non puoi passare un giorno o due fuori dal mare per vedere se è quello che desideri? Se faccio quello che mi chiedi, e non ti piace, sarai condannata a vivere lassù con delle gambe per sempre. Niente branchie. Niente pinne. Nessuna immunità contro l’invecchiamento.” Anche se il tono era duro, i suoi occhi erano calorosi.
“Allora andrò avanti, vivrò al massimo i miei giorni mortali e la mia anima viaggerà fino all’aldilà mentre il mio corpo tornerà nel mare.” Le Nereidi, anche quelle con le Oceanidi come madri, erano attratte dai mari piuttosto che dalla vastità degli oceani. Quando morivano, i loro corpi diventavano spuma marina.
“Spero che tu sappia quello che stai facendo”, disse Poseidone mentre Tritone ricompariva, anche se non sembrava convinto. Guardò il suo messaggero. “Cosa hai saputo?”
Tritone fece un cenno verso James e gettò una mano mutilata a Poseidone, che la afferrò. “Si chiama James Harlow ed è il capitano della Grazia di Poseidone. Come puoi vedere, la sua mano è stata tagliata prima che venisse buttato fuoribordo” Poi continuò con un tono asciutto. “Sono giunto alla conclusione che lui non stesse cooperando con le richieste di un gruppo di giovani che volevano prendergli la nave e la sorella. Era un contrabbandiere di brandy, e a volte anche di altre merci, ma trattava il suo equipaggio in modo equo. A parte pescare per cibarsi, non manca di rispetto all’oceano o alla natura, di questo sono certo. Il popolo dei pesci non ha trovato niente di negativo.”
Ione tirò un sospiro di sollievo. Dopotutto non era malvagio, eppure qualcuno gli aveva fatto del male e non l’avrebbe fatta franca. Se lei avesse assunto una forma umana e mortale, avrebbe ancora avuto il controllo della propria magia da ninfa. Un’enorme ondata si abbattè con violenza sulla spiaggia, quindi Tritone e Poseidone si voltarono verso di lei. Lei ammiccò. Quando una Nereide cedeva alle emozioni, spesso il mare rispondeva. “Scusatemi. Non mi piace pensare che qualcuno gli abbia fatto del male.”
Tritone le rivolse un sorriso educato, poi tirò fuori una piccola rete da una borsa agganciata al fianco della sua armatura. La rete era stata tessuta con una magia e preservava qualsiasi cosa contenesse. La sua espressione tesa dimostrava che non la approvava, nonostante si sforzasse di rimanere imparziale. Dopo aver riposto la rete nella borsa, si avvicinò a James e lo osservò di nuovo. “ Nessuno dei miei figli ti attrae, bambina?” Le rivolse uno sguardo indagatore.
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