I fantasmi. Bracco Roberto
Giuseppe
(entra, avanzandosi.)
Giulia
(gli si accosta.)
Giuseppe
(pianissimo) Quei due di stamattina sono tornati con i loro amici.
Giulia
(titubante e parlando ugualmente piano) Ora non so se....
Giuseppe
Dirò loro di pazientare un poco?
Giulia
Sì, Giuseppe. Pregateli di pazientare.
Giuseppe
(esce.)
Raimondo
(ha visto Giulia confabulare col servo, ma non ha colte le parole. Trasognato, le chiede:) Che voleva Giuseppe?
Giulia
... I tuoi discepoli, che, come ti ho detto, avevano espresso il desiderio di ossequiarti, sono di là e attendono una risposta.
Raimondo
(recisamente) Non li ricevo! (Breve pausa) La loro presenza in casa mia... mi avvilirebbe di più. Io ne avrei la sensazione d'una minaccia. (Con le lagrime agli occhi) Essi sono coloro che, come te, mi sopravviveranno lungamente....
Giulia
Ti adorano.
Raimondo
Che importa! Hanno nell'animo tutto l'ardore dell'età bella e rappresentano dinanzi a me il fascino e le seduzioni della giovinezza, che sarà la mia grande nemica! Appunto dalla giovinezza, Giulia, tu sarai tentata e messa alla prova: dalla giovinezza, che sa amare e sa farsi amare.... (Piange.)
Giulia
Raimondo!... (Lo abbraccia, lo bacia, lo carezza, piange con lui.) Raimondo!...
Raimondo
Sì, baciami, carezzami.... Piangi con me.... Mi fa tanto bene! (Poi asciugandosi gli occhi) Lo vedi che è meglio quando piangi senza nascondere le tue lagrime? Io divento più ragionevole. Ora, per esempio, convengo che non devo essere cattivo con quei bravi ragazzi. E, non solo li riceverò affettuosamente, ma anche li intratterrò su certe cose molto interessanti, che da qualche tempo avevo l'intenzione di comunicar loro. Vengano, dunque. Io li aspetto.
Giulia
(si avvia verso il fondo.)
Raimondo
(vedendola avviarsi, ha un moto infrenabile, di cui attenua l'espressione nell'accento mitissimo) No.... Non andarci tu. Li farò chiamare da Giuseppe.
Giulia
(si ferma.)
Raimondo
(suona il campanello che è sulla tavola.)
Giuseppe
(ricompare sotto l'arco della porta) Sono qui, eccellenza. (E resta discretamente, sulla soglia.)
(Pausa.)
Raimondo
(a Giulia, dopo una reticenza timida, quasi temesse di essere compreso:) Non ti ritiri nella tua stanza?
Giulia
(con bontà) Sì, Raimondo. (Fa per andare.)
Raimondo
E... te ne vai così?
Giulia
(ritorna a lui, gli dà un bacio in fronte con tenerezza compassionevole, e quindi lentamente esce a sinistra.)
Raimondo
(la segue con lo sguardo di sottecchi; e, quando ella è sparita, rivolge la parola a Giuseppe, senza guardarlo, con la voce tremola, a cui cerca di dare una intonazione ferma e serena:) Giuseppe..... dite a quei giovani..... che possono entrare.
Giuseppe
(esce dal fondo.)
(Sipario.)
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