Sangue Saziato. Amy Blankenship

Sangue Saziato - Amy Blankenship


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privo di sensi?”.

      Alicia osservava tranquillamente il lupo mannaro. Si era aspettata di sentirsi un po’ nervosa ma, incredibilmente, non fu così. Con coraggio, fece un respiro profondo, sapendo che a Damon non sarebbe piaciuto quello che stava per dire.

      “Lasciatemi qualche minuto da sola con lui.” disse.

      “Non credo proprio.” ringhiò Damon, per nulla divertito.

      Alicia mise il broncio “Come pensi che imparerò qualcosa se sei sempre lì per aiutarmi?”.

      “Io sarò sempre lì per aiutarti.” la corresse Damon.

      “Oh, davvero?”. Alicia si mise le mani sui fianchi, concludendo che fare gli occhi dolci non sarebbe servito, così provò di nuovo con la verità. “E se, per qualche motivo, veniamo separati e io mi trovo ad affrontare un pericolo da sola?”.

      “Tu non entrerai in quella stanza da sola.” insistette Damon, incrociando le braccia sul petto.

      “Sai, sarebbe bello sentirsi abbastanza apprezzata da poter fare qualcosa da sola, per una volta, invece di avere una dannata balia.”. Gli voltò le spalle e aggiunse “Sei peggio dei miei fratelli.”.

      Damon socchiuse gli occhi fissando la schiena di Alicia mentre Micah la guardava con un’espressione ferita.

      “Non potresti entrare con lei e lasciarla almeno provare da sola, prima di aiutarla?” chiese Micah, cercando di fare pace con lui per una volta.

      Alicia guardò Damon, apprezzando il compromesso di Micah.

      “Ci servono davvero tutte le informazioni che riusciremo a strappargli. So per certo che le ragazze che abbiamo salvato stasera non sono le uniche ad aver bisogno del nostro aiuto.” aggiunse Titus come incentivo. “Questo tipo potrebbe sapere dove sono nascoste le altre.”.

      Damon sospirò tra sé quando vide l’espressione sconsolata di Alicia. Stava diventando troppo tenero. “D’accordo, entreremo insieme ma il lupo è tutto tuo.”.

      L’espressione di Alicia si trasformò in un sorriso e lei lo strinse in un pacato abbraccio di gratitudine. Alcune persone potevano non capire Damon ma lei lo capiva… e amava tutto di lui.

      Tasuki condusse la coppia nella stanza degli interrogatori e uscì chiudendo la porta. Tornò subito da Micah e Titus per assistere alla scena. Micah prese una sedia e vi si mise a cavalcioni, incrociando le braccia sullo schienale. Titus si appoggiò al muro accanto al falso specchio e Tasuki si posizionò dall’altro lato.

      “Che cosa gli farà esattamente?” chiese Tasuki mentre guardava Damon che si chinava per raddrizzare la sedia, con il lupo ancora privo di sensi.

      “Hai presente i vampiri dei film, che ipnotizzano le persone e gli fanno fare cose che normalmente non farebbero?” gli chiese Micah.

      Tasuki strinse le spalle “Beh, sì… ma ho capito che con lei non vale perché è una mutante come te, perciò mi sono arreso al fatto che i film non sono molto veritieri.”.

      “Di solito un mutante non ha quel tipo di abilità.” disse Titus, poi aggiunse “Ma Alicia è un’eccezione. Essere accoppiati con un Dio del Sole ha i suoi vantaggi.”.

      Tasuki sospirò “Quando mi direte che cos’è un Dio del Sole?”.

      “Quando lo scopriremo.” rispose Micah, come se avesse risolto il problema.

      Il lupo mannaro aprì gli occhi e all’improvviso balzò in avanti verso Alicia, ringhiando e latrando. “Che fortuna… mi hanno mandato una gattina.”.

      L’enfasi sulla razza di Alicia fece scattare Damon e, prima che qualcuno potesse accorgersene, si ritrovò a pochi centimetri dal lupo con una mano intorno al suo collo. Con grande sorpresa di tutti, Alicia comparve tra i due lanciando un’occhiataccia a Damon.

      “Hai fatto una promessa.” sibilò. “E sarebbe difficile ipnotizzare un cadavere.”.

      Lasciandogli il collo, Damon guardò il lupo e i suoi occhi color ametista si oscurarono.

      Il lupo deglutì quando la sua sedia iniziò a tremare e il tavolo si tese contro i bulloni che lo tenevano fissato a terra. Uno di essi si staccò, risuonando quasi come uno sparo in quel silenzio tombale.

      “Damon!” gridò Alicia.

      “Mi sto solo assicurando che abbia capito.” disse lui, e andò ad appoggiarsi alla parete dall’altra parte del tavolo.

      “Forse lui non ha capito… ma io sì.” sussurrò Tasuki.

      Alicia si avvicinò al tavolo e si sedette, fissando il licantropo che adesso era pensieroso.

      “Che diavolo vuoi?” le chiese, dopo essere giunto alla conclusione che sarebbe morto comunque, che parlasse o no. “Hanno mandato un bel bocconcino per farmi parlare?”.

      Si sporse un po’ verso di lei “Non puoi fare niente per costringermi a tradire Luca. Ti dico una cosa, bellezza. Ci sono un sacco di donne ad aspettarmi, là fuori.”.

      Alicia gli sorrise appena e si sporse “Oh, ne sono certa, ma prima di andartene forse dovresti rispondere alle mie domande. Sto cercando un’amica… è sparita e mi chiedevo se tu l’avessi vista.”.

      “Io ne ho viste parecchie di donne.” rispose lui con un sorrisetto presuntuoso, non rendendosi conto che le stava già obbedendo. “Ma è un bel po’ che non mi passa tra le mani una femmina di puma.”.

      “Lei non è un puma.” disse Alicia e piegò la testa di lato, sentendosi carica quando il lupo imitò il suo movimento con la testa. Non rimase sorpresa quando, all’improvviso, ebbe una strana visione di un’altra ragazza e si rese conto che stava vedendo i suoi pensieri.

      Attingendo a quei pochi ricordi che aveva scovato nella sua mente, Alicia decise di usarli a proprio vantaggio. “La mia amica è umana, ha i capelli biondi e rosa, gli occhi verdi e sulla schiena ha un tatuaggio di due mani che tengono una sfera di cristallo.”.

      La guardia si accigliò “Sì… abbiamo preso quel bel bocconcino un paio di settimane fa. Luca l’ha tenuta per sé. Lui prende sempre le migliori.”.

      Alicia piegò la testa di lato e lui fece lo stesso. “Dov’è Luca?” gli chiese piano.

      “Non lo so.” rispose il lupo, intontito. “È un tipo intelligente… non racconta tutto a tutti, sai? Siamo in così tanti a lavorare per lui in zone diverse… nessuno sa mai dove si trovano gli altri. Così, se ci arrestano, non possiamo tradirli.”.

      Alicia spalancò gli occhi e dilatò le pupille, attirando ancora di più il lupo sotto il proprio potere. Le risposte che le dava stavano solleticando la sua rabbia ma lei riuscì a gestirla.

      “Dove rapite le ragazze, di solito?” gli chiese.

      “A volte nelle discoteche o nella zona malfamata della città, i senzatetto sono prede facili… a nessuno frega abbastanza da denunciarne la scomparsa.”.

      “I quartieri poveri.”. disse Micah. “La cosa ha un senso.”.

      “Perché?” chiese Titus.

      “Alicia è finita nei guai in quella zona, un po’ di tempo fa.” rispose Micah, ricordando i due lupi mannari che lei aveva prosciugato in un vicolo. Scacciò via il ricordo. “Non è una bella zona… c’è molto movimento tra droga e prostituzione. E c’è anche molta attività demoniaca.”.

      “E la mia amica? Dove l’avete trovata?” chiese Alicia, poiché, dai ricordi dell’uomo, gli abiti della ragazza le sembravano quelli di una persona facoltosa.

      “Lei e quella lupa stavano ballando al Night Light, più di un mese fa. Parker ha messo la droga nei loro bicchieri e loro non si sono accorte di niente.”.

      Micah lasciò cadere la sedia quando un pensiero lo assalì. “L’hanno tenuta in gabbia per un mese.” tuonò infuriato, poiché le ragazze erano state rapite nel suo locale. “Lo sospettavo. Ecco perché affrontai Anthony.”.

      Titus gli fece un cenno con la mano e premette il pulsante


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