Donne e fanciulle. Luciano Zùccoli
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Luciano Zùccoli
Donne e fanciulle
Pubblicato da Good Press, 2020
EAN 4064066070212
Indice
PREFAZIONE.
Già il titolo del volume spiega che di ciascuna delle novelle qui raccolte è protagonista una donna o una fanciulla, dell'aristocrazia, della borghesia ricca, delle classi medie, del popolo. Ma non dice, il titolo, che il libro è molto indulgente, e devo dirlo io. Quando non sian buone e ingenue, queste mie donne, sono colpevoli per colpa degli altri, come avvien quasi sempre nella vita; perchè io credo che la responsabilità della donna si sia esagerata sempre, e in questi ultimi tempi sia stata portata alle stelle da alcuni scrittori, i quali voglion vedere nella donna La Nemica, per antonomasia, con iniziali maiuscole.
Di maiuscolo, a mio credere, non v'è il più delle volte che l'asinità dell'uomo; epperò il mio libro è indulgente, e raffigura la donna come una creatura di grazia, che gli uomini possono condurre a perdizione più presto e più sovente di quel che la donna non conduca a perdizione gli uomini; e dà alla donna una responsabilità ben piccola dei malanni che può commettere, e a cui gli uomini la incitano per il loro interesse egoistico, o l'incoraggiano storditamente con l'esempio.
E se vogliamo a una semplice raccolta di novelle dare un senso riposto e un significato che sconfini dalla letteratura, diciamo che il libro è antifemminista. Antifemminista, perchè annulla quasi la responsabilità della donna, strumento duttile di gioia o di dolore nelle mani dell'uomo savio o malvagio o sciocco. Ma sia detto questo incidentalmente, perchè voglio tenermi lontano da discussioni, le quali sono inutili e uggiose, e desidero piuttosto chiarire, con la brevità che è necessaria, il concetto al quale mi sono ispirato, e non in questo libro soltanto, per vedere e giudicare la vita femminile.
In verità, la donna, che è da alcuni considerata come una creatura malefica, «instrumentum diaboli», non diventa pericolosa se non quando è mal conosciuta e mal trattata; e io conservo l'illusione che, salvo casi patologici i quali non ci riguardano e sono oggetto di studii speciali, la donna sia capace di molto bene, purchè l'uomo che le è al fianco sappia incuorarla.
Creatura delicata per la sua impressionabilità viva e profonda, non appena l'uomo sopraggiunge nella sua vita, ella gli si volge per interrogarlo. Senonchè, il più delle volte egli non risponde, perchè non sa; o risponde il falso, ora dipingendole la vita come un chiostro in cui ella sarà avvinta per adorare il suo padrone e signore, ora facendole credere che la vita è una cosa leggera, arguta, piacevole, tutta spumante di capricci e di soddisfazioni. Comunque la donna agisca poi, l'uomo è il solo responsabile delle azioni di lei. Molti uomini i quali si lagnano dell'infedeltà della donna, non si lagnano, chi ben veda, che di se stessi, come i genitori i quali lamentano la mala riuscita dei figli, danno una cattiva idea dell'ambiente in cui li allevarono e dell'educazione che hanno loro impartita.
La donna è fatalmente infedele all'uomo che non la comprende, non la cura, non la educa, perchè la donna ha in sè un fermento di ribellione istintiva, che solo un'attenzione assidua e generosa può distruggere. Direi per ciò che nel campo sentimentale non è tradito se non l'uomo che vuol esserlo. Perchè la donna non chiede di meglio che di essere fedele, anche per la naturale sua inclinazione, la quale la consiglia a tenersi lontana dalle ansie, dai pericoli, dalle fatiche dell'inganno. Non chiede di meglio, ma essendo per natura sua oscuramente e infantilmente vendicativa, le asprezze e le volgarità, le offese e le negligenze dell'uomo cadono in un terreno che produrrà i frutti più tossici non appena l'occasione se ne presenti.
Contrariamente a quel che si pensa in generale, l'adulterio femminile non è già la rivelazione d'un «punctum minoris resistentiae» della donna, ma d'un «punctum minoris resistentiae» dell'uomo a cui ella appartiene; o piuttosto l'effetto delle deficienze del marito che delle deficienze della moglie.
È raro l'uomo il quale dia all'amore tutta l'importanza a cui questo sentimento ha diritto: siamo in tempi gravi, il rispetto umano ci obbliga a sogghignare di ciò che noi chiamiamo sentimentalismi, e per far più presto, molti uomini giungono al matrimonio