Il Libro di Urantia. Urantia Foundation
che siano state sospese delle leggi naturali, che siano state riconosciute delle difficoltà di adattamento e che sia in corso uno sforzo per rettificare la situazione, ma non è così. Questi concetti riguardanti Dio hanno origine dal limitato orizzonte del vostro punto di vista, dal carattere finito della vostra comprensione e dal campo circoscritto della vostra veduta d’insieme. Tale errata comprensione di Dio è dovuta alla vostra profonda ignoranza circa l’esistenza delle leggi superiori del regno, della grandezza del carattere del Padre, dell’infinità dei suoi attributi e della realtà del suo libero arbitrio.
3:2.8 (47.6) Le creature planetarie abitate dallo spirito di Dio, sparse qua e là negli universi dello spazio, sono talmente vicine ad essere infinite di numero e d’ordine, i loro intelletti sono così diversi, le loro menti sono così limitate e talvolta così grossolane, la loro visione è così ristretta e localizzata, che è quasi impossibile formulare leggi generali che esprimano adeguatamente gli attributi infiniti del Padre e che siano allo stesso tempo un po’ comprensibili per queste intelligenze create. Per questo, a voi creature, molti atti del Creatore onnipotente sembrano essere arbitrari, distaccati, e non raramente impietosi e crudeli. Ma vi assicuro ancora una volta che ciò non corrisponde al vero. Le azioni di Dio sono tutte finalizzate, intelligenti, sagge, benevole ed eternamente rispettose del bene più grande, non sempre di un singolo essere, di una singola razza o di un singolo pianeta, od anche di un singolo universo, ma sono fatte per la prosperità ed il maggiore bene di tutti coloro che ne sono interessati, dai più umili ai più elevati. Nelle epoche del tempo il benessere di una parte può talvolta sembrar differire dal benessere dell’insieme; nel cerchio dell’eternità tali apparenti differenze non esistono.
3:2.9 (48.1) Noi facciamo tutti parte della famiglia di Dio e dobbiamo quindi partecipare qualche volta alla disciplina della famiglia. Molte delle azioni di Dio che tanto ci turbano e ci confondono sono il risultato delle decisioni e delle disposizioni finali della saggezza infinita, che permettono all’Attore Congiunto di dare esecuzione alle scelte della volontà infallibile della mente infinita, d’imporre le decisioni della personalità perfetta, la cui valutazione, visione e sollecitudine abbracciano il benessere più alto ed eterno di tutta la sua immensa creazione.
3:2.10 (48.2) Di conseguenza, il vostro punto di vista isolato, di parte, finito, grossolano ed estremamente materialista, ed i limiti insiti nella natura del vostro essere, costituiscono ostacoli tali da impedirvi di vedere, di comprendere o di conoscere la saggezza e la benevolenza di molti degli atti divini che vi paiono così pieni di crudeltà opprimente e che sembrano essere caratterizzati da tanta completa indifferenza per il conforto ed il benessere, per la felicità planetaria e la prosperità personale, dei vostri simili. È a causa dei limiti della visione umana, del vostro intelletto circoscritto e della vostra comprensione finita, che voi fraintendete i motivi e travisate i propositi di Dio. Ma sui mondi in evoluzione avvengono molte cose che non sono opera personale del Padre Universale.
3:2.11 (48.3) L’onnipotenza divina è perfettamente coordinata con gli altri attributi della personalità di Dio. Il potere di Dio è ordinariamente limitato, nelle sue manifestazioni spirituali nell’universo, soltanto da tre condizioni o situazioni:
3:2.12 (48.4) 1. Dalla natura di Dio, specialmente dal suo amore infinito, dalla verità, dalla bellezza e dalla bontà.
3:2.13 (48.5) 2. Dalla volontà di Dio, dal suo ministero di misericordia e dalle sue relazioni paterne con le personalità dell’universo.
3:2.14 (48.6) 3. Dalla legge di Dio, dalla rettitudine e dalla giustizia della Trinità eterna del Paradiso.
3:2.15 (48.7) Dio è illimitato in potere, divino nella sua natura, finale in volontà, infinito negli attributi, eterno in saggezza ed assoluto nella sua realtà. Ma tutte queste caratteristiche del Padre Universale sono unificate nella Deità ed universalmente espresse nella Trinità del Paradiso e nei Figli divini della Trinità. Diversamente, fuori del Paradiso e dell’universo centrale di Havona, tutto ciò che concerne Dio è limitato dalla presenza evoluzionaria del Supremo, condizionato dalla presenza eventuantesi dell’Ultimo e coordinato dai tre Assoluti esistenziali — della Deità, Universale e Non Qualificato. E la presenza di Dio è limitata in questo modo perché tale è la volontà di Dio.
3. La conoscenza universale di Dio
3:3.1 (48.8) “Dio conosce tutte le cose.” La mente divina ha coscienza dei pensieri di tutta la creazione ed ha familiarità con essi. La sua conoscenza degli avvenimenti è universale e perfetta. Le entità divine che escono da lui sono parte di lui; colui che “tiene in equilibrio le nuvole” è anche “perfetto in conoscenza”. “Gli occhi del Signore sono in ogni luogo.” Il vostro grande maestro disse degli insignificanti passeri: “Nessuno di loro cadrà al suolo senza che mio Padre lo sappia”, ed anche: “Finanche i capelli della vostra testa sono contati.” “Egli conta il numero delle stelle e le chiama tutte con il loro nome.”
3:3.2 (49.1) Il Padre Universale è la sola personalità in tutto l’universo che conosce effettivamente il numero delle stelle e dei pianeti dello spazio. Dio ha costantemente coscienza di tutti i mondi di ciascun universo. Egli dice anche: “Ho visto certamente l’afflizione del mio popolo, ho udito le sue invocazioni e conosco le sue sofferenze.” Perché “il Signore osserva dal cielo, vede tutti i figli degli uomini e dal luogo della sua dimora guarda tutti gli abitanti della terra”. Ogni figlio creatura può dire in verità: “Egli conosce la via che prendo, e quando mi avrà messo alla prova io risulterò come l’oro.” “Dio conosce i nostri regressi ed i nostri progressi, capisce i nostri pensieri da lontano ed è al corrente di tutte le nostre vie.” “Tutte le cose sono evidenti ed aperte agli occhi di colui con il quale abbiamo a che fare.” E dovrebbe essere un vero conforto per ogni essere umano comprendere che “egli conosce il vostro corpo fisico, e ricorda che voi siete polvere”. Parlando del Dio vivente, Gesù disse: “Vostro Padre conosce ciò di cui avete bisogno prima ancora che voi glielo chiediate.”
3:3.3 (49.2) Dio possiede il potere illimitato di conoscere tutte le cose; la sua consapevolezza è universale. Il suo circuito personale abbraccia tutte le personalità, e la sua conoscenza, anche delle creature inferiori, è indirettamente completata tramite la serie discendente di Figli divini e direttamente tramite gli Aggiustatori di Pensiero interiori. Inoltre, lo Spirito Infinito è costantemente presente ovunque.
3:3.4 (49.3) Noi non sappiamo con assoluta certezza se Dio scelga o meno di conoscere in anticipo i casi di peccato. Ma anche se Dio conoscesse in anticipo gli atti liberamente compiuti dei suoi figli, tale preconoscenza non abrogherebbe affatto la loro libertà. Una cosa è certa: Dio non è mai soggetto a sorprese.
3:3.5 (49.4) L’onnipotenza non implica il potere di fare l’infattibile, azioni non divine; né l’onniscienza implica la conoscenza dell’inconoscibile. Ma tali asserzioni possono difficilmente essere comprese dalla mente finita. La creatura può difficilmente capire la portata ed i limiti della volontà del Creatore.
4. L’illimitatezza di Dio
3:4.1 (49.5) I successivi conferimenti di se stesso agli universi, via via che questi sono portati all’esistenza, non diminuiscono in alcun modo il potenziale di potere o la riserva di saggezza che continuano a risiedere ed a riposare nella personalità centrale della Deità. In potenziale di forza, di saggezza e d’amore, il Padre non ha mai perduto alcunché di quanto possiede, né è stato privato di un qualunque attributo della sua gloriosa personalità per il fatto di essersi conferito illimitatamente ai Figli Paradisiaci, alle sue creazioni subordinate e alle molteplici creature di queste.
3:4.2 (49.6) La creazione di ogni nuovo universo richiede un nuovo aggiustamento della gravità. Ma anche se la creazione dovesse continuare indefinitamente, eternamente e addirittura sino all’infinità, al punto che la creazione materiale alla fine esisterebbe senza limiti, si costaterebbe che il potere di controllo e di coordinazione esistente nell’Isola del Paradiso resterebbe ancora sufficiente ed adeguato per il dominio, il controllo e la coordinazione di un tale universo infinito. E dopo questo conferimento di forza e di potere illimitati ad un universo senza confini, l’Infinito sarebbe ancora sovraccarico dello stesso