Garibaldi e Montevideo. Dumas Alexandre

Garibaldi e Montevideo - Dumas Alexandre


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quasi sorella di misericordia, di cure incessanti. Studiato il di lui cuore, ne conosce le vanità più secrete che lo tormentano; ora indugiando, ora chiedendo, riesce talvolta ad ottenere, e se è vera l'intimità che le appongono, noi oseremmo quasi asseverare, che il suo delitto è non solo scusabile agli occhi di Dio, ma potrà tenerle luogo d'una virtù.

      Manuelita è la regina e insieme la schiava del tetto domestico; essa governa la casa, presta a suo padre le più tenere cure, ed incaricata di tutte le relazioni diplomatiche, può dirsi il vero ministro degli affari esteri di Buenos-Ayres.

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      Miguelete. – Ruscello che scorre due leghe distante da Montevideo le cui rive sono sparse di amene case di campagna.

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      Aguada. – Spiaggia di mare ove poco distante sorgono alcuni casolari che ad una certa lontananza sembrano un piccolo paese.

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      Charruas. – Sono una razza d'indiani che vivevano anticamente nella campagna orientale

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Miguelete. – Ruscello che scorre due leghe distante da Montevideo le cui rive sono sparse di amene case di campagna.

2

Aguada. – Spiaggia di mare ove poco distante sorgono alcuni casolari che ad una certa lontananza sembrano un piccolo paese.

3

Charruas. – Sono una razza d'indiani che vivevano anticamente nella campagna orientale.

4

Gauchos si chiamano i nati alla campagna, cui solo mestiere è l'aver cura degli animali sparsi pei campi. Talvolta si appropria anche questo nome ad una persona rozza ed incolta.

5

Il lazo, di cui si serve il gaucho per prendere gli animali, è formato di lunghe liste di cuoio intortigliate a modo di fune. II gaucho montato sul suo cavallo prende di mira una bestia qualunque, sia toro, sia cavallo, la insegue colla maggior velocità, slancia così correndo il suo laccio e fa cadere a terra l'animale, che resta preso o per le gambe o per la testa. Tale è la destrezza che ha il gaucho nel gettare il laccio, che raro è non colga nel segno. Talvolta poi si serve d'un altro ordigno chiamato Bolas, formalo questo d'una lunga corda di cuoio che sulla cima si divide poi in tre capi, della lunghezza ciascuno di circa tre palmi. All'estremità d'ogni capo vi è attaccata una bola, ossia pallottola di legno, fasciata di cuoio. Le bolas colpiscono anche a maggiore distanza del lazo ed in mano dei gauchos sono un'arma potentissima. Il famoso general Paz, di cui si parla nel presente libro, con le bolas venne rovesciato da cavallo da un gaucho e fatto quindi prigioniero.

6

I gauchos portano per calzoni una specie di mutande di tela, che si chiamano calzoncillos.

7

Chíripa è quel fazzoletto che i gauchos si legano alla cintura a mo' di grembiale.

8

Quel cordone per lo più di seta nera, che serve ad assicurare il cappello sotto il mento, si chiama barbijo.

9

Estancia si dice quell'area di terreno in cui i proprietarii tengono i loro bestiami. Alcune di queste stanze contengono più di centomila animali.

10

Pampas si chiamano quei popoli ancora oggigiorno incolti, che abitano la campagna di Buenos-Ayres.

11

Fray Bigiia, Fray Chajà ecc. – Questi sono nomi proprii di volatili di America; quelli di Lechusa e Biscacha corrispondono ai nostri di Civetta e Becaccia.


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