Il Ballo Di Lido. T. M. Bilderback
Baker annuì, sorridendo ancora. "L'e-mail è arrivata stamattina. Richiede che tu e Sam andiate a questo seminario su un argomento top-secret."
Dopo un attimo chiesi: "Chi ha inviato l'e-mail?”
Baker rispose: "Joey Justice."
Merda.
"C'è altro?"
Baker sorrise ancora di più. "Diceva che voi dovete considerarla una richiesta della Sicurezza Nazionale, e di non pensare neanche a rifiutarla."
Joey, bastardo! Pensai tra me e me.
Ad alta voce, dissi: "Quel bastardo!"
***
"Oui, chere. Accetterò la vostra offerta di lavoro. Non c'è niente da fare. Un altro lavoro e me ne vado."
"Bueno. Ma, senor, la prego di ricordare che non sono una persona che accetta il fallimento di buon grado."
La voce al telefono rise. "Chere, io non fallisco mai. Ce n’est rien."
La voce che ne seguì fu fredda. "Forse non è niente per voi, senor, ma è tutto per me." La pausa fu loquace. “E per tutti.”
***
TIRAI VIA SAM DALLA scatola di ciambelle che si era ingoiate e lo trascinai nel mio ufficio. Una volta lì, chiusi la porta.
"Cosa c'è che non va, Mickey?" chiese Sam
Esplosi. "Joey Justice! Ecco cosa c'è che non va!"
Sam trasalì.
Schiaffai diversi dossier sulla mia scrivania. "Abbiamo tutti questi omicidi su cui dobbiamo lavorare, e Justice ci richiama all’ordine! Ci ha ordinato di andare a uno stupido seminario che sta tenendo in quella sua orribile città calda!”
Sam stringeva le labbra per evitare di ridere. Alla fine disse: "Quando si parte?"
"Il maledetto Venerdì!"
Sam mi guardò. "Mickey, andiamo. Sai che sarà divertente."
Guardai il mio partner mentre un sorriso si affacciava agli angoli della mia bocca. “Forse.”
Sam mi sorrise mentre dava un altro morso a una ciambella di gelatina. Il desktop del mio computer segnalò con un "bip" la sua notifica dell’e-mail.
Era da parte di Joey Justice.
Cara Mickey,
ormai il capitano Baker vi avrà parlato del "seminario" al quale voglio che tu e Sam partecipiate.
Scommetto anche che ti stai mangiando le unghie per come ho formulato la richiesta.
Non c'è nessun seminario.
Mi dispiace, ma ho bisogno di voi due qui. Abbiamo intercettato delle chiacchiere. Non posso parlarvene in una mail non protetta. Ovviamente, dovete tenere questo fatto tra te e Sam.
Tony Armstrong verrà a prendervi all'aeroporto venerdì. Sarete nostri ospiti, con le vostre suite al quinto piano, e Sam avrà accesso alla nostra caffetteria. È aperta 24 ore su 24, e può preparargli tutto quello che vuole.
È urgente, Mickey... non ti farei venire qua se non lo fosse.
Il tuo amico,
Joey
Post.Scriptum. Marcus non sa del vostro arrivo. Ho intenzione di sorprenderlo con te. Forse voi due potreste fare qualche “effusione” per conto vostro!
Stavo sorridendo da un orecchio all'altro e lessi l'e-mail a Sam. Tranne che per il P. S., naturalmente. Una signora deve avere qualche segreto, anche per il suo collega.
Sam smaniava. "Che cosa intendeva con tutto quello che voglio?"
“La Sicurezza di Justice ha la sua caffetteria interna," spiegai. “I cuochi lavorano ventiquattro ore il giorno. Il cibo è gratuito per i dipendenti che vogliono mangiare lì. Joey fa in modo che il suo staff non debba mai chiedersi da dove verrà il loro prossimo pasto. A quanto pare, l'ha esteso a te... ma non credo che si renda conto di quello che ha fatto."
Sam sgranò gli occhi, pensando a piatti esotici che non avrebbe mai potuto permettersi di preparare a casa, tanto meno ordinare in un ristorante. Sognante, chiese: "Chissà che tipo di chiacchiere ha sentito che lo portano a fare una cosa del genere?”
Scossi la testa, leggendo di nuovo l'e-mail. "Non ne ho idea, socio. Ma dev'essere una cosa grossa."
***
TRENTAQUATTRO ANNI prima, Lido Bouvier era nato in una zona paludosa (bayou) della Louisiana. Entrambi i suoi genitori erano Cajun, e parlavano più spesso il francese che l'inglese. Lido imparò a parlare fluentemente entrambe le lingue, ma questa fu l'unica cosa positiva della sua infanzia.
La baracca di Bouvier fu costruita su palafitte nel bayou ed era circondata da acqua paludosa. Alcune gobbe erbose di fango si erano fatte strada nell'acqua. Il muschio spagnolo pendeva dagli alberi, e quella parte del bayou era permanentemente nascosta al sole. La baracca non era stabile. Durante le tempeste, Lido si chiedeva spesso se l'intera baracca sarebbe crollata nel bayou.
La madre di Lido, Josephine, aveva perso la bellezza che possedeva per i demoni dell'alcol e per l’assiduità metodica di pugni da parte del marito. Si prendeva cura del suo piccolo figlio come meglio poteva, attraverso la foschia alcolica, con gli occhi spesso gonfi e occasionalmente le ossa rotte.
Anche il padre di Lido era un alcolizzato. Produceva vino, whisky e birra fatti in casa, ma non ne vendette mai - tra quel che ne bevevano i genitori di Lido, non ne rimaneva abbastanza da vendere. Il nome del padre di Lido era Pierre. Cacciava nel bayou, e per lo più cacciava alligatori. A quel tempo la caccia agli alligatori era illegale. Questo non fermò Pierre. Aveva un compratore amico che incontrava in un luogo tranquillo nel bayou, e Pierre gli vendeva tutte le pelli di alligatore, carne di alligatore essiccata e le altre pelli di animali che aveva messo insieme.
Josephine e Lido non furono mai invitati a questi viaggi. E il compratore non fu mai invitato alla baracca.
Madre e figlio non erano mai stati visti da altre persone. Erano isolati in mezzo al bayou, e Pierre si assicurò che nessuno sapesse di loro. Pierre aveva sposato Josephine sull'isola caraibica della Martinica, e l'aveva fatta entrare di nascosto negli Stati Uniti da New Orleans e poi nel bayou. Nessuno tranne Pierre sapeva che era negli Stati Uniti.
Lido era nato nella baracca. Josephine non ebbe anestesia epidurale, non ebbe assistenza e non ebbe un medico. L'unico anestetico era stato del whisky al 50% di alcol. Quando Lido fece la sua apparizione, Pierre aveva colpito il bambino sul sedere... o ne ebbe l'intenzione. Pierre era troppo ubriaco per colpire il bersaglio e diede uno schiaffo al bambino sulla faccia. Il risultato era stato lo stesso, però - il bambino aveva iniziato a piangere con tutte le sue forze.
Schiaffeggiare il figlio in faccia fu un’abitudine che Pierre aveva continuato per anni.
Josephine chiamò suo figlio "Lido", come una spiaggia in Italia che aveva visitato da bambina.
Quando Pierre festeggiava una grande vendita di pelli di alligatore e pellicce di animali, di solito diventava molto ubriaco. Durante queste sbronze, usava sua moglie, e a volte suo figlio, come sacchi da boxe. Josephine di solito sopportava il peso di queste violente percosse, ma, talvolta, se Josephine era troppo ubriaca o troppo ferita per proteggere il bambino, Pierre colpiva Lido allo stomaco o al viso. I pugni erano abbastanza forti da far cadere il bambino piccolo e sbatterlo contro il muro. Pierre lo trovava molto divertente, e spesso rideva alla vista fino a svenire da quanto aveva bevuto.
Lido