Storia dei musulmani di Sicilia, vol. I. Amari Michele

Storia dei musulmani di Sicilia, vol. I - Amari Michele


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nº VII.

      5

      Syntagmata Linguarum Orientalium, Romæ 1643, in-fog. La più estesa è la grammatica georgiana, a scriver la quale il Maggio fu il primo, o tra i primi, in Europa. La turca e l'arabica, accompagnate dai riscontri in caratteri siriaci ed ebraici, mostrano anche buoni studii e molta pratica.

      6

      Veggasi la Tavola Analitica, parte II, nº XX.

      7

      Veggansi: Scinà, Prospetto della Storia Letteraria di Sicilia nel secolo XVIII, tomo III, p. 296 a 383; Lettera di Italinski, nella raccolta Mines d'Orient, tomo I, p. 236; e gli opuscoli tedeschi citati da Wenrich, Commentarii, § XXVIII a XXXII, p. 36, seg.

      8

      Codice diplomatico di Sicilia sotto il governo degli Arabi, pubblicato per opera di Alfonso Airoldi ec. Tomi 3 in-4, Palermo, 1789-90-92.

      9

      De supputandis apud Arabes Siculos temporibus, Palermo, 1786, in-4.

      10

      Nel Catalogo dei diplomi… della Cattedrale di Palermo, ec., Palermo, 1842, in-8.

      11

      Opere di Vincenzo Mortillaro, marchese di Villarena, tomo III. Nel tomo IV si trova la illustrazione di un bell'astrolabio, del quale mi occorrerà far parola in questa Introduzione.

      12

      Due nella Biblioteca Sacra, tomo II, Palermo 1834, p. 40, seg.; e un altro nel Tabularium Capellæ Collegiatæ Divi Petri in regio Panormitano Palatio, compilato dal Garofalo, p. 28, seg.

      13

      Monete cufiche battute da principi longobardi, normanni e svevi nel regno delle Due Sicilie, interpretate e illustrate dal principe di San Giorgio Domenico Spinelli, e pubblicate per cura di Michele Tafuri, Napoli, 1844, 1 vol. i

1

Veggansi: Bartolomeo de Neocastro, cap. LXXXIV; l'Anonymi Chronicon Siculum, cap. I a V, presso Di Gregorio, Biblioteca Aragonese, tomo I, p. 115, e tomo II, p. 121, seg.; e la Lettera di Fra Corrado, presso Caruso, Bibliotheca Historica regni Siciliæ, tomo I, p. 47.

2

Historia Sicula, deca II, lib. VI.

3

Tomo II, Palermo Sacro (1650), p. 627, seg.

4

Veggasi la Tavola Analitica, parte II, nº VII.

5

Syntagmata Linguarum Orientalium, Romæ 1643, in-fog. La più estesa è la grammatica georgiana, a scriver la quale il Maggio fu il primo, o tra i primi, in Europa. La turca e l'arabica, accompagnate dai riscontri in caratteri siriaci ed ebraici, mostrano anche buoni studii e molta pratica.

6

Veggasi la Tavola Analitica, parte II, nº XX.

7

Veggansi: Scinà, Prospetto della Storia Letteraria di Sicilia nel secolo XVIII, tomo III, p. 296 a 383; Lettera di Italinski, nella raccolta Mines d'Orient, tomo I, p. 236; e gli opuscoli tedeschi citati da Wenrich, Commentarii, § XXVIII a XXXII, p. 36, seg.

8

Codice diplomatico di Sicilia sotto il governo degli Arabi, pubblicato per opera di Alfonso Airoldi ec. Tomi 3 in-4, Palermo, 1789-90-92.

9

De supputandis apud Arabes Siculos temporibus, Palermo, 1786, in-4.

10

Nel Catalogo dei diplomi… della Cattedrale di Palermo, ec., Palermo, 1842, in-8.

11

Opere di Vincenzo Mortillaro, marchese di Villarena, tomo III. Nel tomo IV si trova la illustrazione di un bell'astrolabio, del quale mi occorrerà far parola in questa Introduzione.

12

Due nella Biblioteca Sacra, tomo II, Palermo 1834, p. 40, seg.; e un altro nel Tabularium Capellæ Collegiatæ Divi Petri in regio Panormitano Palatio, compilato dal Garofalo, p. 28, seg.

13

Monete cufiche battute da principi longobardi, normanni e svevi nel regno delle Due Sicilie, interpretate e illustrate dal principe di San Giorgio Domenico Spinelli, e pubblicate per cura di Michele Tafuri, Napoli, 1844, 1 vol. in-4, con rami.

14

Ecco la tesi dell'Accademia: Tracer l'histoire des différentes incursions faites par les Arabes d'Asie et Afrique, tant sur le continent de l'Italie, que dans les îles qui en dépendent; et celle des établissements qu'ils y ont formés: rechercher quelle a été l'influence de ces événements sur l'état de ces contrées et de leurs habitants.

15

Annali Musulmani, tomo II, p. 340, nella descrizione d'Aleppo; II, 386; III, 388 e 463.

16

Mortillaro, Opere, tomo III, p. 189, seg.

17

Journal Asiatique, octobre 1845, p. 313, seg., tradotto da me in italiano, nell'Archivio Storico Italiano, Append., nº XVI (1847).

18

Mortillaro, Opere, tomo III, p. 190.

19

Hagi-Khalfa, ediz. di Fluëgel, tomo V, p. 163, nº 10, 568.

20

Giornale di Scienze e Lettere per la Sicilia, nº CXXXVII (maggio 1834), p. 18 del fascicolo annessovi d'un dizionario biografico.

21

Mortillaro, Opere, tomo IV, p. 110, seg.

22

Il titolo di Scerf-ed-dîn non era punto in uso nel X e XI secolo; e però la copia sull'ottone va riferita al XII o XIII. Inoltre questo Scerf-ed-dîn non fu al certo principe, ma qualche dotto.

23

Veggasi questo nome etnico nel Lobb-el-Lobbâb, di Soiûti.

24

Notices et Extraits des MSS., tomo VII, p. 54, 55.

25

Veggasi il Cosmos, versione francese, Paris, 1848, tomo II, p. 519.

26

MS. del dottor John Lee, e MS. di Parigi, al nome Ali-ibn-Gia'far etc.

27

Ediz. di Fluegel, tomo II, p. 135, nº 2243; e tomo III, p. 203, nº 4935.

28

Soiûti e Hagi-Khalfa, l. c.

29

Imad-ed-dîn, nella Kharîda, tomo XI, MS. di Parigi, Ancien Fonds 1375, fog. 20 verso, e MS. del British Museum, Rich. 7593.

30

MS. di Leyde, 677, Warn, notato nel Catalogo del Dozy, tomo II, pag. 142, nº DCCXLVI. Debbo questa notizia al Dozy stesso.

31

Ediz. Fluegel, tomo II, p. 135, nº 2213.

32

Baiân, tomo I, p. 254, nell'anno 387 (997), cita uno squarcio d'Ibn-Rekîk sopra un magistrato per nome Iusûf, col quale ci solea fare il giro delle province per levar le tasse.

33

Lettre à M. Hase, nel Journal Asiatique, série IV, tomo IV, p. 349 e 350; Histoire des Berbères par Ibn-Khaldoun, tomo I, p. 292, nota del traduttore.

34

Questo fatto si ricava da Tigiani, Rehela, versione francese, di M. Alph. Rousseau, p. 120. (Estratto dal Journal Asiatique, série IV, tomo XX, sept. 1852, p. 176.)

35

Veggansi


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