La promessa sposa di Lammermoor, Tomo 1. Вальтер Скотт

La promessa sposa di Lammermoor, Tomo 1 - Вальтер Скотт


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la giustizia, tutte le volte che o le private passioni, o la necessità di mantenersi in quella possanza, dal cammin retto non li distolsero.

      Ma altrimenti è la cosa là dove i poteri della sovranità vengono delegati al capo di una fazione aristocratica, che vede, nel capo della fazione opposta alla sua, un rivale sollecito ad ogn'istante d'impacciarlo e superarlo nell'arringo dell'ambizione. Quasi per necessità, questi adopera il tempo dei suoi labili e pericolosi godimenti a farsi partigiani, a dilatare la sua preponderanza, ad opprimere e mettere fuor di battaglia i nemici. Persino Aboul-Hassan1, il più disinteressato di tutti i vicerè, non dimenticò, nel suo califfato di un giorno, d'inviare alla propria famiglia un donativo di mille piastre d'oro. Delle stesse vie per ricompensare i lor partigiani si valsero, nei tempi di cui favelliamo, i governanti della Scozia, debitori della propria possanza a quella della fazione alla quale servivano.

      Soprattutto l'amministrazione della giustizia da questa schifosa parzialità vedeasi viziata. Eravi appena un affare di qualche entità, nel definire il quale i giudici non sentissero il predominio di personali riguardi; e sapean sì poco resistere alla tentazione di far servire a questi riguardi i proprj impieghi, che a que' giorni correa, generalmente, quanto scandalosamente in proverbio Dimmi chi move la lite, e io ti dirò chi ha ragione. Questo genere di prevaricazione ne conduceva un altro d'indole ancora più odievole. Quel giudice, che in più circostanze, avea date prove di valersi della carica o per favorire un amico, o per nuocere ad un avversario, e che le sentenze fondava unicamente sulla base delle sue massime politiche e de' suoi vincoli di amicizia, o di parentela, potea, senza commettersi un giudizio troppo temerario, essere creduto non inaccessibile a motivi di un interesse più sordido; laonde si pensò che la borsa dell'uomo facoltoso, cadendo più d'una volta sulla bilancia della giustizia, facesse pesar meno le ragioni del povero, dalla nuda equità invigorite soltanto: e a questa opinione aggiugnevano fondamento i cherci del tempio di Temi, che al certo non mostravano faccia tosta a chi cercava corromperli. E sacchetti di danaro, e vasellami d'argento venivano spediti agl'impiegati regj a fine di ottenere le conclusioni che si desideravano, nè si avea tampoco il pudore, osserva uno scrittore contemporaneo, di coprire col velo del mistero pratiche così indegne.

      In simili tempi, non potea dirsi un mancare affatto alla carità il supporre che un uomo di Stato, vissuto sempre fra i tribunali, membro possente di una fazione vittoriosa, avesse immaginati e posti in uso diversi stratagemmi opportuni a sopraffare un avversario men abile e caduto in disgrazia. E que' medesimi ancora, i quali, giudicando più indulgentemente ser Guglielmo Asthon, ne avessero supposta la coscienza così timorata da sentire avversione a vantaggi venutigli per tal via, non si mostravano ritrosi a credere che l'ambizione del medesimo e la sete, in esso continua, di aumentare il suo credito e il suo patrimonio, trovassero fortissimi stimoli nelle giornaliere esortazioni di una moglie, indubitatamente meno scrupolosa di lui.

      Lady Asthon discendeva da una famiglia più distinta di quella del nostro lord Cancelliere, circostanza che ella non mai trascurò, all'uopo di mantenere e di accrescere il predominio del marito sugli altri, e il proprio sopra il marito; tal era almeno l'opinione generale, e, a quanto credesi, ben fondata. Cotesta donna, già stata bella, conservava tuttavia un portamento nobile e dignitoso. Avendo sortito e ingegno, e violente passioni dalla natura, imparò dall'esperienza a giovarsi di quello per nascondere queste, poichè moderare non le sapea. Scrupolosa e severa nell'osservare le forme, almeno esterne, della religione; splendida, ed anche ostentatamente, nell'adempire gli atti di ospitalità; con un tuono e modi gravi, nobilmente imponenti, e sottomessi alle più strette regole dell'etichetta, si conformava ai modelli più usitati in quei dì nella Scozia; e quanto alla fama del suo pudor matronale, nemmeno un alito di calunnia avea tentato appannarla. Pure, a malgrado di tante belle prerogative atte a conciliarle rispetto, rare volte parlavasi con sentimento d'affezione di lady Asthon. L'interesse per la sua famiglia, se non era per lei medesima, si manifestava con troppa evidenza qual motivo impellente delle sue azioni, perchè il pubblico, inclinato anzichè no a malignare, non se ne accorgesse, o si lasciasse abbagliare da esterne apparenze. Ognun vedeva, ognun capiva, che in tutti i complimenti, in mezzo agli atti della più gentile urbanità, la nostra matrona non si distogliea dal suo scopo più di quanto se ne distolga il falco che, adocchiata la preda, le va girando intorno pel vano dell'aere; d'onde avveniva che le persone eguali a lei ne riceveano le cortesie con un sentimento di esitazione confinante assai col sospetto, e gl'inferiori, non meno incerti de' primi, sentivano inoltre una tal quale impressione di timore; impressione utilissima per vero dire ai fini della Milady, siccome un mallevadore della compiacenza servile con cui queste persone sarebbero state pronte a secondarla nelle sue brame, o, a dir meglio, della implicita obbedienza che ad ogni suo comando avrebbero prestata. Ma questa impressione medesima ch'ella destava, le era sott'altro aspetto pregiudicevole, perchè inconciliabile co' sentimenti della stima e dell'amicizia.

      Lo stesso marito, sull'animo del quale per ingegno e accortezza ella si era acquistato tanto potere, la vedea un po' più, dicesi, coll'occhio di chi rispetta e paventa che di marito affezionato per tenerezza. Evvi pur taluno che pretende esservi stati certi momenti in cui gli sembrò che l'onore di un tal parentado, acquistato a prezzo di domestica schiavitù, fosse troppo caramente pagato. Questo però era meramente un sospetto, anche difficile da verificarsi, perchè lady Asthon, gelosa delle convenienze del marito, quanto delle proprie, non ignorava ch'egli avrebbe fatto cattiva comparsa agli occhi del pubblico col farsi vedere lo schiavo della moglie. Quindi in tutte le circostanze, citava l'opinione del consorte, siccome infallibile, e portava al giudizio di lui ogni appellazione, e lo ascoltava con quell'aria di deferenza addicevole ad una sommessa moglie verso un marito insigne per grado e carattere, qual si era il lord Cancelliere. Ma in mezzo a tutta questa armonia, eravi qualche cantino che sonava falso e scordato; onde a coloro che esaminavano la felice coppia con occhi più attenti, e fors'anche maligni, parea cosa chiara, che la moglie, altera per indole, superba della sua nascita, e nonostante divorata da una sete insaziabile di maggiore ingrandimento, guardasse il marito alquanto dall'alto al basso; e che nel marito maggiori dell'amore e dell'ammirazione fossero il timore e il rispetto verso la moglie.

      Nondimeno, lo scopo delle brame di ser Guglielmo e di lady Asthon essendo il medesimo, non mancavano di adoperarsi, di concerto, se affettuosamente non era, per giungervi, e di mostrarsi scambievolmente quei riguardi ch'entrambi vedeano necessarj a cattivarsi il rispetto del pubblico.

      Di molta prole che aveano avuta, rimaneano loro solamente tre figli. Il primogenito, nel tempo di cui scriviamo, viaggiava sul Continente. Veniva indi una giovine pervenuta al diciassettesimo anno, e per ultimo un giovinetto di quattordici anni, che rimanea co' suoi parenti a Edimburgo nel tempo dell'adunata del Parlamento e del Consiglio privato, e il resto dell'anno nel castello gotico di Ravenswood, che ser Guglielmo aveva arricchito di nuovi edifizj fabbricati secondo il gusto architettonico del secolo decimosettimo.

      Allano, lord Ravenswood, antico proprietario di questo antico edifizio e dei dominj considerabili che ne dipendeano, durò a lungo nel fare una inutile guerra al suo successore, traendolo a mano a mano con varie liti dinanzi a tutti i tribunali della Scozia, ove furono ventilati e tornati a ventilare tutti i punti di contestazione dipendenti dai lunghi e implicati negozj che le due parti avevano avuti insieme, e sempre giudicati, secondo il costume d'allora, a favore del litigante più ricco e più accreditato. La morte sola, citando al supremo di tutti quanti i tribunali lord Ravenswood, pose termine a tal sequela di liti. Aveva Allano trascorsa fra continue inquietudini la sua vita, quando improvvisamente ne ruppe il filo un impeto d'impotente furore, cui si abbandonò nell'udire il cattivo successo dell'ultima fra le liti mosse al suo potente avversario, raccomandata forse meglio ai principj di equità naturale, che ad un chiaro testo di legge. Il figlio unico di Allano Ravenswood accolse gli estremi aneliti del padre moribondo e gli ultimi accenti, che furono maledizioni mandate all'avversario, e quasi trasmesse qual legato di vendetta all'erede, in cui la sete di ottenerla (oltrechè questa passione può dirsi vizio dominante del carattere scozzese) da diverse altre circostanze venne aumentata.

      In una mattina di novembre, nell'ora in cui le rocce sovrastanti all'Oceano appaiono tuttavia di vapori folti coperte, le porte della vecchia torre cadente in rovina, ove lord Ravenswood avea passati gli ultimi anni della sua vita si spalancarono per dare uscita alle spoglie mortali del defunto, che venivano trasportate al luogo ultimo di lor dimora, dimora ancor più tetra e squallida


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Quel tapino imbriaco delle Novelle Arabe, che il Califfo fece trasportare ne' proprj appartamenti, e a cui svegliandosi fu dato a credere starsi in lui tutta l'autorità dello Stato.