Egitto. Cagni Manfredo
in Egitto sono il cavallo, il mulo, l'asino, il camello, il bue, il bufalo, gli agnelli e le capre.
Essendovi scarsità di praterie, l'allevamento del bestiame è limitato; di modo che in ciascun anno l'Egitto deve importare dalla Siria e dalla Persia una quantità notevole di cavalli, di buoi e di altri animali.
Il pollame è molto abbondante e dappertutto, si pratica l'incubazione artificiale delle uova.
NB. È riservato un capitolo speciale per la caccia e per la pesca.
Produzioni industriali dell'Egitto.
L'Egitto, mancante di cadute d'acqua, di combustibile e di metalli non si può chiamare un paese industriale.
Gli sforzi dei Vicerè e specialmente di Mohammed-Alì Pascià per sviluppare l'industria in Egitto sono rimasti infruttuosi.
Le sole industrie importanti sono quelle della lavorazione di alcuni prodotti agricoli, allo scopo di dar loro un maggior valore per la vendita.
L'industria dello zucchero occupa il primo posto.
Commercio dell'Egitto.
Commercio interno.—Il commercio interno consiste principalmente nella vendita dei prodotti del suolo, servendosi delle fiere e dei mercati che si tengono ad epoca fissa in tutte le provincie.
Le fiere più notevoli, dal punto di vista del movimento commerciale, sono le tre fiere di Tantah che durano parecchi giorni; quella che ricorre al principio del mese di agosto dura una settimana ed attira oltre un milione di persone.
Le tre fiere di Dessoîck sono anche assai importanti.
Oltre queste fiere, che hanno in pari tempo carattere commerciale e religioso, i principali mercati sono quelli che si tengono periodicamente a Benha, El-Alf, Zagazig, Touah, Damanhour, Giusch ed al Cairo.
Commercio esterno.—Prendendo per base il 1892, che fu un anno normale, il commercio esterno ascese in detto anno a 585 milioni di franchi, cioè:
per le importazioni | L. | 236500000 | |
per le esportazioni | » | 348500000 | |
Totale | L. | 585000000 |
Inoltre il valore delle mercanzie in transito ha toccata la cifra di 23400000 franchi.
Su questa cifra, i carboni in deposito a Port-Said per l'approvvigionamento dei battelli, che transitano pel Canale rappresentano un valore in L. 22100000 e pei diversi altri transiti di mercanzie L. 1300000.—Totale L. 23400000.
Come si è detto poc'anzi, i principali prodotti che formano oggetto d'importazione sono:
I tessuti e fili di cotone, i tessuti e fili di lana e di seta, biancheria ed abiti confezionati; il carbone, il legno per costruzioni, il ferro e l'acciaio, le macchine; le frutta, il riso, l'indaco, il petrolio, gli ammali viventi, il caffè, il tabacco, il sapone, gli olii e le farine.
La nazione che manda una maggiore quantità di mercanzie in Egitto è l'Inghilterra.
I principali prodotti che formano oggetto di esportazione dall'Egitto sono:
Il cotone, i grani di cotone, lo zucchero, le fave, il grano, il riso, il grano turco e le cipolle; ed è pure l'Inghilterra che accoglie la quantità maggiore di questi prodotti.
Del Cairo.
La città del Cairo, capitale dell'Egitto, è denominata dagli Arabi Misr-el-Kahira, la Vittoriosa, perchè nella notte di sua fondazione, verso il 970, dicesi splendesse fulgido in cielo il pianeta Marte.
Deve la sua origine al Generale arabo Gohar, ed appena sorta divenne la sede dei Califfi Fatimiti, verso la fine del decimo secolo dell'êra cristiana.
La sua popolazione si avvicina ai 400 mila abitanti.
La città, sulla riva destra del Nilo, giace ai piedi del monte Mokattam.
Ha bellissime piazze, delle quali quattro sono assai vaste. La cittadella che le sovrasta è piena di notevoli ricordi.
Quale centro del commercio dell'alto Egitto, il Cairo espande per tutto l'Egitto non solo i prodotti dell'industria locale, ma anche quelli dell'industria europea, che vi affluiscono in larga misura.
Cinquecento moschee si elevano in vari punti della città. Alcuni di questi monumenti sono veri capolavori dell'architettura araba.
Le moschee di primo ordine sono quelle di Touloun, di Sultan-Hassan, di El-Azhar, di Mohammed-Alì nell'interno della cittadella, di Kaboun e di Kait-Bey.
Il Cairo è la città che in tutto il continente africano primeggia per le sue istituzioni scientifiche, per i suoi Musei, per le scuole e per la sua biblioteca.
Il suo museo di antichità è visitato da migliaia di forestieri, che vi arrivano da ogni parte dell'Europa ed anche dell'America.
Alcuni sobborghi del Cairo hanno una notevole importanza: fra questi Boulac, che è il porto del Cairo sul Nilo; è importante per i suoi numerosi opifici, pei suoi depositi e per la sua stamperia governativa, della quale si parlerà in un altro capitolo; l'Abbassieh colle sue caserme, colle Scuole militari e col suo Osservatorio; Hélouan celebre per i suoi bagni solforosi, e finalmente il Vecchio Cairo conosciuto sotto il nome di Fostat.
Giace il Vecchio Cairo pure sulla riva destra del Nilo a due chilometri Nord-Est del Cairo. È fabbricato sulle ruine dell'antica Babilonia di Egitto. Il dolce ed invariato clima del Cairo durante il periodo invernale fa sì che una ragguardevole quantità di forestieri di ogni nazione viene a svernare in questa simpatica città ed ogni anno, ne va aumentando il numero.
Statistica dei viaggiatori che vennero in Egitto negli anni qui sotto indicati.
Nel | 1890-91 | forestieri | 5300 | |
» | 1891-92 | » | 6200 | |
» | 1892-93 | » | 7600 | |
» | 1893-94 | » | 7500 | |
» | 1894-95 | » | 9400 |
Gli alberghi e le pensioni al Cairo sono numerose e si comprende come il forestiero sia allettato a recarsi nella Capitale di Egitto a passarvi l'inverno, perchè oltre al dolce e costante clima, all'aria salubre ed alle molteplici distrazioni sa pure di trovarvi una piacevole dimora.
Ma quante sono le regioni del mondo incivilito che posseggano un Palazzo-albergo quale è quello di Guezireh? Era prima la residenza estiva del fu Khèdive Ismail-Pascià, ed in mezzo al suo grandioso parco vi è il Casino, dove giornalmente una scelta orchestra suona vari pezzi di musica. Durante la stagione invernale vengono dati diversi balli con abbondante e distinto servizio, il tutto a spese della Società, che tiene l'albergo con tutte le relative dipendenze.
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