Il Sorriso Perfetto. Блейк Пирс
stanza si apriva e il capitano Decker entrava.
“Stai per scoprirlo,” gli promise Jessie.
Il capitano Decker, che sembrava senza fiato e infastidito, le lanciò un’occhiataccia. Non ancora sessantenne, ma dall’aspetto ben più vissuto, il capitano della Stazione Centrale era alto e magro, con solo pochi ciuffi di capelli su un’altrimenti totale calvizie. Il suo volto era solcato da rughe sviluppate in anni di lavoro stressante. Il naso appuntito e gli occhi piccoli e tondi le ricordavano un uccello sempre a caccia di una possibile preda.
“Tutto bene, capitano?” gli chiese Jessie. “Sembra che sia venuto qui di corsa.”
“Quando ti dicono che la tua profiler forense, che dovrebbe essere nascosta sotto l’ala della protezione testimoni, è in fondo al corridoio, ti viene da camminare con passo un po’ affrettato. Vorrebbe dirmi cosa c’è di così importante da obbligarmi a venire in questo angolo della stazione dimenticato da Dio, dove c’è più amianto che ossigeno nell’aria?”
Con la coda dell’occhio, Jessie scorse Murph che, a disagio, spostava il peso da un piede all’altro. Sorrise tra sé e sé. L’uomo ancora non conosceva il dono che Decker aveva per le esagerazioni.
“Assolutamente signore. Ma prima di farlo, posso chiederle come vanno le cose con la ricerca di… tutti?”
Decker sospirò pesantemente. Per un secondo parve potesse non rispondere, ma alla fine si accomodò sulla sedia di fronte a lei e parlò.
“Non particolarmente bene, a dire il vero,” ammise. “Sa che il primo giorno abbiamo catturato un fuggitivo del DNR, Jackson. Ne abbiamo preso un altro, Gimbel, un paio di giorni dopo. Ma da allora, nonostante le decine di piste credibili, non abbiamo avuto nessuna fortuna nel trovare gli altri due, né Crutchfield, né Cortez.”
“Pensa che siano tutti insieme?” chiese Jessie, già sapendo che per il servizio federale la risposta era no.
“No. Abbiamo visti i video della sorveglianza di Stokes e De La Rosa vicino all’ospedale quando sono evasi, ed erano ciascuno per la propria strada. Non abbiamo trovato nessun video di Crutchfield e Cortez, ma la teoria di lavoro è che siano ancora insieme.”
“Mmm,” disse Jessie. “Se solo aveste una specie di risorsa umana che abbia familiarità con entrambi gli uomini e potesse offrire degli indizi sui loro probabili schemi comportamentali.”
Il sarcasmo, pienamente intenzionale, le uscì dalle labbra senza sforzo. Decker quasi non sbatté le palpebre.
“E se solo questa risorsa non fosse il bersaglio dell’uomo con cui lei ha familiarità, potremmo anche approfittare di tali conoscenze,” le rispose.
Si fissarono in silenzio per un momento, nessuno dei due propenso a concedere la vittoria all’altro. Jessie alla fine cedette, decidendo che alienare l’uomo della cui autorizzazione aveva bisogno non era una mossa consigliata.
“E Xander Thurman? Un po’ di fortuna in più con lui?”
“No. È completamente svanito dal radar.”
“Anche con tutte quelle ferite?”
“Stiamo monitorando da allora ogni ospedale, pronto soccorso e clinica privata. Abbiamo inviato delle allerte addirittura ai veterinari. Non abbiamo trovato nulla.”
“Allora questo significa una di due cose,” concluse Jessie. “O ha accesso a qualcun altro che abbia conoscenze mediche, o qualcuno in uno di questi posti sta mentendo, magari perché minacciato. È impossibile che si sia potuto riprendere da quelle ferite senza alcun aiuto. Non ci credo.”
“Ne sono consapevole, signorina Hunt. Ma queste sono le informazioni che abbiamo al momento.”
“E se ne aveste di più?” chiese Jessie.
“Cosa intende dire?” domandò Decker.
“So come opera, proprio come so come opera Crutchfield. Crimini che potrebbero apparire non degni di nota agli occhi della maggior parte dei detective, io li potrei collegare a uno di loro. Se potessi controllare la cartella di un caso recente e investigare sulle piste più promettenti, magari potremmo trovare qualcosa.”
Dal fondo della stanza, Murph prese la parola.
“Mi sembra una mossa poco saggia.”
Jessie era felice di sentirglielo dire. Niente istigava Decker più di un collega esterno che offriva il proprio consiglio non richiesto. Portarlo a vedere l’agente federale come un intruso poteva solo esserle di aiuto. Mentre vedeva il suo capo accigliarsi, Jessie rimase in silenzio, permettendo alla dinamica di mettersi in azione.
“Cos’aveva esattamente in testa?” le chiese Decker a denti stretti.
Jessie non aspetto che cambiasse idea.
“Potrei dare un’occhiata ad aggressioni e omicidi violenti delle ultime settimane per vedere se in qualcuno di questi ci siano i tratti caratteristici dei due assassini. Se troviamo qualcosa che combacia, potrei seguire le piste più promettenti.”
Decker rimase seduto in silenzio, apparentemente considerando l’idea. Murph però non rimase zitto.
“Non può prendere veramente in considerazione una cosa del genere dopo tutti gli sforzi fatti dal Servizio Federale per darle una casa sicura.”
Ti prego, continua a discutere. Ti stai scavando la tomba.
Decker pareva profondamente combattuto, alle prese con una guerra interiore contro se stesso. Era chiaro che, nonostante la sua irritazione nei confronti di Murph, aveva l’impressione che l’uomo stesse dicendo delle cose sensate. Ma Jessie vedeva anche che c’era qualcos’altro che gli ronzava in testa, qualcosa di cui lei apparentemente non era al corrente.
“Il fatto è questo,” disse alla fine. “Come ho già detto, abbiamo un sacco di piste, forse troppe. Solo tentare di districarsi in mezzo ad esse è stata una sfida. Abbiamo ingaggiato il dipartimento dello sceriffo e altri dipartimenti di polizia vicini. Anche l’FBI si è inserita, offrendo qualche agente su casi ritenuti da loro rilevanti. Adesso siamo davvero dannatamente sovraccarichi. Non è che gli altri criminali si siano presi una vacanza perché noi abbiamo cinque psicopatici in più a piede libero. C’è stato il colpo di una gang due giorni fa. Qualcuno sta lasciando aghi di siringa nei parchi giochi della zona. Il tuo vecchio amico Hernandez è immerso in un triplo omicidio che oggi lo vede al Topanga Canyon. E, ah, comunque siamo alla seconda settimana di un’enorme epidemia di morbillo.”
“Cosa sta dicendo, capitano?” chiese Murph. Per la prima volta, Jessie pensò di poter percepire una sfumatura di rassegnazione nella sua voce.
Decker alla fine rivelò il segreto che si era tenuto dentro fino a quel punto.
“C’è effettivamente un caso che è capitato la scorsa notte e per cui penso lei potrebbe rivelarsi utile, Hunt. È successo a Studio City, quindi se ne sta occupando la stazione di Hollywood nord. Ma l’FBI si è interessata e ha ingaggiato un agente per darci un’occhiata. Pensavo di metterla in coppia con lui.”
“Di che caso si tratta?” chiese Jessie, contenendo la voce nonostante l’eccitazione che le cresceva dallo stomaco.
“Un accoltellamento, piuttosto raccapricciante. Nessun movente né alcun sospettato per il momento. Ma tutti e due i tuoi amici sono fan dei coltelli, giusto?”
“È vero,” confermò Jessie.
“Potrebbe non avere niente a che fare,” continuò Decker, “ma è la prima aggressione in cui mi imbatto e che sembra combaciare con il profilo.”
“Quindi ha in programma di farla rientrare in campo?” chiese Murph, anche se già sapeva la risposta.
“Beh, immagino che con un agente dell’FBI come partner e diversi agenti federali che vigilano su di lei, dovrebbe essere al sicuro. È una considerazione scorretta?”
“Capitano Decker,” rispose Murph con tono