La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. Pellegrino Artusi

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene - Pellegrino  Artusi


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      Cuocete nell'acqua, o meglio a vapore, grammi 200 di patate grosse e farinacee e passatele per istaccio. A queste unite il petto di pollo lesso tritato finissimo colla lunetta, grammi 40 di parmigiano grattato, due rossi d'uovo, sale quanto basta e odore di noce moscata. Mescolate e versate il composto sulla spianatoia sopra a grammi 30 o 40 (che tanti devono bastare) di farina per legarlo, e poterlo tirare a bastoncini grossi quanto il dito mignolo. Tagliate questi a tocchetti e gettateli nel brodo bollente ove una cottura di cinque o sei minuti sarà sufficiente.

      Questa dose potrà bastare per sette od otto persone.

      Se il petto di pollo è grosso, due soli rossi non saranno sufficienti.

      Cuocete semolino di grana fine nel latte e gettatene tanto che riesca ben sodo. Quando lo ritirate dal fuoco conditelo con sale, parmigiano grattato, un pezzetto di burro e odore di noce moscata e lasciatelo diacciare. Allora stemperate il composto con uova fino a ridurlo come una liquida crema. Prendete una forma liscia di latta, ungetene bene il fondo col burro, aderitegli un foglio ugualmente unto e versate il detto composto nella medesima per assodarlo a bagnomaria con fuoco sopra. Cotto e diaccio che sia, una lama di coltello passata all'intorno e la carta del fondo vi daranno aiuto a sformarlo. Tagliatelo a mattoncini o a mostaccioli della grossezza di uno scudo e della larghezza di un centimetro o due e gettateli nel brodo facendoli bollire qualche minuto.

      Basta un bicchiere di latte e due uova a fare una minestra per quattro o cinque persone. Con un bicchiere e due dita di latte e tre uova ho fatto una minestra che è bastata per otto persone.

      16. Minestra di semolino composta II

      La minestra di semolino fatta nella seguente maniera mi piace più dell'antecedente, ma è questione di gusto.

       Per ogni uovo:

       Semolino, grammi 30.

       Parmigiano grattato, grammi 20.

       Burro, grammi 20.

       Sale, una presa.

       Odore di noce moscata.

      Il burro scioglietelo al fuoco e, tolto via dal fuoco, versateci sopra il semolino e il parmigiano, sciogliendo bene il composto colle uova. Poi versatelo in una cazzaruola con un foglio imburrato sotto per assodarlo fra due fuochi, badando che non rosoli. Sformato e diaccio che sia, tagliatelo a piccoli dadi o in altro modo, facendolo bollire nel brodo per dieci minuti.

      Tre uova basteranno per cinque persone.

      17. Minestra di Krapfen

      Meno lo zucchero è la stessa composizione del N. 182. Ecco le dosi di una minestra per sette od otto persone.

      

       Farina d'Ungheria, grammi 100.

       Burro, grammi 20.

       Lievito di birra, quanto una noce.

       Uova, N. 1

       Sale, una presa.

      Tirato il pastone a stiacciata della grossezza alquanto meno di mezzo dito, tagliatelo con un cannello di latta del diametro segnato per farne come tante pasticche che porrete a lievitare. Le vedrete crescere in forma di pallottole e allora friggetele nell'olio, se lo avete eccellente, altrimenti nel lardo o nel burro. Quando siete per mandare in tavola collocatele nella zuppiera e versate sulle medesime il brodo bollente.

      Diametro del cannello

       NdT: Ø 20 mm nell'illustrazione originale

      18. Minestra del paradiso

      È una minestra sostanziosa e delicata; ma il Paradiso, fosse pur quello di Maometto, non ci ha nulla che fare.

      Montate sode quattro chiare d'uovo, incorporateci dentro i rossi, poi versateci quattro cucchiaiate non tanto colme di pangrattato fine di pane duro, altrettanto di parmigiano grattato e l'odore della noce moscata.

      Mescolate adagino onde il composto resti soffice e gettatelo nel brodo bollente a cucchiaini. Fatelo bollire per sette od otto minuti e servitelo.

      Questa dose potrà bastare per sei persone.

      19. Minestra di carne passata

       Vitella di latte magra, grammi 150.

       Prosciutto grasso, grammi 25.

       Parmigiano grattato, grammi 25.

       Pappa fatta con midolla di pane, acqua e un pezzetto di burro due cucchiaiate.

       Uova N. 1

       Odore di noce moscata

       Sale quanto basta.

      

      Tritate prima la carne e il prosciutto con un coltello a colpo, dopo colla lunetta, poi pestateli nel mortaio e passateli per istaccio. Fatene quindi tutto un impasto coll'uovo e gli altri ingredienti: quando bolle il brodo gettatelo a cucchiaini o passatelo da una siringa per dargli forma graziosa, e dopo una bollitura sufficiente a cuocerlo, servite la minestra.

      Questa quantità basta per quattro o cinque persone, ma potete farla servire anche per dodici mescolandola in una zuppa. Prendete allora pane finissimo del giorno avanti, tagliatelo a piccoli dadi e rosolatelo in padella alla svelta con molto unto. Quando siete per mandare in tavola ponete il detto pane nella zuppiera e versate sul medesimo la sopra descritta minestra di carne passata.

      20. Minestra di passatelli

      Eccovi due ricette che, ad eccezione della quantità, poco differiscono l'una dall'altra.

       Prima:

       Pangrattato, grammi 100.

       Midollo di bue, grammi 20.

       Parmigiano grattato, grammi 40.

       Uova, N. 2.

       Odore di noce moscata o di scorza di limone, oppure dell'una e dell'altra insieme.

      Questa dose può bastare per quattro persone.

       Seconda:

       Pangrattato, grammi 170.

       Midollo di bue, grammi 30.

       Parmigiano grattato, grammi 70.

       Uova N. 3 e un rosso.

       Odore come sopra.

      Può bastare per sette od otto persone.

      Il midollo serve per renderli più teneri, e non è necessario scioglierlo al fuoco; basta stiacciarlo e disfarlo colla lama di un coltello. Impastate ogni cosa insieme per formare un pane piuttosto sodo; ma lasciate addietro alquanto pangrattato per aggiungerlo dopo, se occorre.

      Si chiamano passatelli perchè prendono la forma loro speciale passando a forza dai buchi di un ferro fatto appositamente, poche essendo le famiglie in Romagna che non l'abbiano, per la ragione che questa minestra vi è tenuta in buon conto come, in generale, a cagione del clima, sono colà apprezzate tutte le minestre intrise colle uova delle quali si fa uso quasi quotidiano. Si possono passare anche dalla siringa.

      21. Minestra di passatelli di carne

       Filetto


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