Istoria civile del Regno di Napoli, v. 9. Giannone Pietro

Istoria civile del Regno di Napoli, v. 9 - Giannone Pietro


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carne, a' salumi; e s'imposero nuovamente alla calce, alle carte da giocare, all'oro ed argento filato, e sopra tutti i contratti de' presti, che celebravansi nella città e nel Regno. S'introdusse, all'uso di Spagna, la gabella della carta bollata, della quale bisognava necessariamente servirsi in tutti li contratti e negli atti giudiziari, sotto pena di nullità; quantunque poscia, come cosa troppo odiosa, fosse stimato meglio sopprimerla. S'arrivò a tale estremità, che si pose sul tappeto il dazio d'un grano il giorno per testa agli abitanti di Napoli, per lo spazio di quattro anni; e facevasi il conto, che toltone gli Ecclesiastici ed i putti, se ne sarebbero cavati cinque milioni di scudi: ma poscia, essendosi considerato il pericolo che si correva di porre in pratica tal esazione, e quanto avrebbe sembrato intollerabile al Popolo questo peso cotidiano, si lasciò di più parlarsene.

      Si tassarono bensì tutti i Mercatanti ai pagamento di duecentomila ducati per pagarne le soldatesche: si venderono li Casali di Napoli, quelli di Nola, e molti altri luoghi demaniali, che non ebbero modo di ricomprarsi, passarono dalla libertà che godevano sotto il Demanio Regale, alla servitù de' Baroni.

      E perchè niente mancasse, il Vicerè fece convocar un Parlamento generale, dove per Sindico intervenne D. Ippolito di Costanzo, nobile di Portanova, e s'estorse dal Baronaggio e dal Regno un donativo d'un milione di ducati, in vece d'una nuova gabella di cinque grana per moggio di frumento, che pretendevasi d'imporre in tutto il Reame. Solo tra tanti aggravj e gabelle se ne tolse una, che riscuotevasi in Napoli da tutte le meretrici, riuscendo ciò di non picciolo giovamento alla pubblica tranquillità, per gli scandali continui che ne nascevano.

      Fu perciò seriamente risoluto, per non ridurre i popoli cotanto oppressi all'ultime disperazioni, di mandar Ambasciadore alla Corte, per implorare dalla clemenza del Re qualche conforto a tanti e sì estremi mali; e concorrendovi anche il Vicerè, mosso ancor egli a pietà di tante miserie, fu eletta dalla Città la persona del Consigliere Ettore Capecelatro. Lo stato in che erasi ridotto il Regno, era pur troppo lagrimevole: oltre le tante gravezze, che impoverivano gli abitatori, si vedeva da giorno in giorno mancare d'abitatori, e struggersi tra le miserie e sciagure. Gl'incendj del Vesuvio avevan cagionate morti e miserie estreme; ma sopra tutto la guerra che consumava coi disagi e col ferro le soldatesche, avea desolato il Regno: n'erano uscite dal Regno in numero infinito per reclutare gli eserciti, non pur di Lombardia, ma d'Alemagna, de' Paesi Bassi e del Principato di Catalogna; ed avendo tutte quelle spedizioni avuti infelici successi, pochi ne ritornavano alle paterne case.

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      1

      Chioc. M. S. Giur. tom. 1 in fin.

      2

      Toppi Biblioth. pag. 295.

      3

      Thuan. tom. 3 lib. 127 p. 971.

      4

      V. Petr. Sarpi De Jure Asil. c. 1.

      5

      Chiocc. M. S. Giur. tom. 17 De Immnun. Eccl.

      6

      Tacit. l. 3. Annal. c. 31.

      7

      Chiocc. loc. cit.

      8

      Chiocc. loc. cit.

      9

      P. Lasena dell'Antico Ginnasio Napolet. cap. 1.

      10

      Prag. 1 Regimin. Studior.

      11

      Constit. in terra, ivi: Statuimus, ut nullus in Medicina, etc. legat in Regno, nec Magistri nomen assumat, nisi diligenter examinatus in praesentia nostrorum Officialium, et Magistrorum artis ejusdem.

      12

      Lucian. in Eunucho.

      13

      Cod. Theod.

1

Chioc. M. S. Giur. tom. 1 in fin.

2

Toppi Biblioth. pag. 295.

3

Thuan. tom. 3 lib. 127 p. 971.

4

V. Petr. Sarpi De Jure Asil. c. 1.

5

Chiocc. M. S. Giur. tom. 17 De Immnun. Eccl.

6

Tacit. l. 3. Annal. c. 31.

7

Chiocc. loc. cit.

8

Chiocc. loc. cit.

9

P. Lasena dell'Antico Ginnasio Napolet. cap. 1.

10

Prag. 1 Regimin. Studior.

11

Constit. in terra, ivi: Statuimus, ut nullus in Medicina, etc. legat in Regno, nec Magistri nomen assumat, nisi diligenter examinatus in praesentia nostrorum Officialium, et Magistrorum artis ejusdem.

12

Lucian. in Eunucho.

13

Cod. Theod. lib. 6 tit. 21 l. Magistros, Cod. Theod. de Medic. et Professor. Jac. Goth. ibid.

14

Pragm. 1 De Regim. Stud.

15

Lasena Gin. Nap. c. 1.

16

Lasena Dell'Antico Gin. Nap. cap. 1.

17

Nani Istor. Venet. lib. 1.

18

Nani Istor. Venet. lib. 3 Anno 1617.

19

Bibliot. Hist. cap. 21 § 29.

20

Nani Istor. Ven. lib. 4 ann. 1619.

21

Nani Ist. Ven. lib. 8.

22

Nani Ist. Ven. lib. 8 ann. 1631.

23

Nani Istor. Ven. lib. 9.

24

Memorial de S. M. C. que dieron a nuestro muy S. P. Urbano P. VIII. D. Fray Domingo Pimentel Obispo de Cordova, y D. Juan Chumacero, y Carillo, etc. en la embajada, a que vinieron en el an. de 633.

25

Nani loc. cit.

26

Nani Istor. Ven. lib. 9 ann. 1633.


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