La Fine Del Cammino. Tricia Ross
contrariata.
Con un sorriso malizioso, mi siedo e mi sbottono la gonna con deliberata lentezza, mentre lui mi guarda morbosamente. Adoro questi attimi di dominio, conscia di avere davanti a me un uomo eccitato che farà tutto ciò che gli imporrò per lasciarlo libero di toccarmi. È una cosa tremendamente gratificante.
Alla fine mi tolgo il resto dei vestiti che ancora coprono il mio corpo e allungo le braccia verso di lui. La pazienza che ha dimostrato fino a poc’anzi svanisce all'improvviso e lui mi si avventa addosso, facendomi cadere all'indietro sul letto. Il modo in cui segue le mie curve con le sue mani ha qualcosa di animalesco, Toni ringhia e lecca la mia pelle che brucia di desiderio.
Sfacciata, raggiungo il rigonfiamento dei suoi pantaloni e lo massaggio con vigore. Un ringhio nuovo e più profondo mi dice che gli piace il mio assalto spudorato e così inizia a sbottonarsi i calzoni.
Sembra che questa volta non mi posso lamentare, ho incontrato uomini di ogni tipo e devo ammettere che le misure sono importanti. E Toni è abbastanza ben dotato.
La mia audace esplorazione raggiunge finalmente la pelle setosa del suo membro e comincio ad accarezzarlo. All'improvviso, lui si alza e si toglie i pantaloni, permettendomi una visione privilegiata del suo corpo. Il suo petto e l'addome lisci, appena coperti dai peli, i fianchi stretti sensualmente modellati e la sua erezione, alta e imponente tra le sue cosce muscolose.
Una nuova ondata di calore m’invade il ventre e gli faccio un gesto per raggiungermi sotto le lenzuola, e lui obbedisce e mi bacia con passione. Riprendo ad accarezzarlo, impugnando bene il suo membro con la mano mentre lui fa scivolare la sua sul mio inguine. Le sue dita si fanno strada attraverso i miei radi peli pubici e verso il mio sesso. Sobbalzo, quando sento il suo dito anulare penetrarmi avidamente. Per un attimo impreco in silenzio, sperando che Toni non sia uno di quegli uomini completamente all’oscuro di quali siano le vere zone erogene del corpo femminile. Il suo dito inizia a muoversi dentro di me, diffondendo i miei umori in ogni angolo recondito. È bello, ma non posso fare a meno di pensare che il punto a cui dovrebbe arrivare per eccitarmi davvero è in realtà qualche millimetro più su.
Decido di non dire nulla per il momento e di lasciarlo fare mentre la mia mano, aggrappata alla sua erezione, si muove su e giù. Consapevole della mia abilità, faccio scorrere delicatamente il pollice sul suo glande, facendolo gemere di nuovo e spingendolo a muovere i fianchi contro la mia mano.
"Come sei brava." mi sussurra all'orecchio.
Vorrei potergli dire lo stesso ma il suo dito implacabile continua a spingersi dentro di me senza trovare il punto giusto. Gli faccio una proposta.
"Che ne dici di fare un po’ di sesso orale?" gli sussurro, e lui sorride.
Sollevata, mi preparo e ...
E d’improvviso sento che mi sta spingendo la testa verso il suo basso ventre, dolcemente ma anche con decisione. Incredibile! Non è che non mi piaccia farlo, ma questa è una cosa che in genere si fa in due.
Mi arrendo e mi abbasso verso di lui. Coprendomi i denti, spingo il suo membro turgido nella mia bocca e inizio a succhiare. Lui mi aggroviglia le mani tra i capelli e, sebbene non mi faccia male, non mi piace che cerchi di dirigere lui i miei movimenti, quindi giro la testa e lui mi lascia andare. Continuo.
Con un sussulto, spinge i suoi fianchi contro di me e poi sento il familiare sapore salato che mi fa capire che non c’è più molto che Toni possa fare. Mi arrabbio. Mi auguro che non si aspetti che me lo faccia venire in bocca senza aver nemmeno iniziato a godermi la festa. Mi fermo per farglielo capire quando, di botto, mi afferra per la vita e con un rapido movimento mi spinge all’indietro. Me lo trovo improvvisamente sopra di me, tra le mie cosce.
"Voglio mangiarti tutta." mormora, e la sua lingua scivola lentamente sulla mia vagina, dal basso verso l'alto, e comincia a leccarmi.
Hallelujah! Toni non è molto abile con le dita, ma ha una lingua magica che fa scorrere su tutto il mio sesso stimolando finalmente il mio punto G, penetrandomi con abilità e raggiungendo angoli che mi fanno rabbrividire con ondate devastanti di sensazioni indescrivibili. Non riesco a trattenermi dal muovermi e dimenare i fianchi verso la sua bocca. Le sue mani mi stringono i seni, afferrando e pizzicando i capezzoli martoriati.
"Oh, mio Dio!" Gemo, mentre un’altra leccata mi catapulta sull'orlo dell'orgasmo.
Allora Toni si alza e io soffoco una protesta, ma un rapido sguardo alla sua faccia mi fa capire che è già pronto per la fase successiva.
"Hai…?" Inizia a chiedermi.
Capisco che allude ai preservativi e annuisco, indicandogli il comodino.
"Nel cassetto ..." rispondo senza fiato.
In realtà, uso la pillola anticoncezionale, ma in situazioni come questa la gravidanza non è l'unica cosa da evitare, quindi tengo sempre dei preservativi a portata di mano.
Con gesti goffi e impazienti Toni tira fuori un pacchetto argentato e lo lacera per aprirlo, e poi s’infila la guaina scivolosa di lattice sul suo cazzo, così turgido che sembra stia per esplodere.
Con gesti eccitati afferra una delle mie cosce e se l’appoggia sul suo avambraccio poderoso. Con un solo movimento mi entra per metà in vagina e io mi inarco contro di lui, aprendomi in modo da aiutarlo a penetrarmi completamente con una seconda spinta, che mi scava completamente nella mia carne vogliosa.
Rapita dalla sua penetrazione, lancio un gemito che lui soffoca rapidamente con la sua bocca. I suoi denti catturano il mio labbro inferiore mentre si tira indietro solo un po' e spinge di nuovo, stimolando nuovamente il piacere verso l’orgasmo precedentemente negato.
Toni continua a muoversi ritmicamente, respirando lieve, baciandomi, e i nostri respiri si mescolano.
Ad una spinta particolarmente profonda sento traboccare dal ventre tutte le sensazioni che vi si erano accumulate, ed ecco che l’orgasmo mi pervade in onde intense che dalla vagina mi arrivano fino alla punta delle mani e dei piedi, facendosi largo per ogni angolo recondito del mio corpo.
Gemo, mentre affondo nel piacere, e inchiodo le unghie nella schiena snella di Toni, che, dopo altre due spinte, viene anche lui con un rantolo rauco.
I suoi ottanta chili di peso crollano su di me, ma non mi fanno male. Sento il battito del suo cuore accelerato quanto il mio, e le palpitazioni del suo membro ancora dentro di me che, lentamente, svaniscono. Alla fine lui si rotola su un fianco e sospira.
"Sei una dea!" esclama.
Le sue parole alimentano il mio ego, anche se so che ciò che si dice in questi momenti è offuscato dalla terribile droga del sesso. Ma mi fa piacere, e quindi mi volto verso di lui per elargirgli la ricompensa che si è guadagnato.
"Sei stato fantastico! - dico, senza mentire – Se ti va, puoi restare a dormire qui. "
In realtà, li lascio sempre dormire, mi sembra giusto visto che poi non li chiamo mai più.
"Va bene. - risponde, baciandomi sulle labbra - Allora resto."
"Ottimo!"
Sfodero il mio sorriso più adorabile e faccio scorrere un dito dal suo sterno verso tutti i muscoli dell'addome, e fino alla linea di peli che delimitano il suo inguine.
"Forse potremmo rifarlo, prima di andare a dormire. " sussurro.
Lui fa una risatina e mi tocca un seno con la sua mano calda.
"D’accordo." risponde.
***
La luce del mattino che filtra attraverso le tende della finestra della mia camera da letto mi arriva direttamente sugli occhi e mi sveglia. Sbatto le palpebre, cercando di scrollarmi di dosso un sogno che, sebbene non ricordo bene, mi ha lasciato una sensazione spiacevole.
Mi siedo sul letto e sbadiglio rumorosamente mentre mi stiro. Non c'è nessuno al mio fianco e questo rende piacevole il mio risveglio. Sul comodino qualcuno ha lasciato un biglietto scritto con una grafia infelice. «Una serata meravigliosa, spero di ripeterla presto. Ti lascio il