Idillii spezzati. Antonio Fogazzaro
guardai ancora, prima di ubbidire, miss Harriet, aspettando che dicesse qualche cosa. I nostri occhi s'incontrarono e vidi ch'ella m'aveva inteso. I begli occhi azzurri mi guardarono sorpresi e mi passò per la mente che mi domandassero se avessi remato anche sul Tamigi; ma nessuna parola venne, e approdammo a Castagnola.
Passarono alcuni minuti e i Roberts non comparivano. Bertha faceva molte diverse supposizioni. Suo padre e sua sorella non parlavano. Finalmente il vecchio signore si alzò e disse che sarebbe andato a vedere. Miss Bertha si alzò pure per andar con lui; miss Harriet dichiarò che restava in barca. Io la guardai palpitando. Aveva le sopracciglia aggrottate, certo non per l'idea di restar sola con me.
Essa non m'incoraggiò con un solo sguardo, ma io ero risoluto di parlarle ad ogni modo. C'erano otto o dieci minuti di cammino dallo sbarco di Castagnola alla villetta dove abitavano i Roberts.
Quando il vecchio signore e la giovinetta si furono allontanati, io dissi a miss Harriet in francese:
— Signorina, io non posso più fingere con lei.
Ella si turbò.
— Ah! — disse. — Lei è lo scrittore italiano?
— Sì.
— L'ho sospettato subito ieri — esclamò, alzandosi. — Perchè questa commedia? Suppongo ch'ella sia un gentiluomo, signore. È stata una bella cosa di burlarsi di noi? Non credo di potere star qui, adesso.
— Oh, si fermi, signorina! Io non ho voluto burlarmi di Loro. No davvero! È stata una piccola vendetta — soggiunsi sorridendo. — Si ricorda che mi ha creduto un pescatore, quando mi ha visto raccomodar la pesca? I suoi occhi esprimevano disprezzo, e dopo averla veduta non potevo rimanere sotto il suo disprezzo.
— Ma non era disprezzo, signore! Era solo un equivoco. È possibile che io rispetti un pescatore onesto più d'un poeta che inganna!
— Non ho voluto ingannarla, signorina; ho voluto piuttosto disingannarla. Desideravo farle sapere che non ero tanto inferiore a Lei quant'Ella aveva creduto. In principio ero mosso dall'orgoglio; ma poi vennero altri sentimenti molto migliori. Sono felice di poterle dire che Le sarà utile d'avermi conosciuto.
— Perchè, signore?
Vidi ch'ella era commossa e avida di una spiegazione.
— Sieda, signorina! — dissi. — Non parlerò se non siede.
Riprese il suo posto di prima, e io continuai dopo un momento di esitazione.
— Intendo un poco l'inglese, signorina, specialmente l'inglese degli americani.
Miss Forest trasalì.
— Oh, signore! — esclamò. — Davvero? E Lei ha ascoltato, ieri, ciò che dicevamo noi; questo non è stato bello, signore! No, no, no!
Ella si coperse il viso con le mani, fra sdegnata e ridente.
— Di grazia, signorina — diss'io — quel signor Jack che mi somiglia tanto, sarebbe una scimmia?
— Ella meriterebbe che lo fosse — rispose miss Forest, ridendo, senza scoprirsi il viso. — Ma non lo è.
— Bene, signorina, mi perdoni e mi ascolti, adesso. Devo darle notizie dei Roberts.
— Davvero?
Le mani le caddero dal viso ed ella si piegò ansiosa verso di me.
— L'uomo è un abominevole briccone — diss'io — e la donna è la sua schiava. Non sono fratelli. Ci deve essere fra loro un legame vergognoso. Non sono inglesi. Lo stesso nome Roberts è falso. L'uomo s'è messo in capo di sposar Lei, signorina.
— Ma come ha Lei saputo questo?
Vidi ch'ella dubitava di me.
— L'ho saputo ieri — risposi — venendo con loro da Lugano a Castagnola. Hanno sempre parlato di questo. Ho appreso così il Suo nome e la Sua patria. Lo so, miss Forest, Lei si domanda se deve credere a uno straniero che le è perfettamente sconosciuto?
Ella tacque, ed io rabbrividii.
— Mi creda — esclamai — La supplico di credermi! Non sono un mentitore! Non lo vede? Non lo sente? Piuttosto lasciarla in questo istante e non vederla mai più, ch'esser creduto da Lei un bugiardo. Addio, signorina!
Stavo in piedi sulla riva, risoluto d'andarmene, senza pensar affatto alla mia barca.
— Si fermi — disse miss Forest, quasi sottovoce, dolcemente. — Le credo.
Io sedetti sulla prora della barca e mormorai:
— Grazie!
Nel silenzio che seguì, udimmo presto i passi del professore e di miss Bertha che ritornavano.
— Sia lode a Dio! — disse Harriet. — Sono soli! Ho bisogno di domandare ancora qualche cosa, ma adesso è tardi.
Infatti in quel momento sir Forest e sua figlia comparvero sulla riva.
Non erano soli. Dietro a loro veniva il signor Roberts in una elegante toilette da mattina.
— Mi rincresce — diss'egli a miss Harriet, dopo averla salutata. — Mia sorella non sta bene e manda le sue scuse.
Egli era bello, elegante, e sedette vicino a miss Harriet, ma non avrei cambiato posto con lui. Ella non avrebbe potuto essere più gelida.
Quegli non ebbe l'aria di accorgersene; invece il padre ne soffriva visibilmente e cercava di parlare a Roberts, di esser gentile con lui quanto poteva. Allora sua figlia mi guardava; i nostri occhi si parlavano. Ero felice che gli altri mi credessero ancora un barcaiuolo, che lei sapesse e tacesse.
Quando passammo davanti al piccolo promontorio dove sta il villaggio di Gaudria e si scoperse la Valsolda, miss Harriet mi domandò in italiano se il paesello che si vedeva a prora fosse Oria, e sir Roberts s'affrettò a dire ch'era Osteno. — È Oria — diss'io. — Colui dichiarò allora in inglese, che io non sapevo niente. La signorina sorrise e io mi morsi le labbra.
— Una bella barchetta — diss'egli, dopo un momento. — Mi piacerebbe d'averla.
— La comperi — disse miss Harriet, con un sorriso impercettibile.
— Sì. E se prendo la barca, non prendo certo il barcaiuolo. Non mi piace affatto. Dev'essere un impertinente. E a Lei, signorina, piace?
Ella arrossì forte e io pure, temo. Evitammo di guardarci e la udii rispondere in tono scherzoso:
— Lo rispetti, è il barcaiuolo nostro e non il Suo.
— Oh, sì, sì! — rispose colui con un sogghigno. — Lo rispetto, ma insomma, Le piace?
— Lo credo onesto, e ciò che sopra tutto mi piace in un uomo è l'onestà.
I begli occhi azzurri si volsero a me e mi dissero: — Desiderava Ella di più? Deve accontentarsi di questo.
Non m'aspettavo di più e me ne accontentai, pensai ch'ell'era una intelligente, pronta, savia e franca creatura, e che chi l'avesse per moglie dovrebbe andare orgoglioso di lei.
Il signor Roberts non si lasciò scoraggiare dalla sua freddezza. Parlò continuamente con suo padre, con lei, con miss Bertha, di molte cose, ma sopratutto di sè stesso, delle proprie qualità, dei proprii difetti. Secondo lui, il suo difetto principale era il cuore troppo largo e tenero. Per questo egli non aveva mai potuto arricchire. No, non era ricco. Era forse una vergogna di non essere ricco? Non lo credeva. Del resto, chi si poteva dire ricco che non avesse almeno quattromila sterline l'anno? Egli non le aveva. La sua fortuna non era molto inferiore, ma insomma non arrivava a questo. Voleva perciò lavorare ancora. Intendeva passare ancora un anno in Oriente. Poi, quando avesse potuto offrire a una donna amata tutte le dolcezze dell'esistenza, sarebbe ritornato in Occidente, e, se non riuscisse a farsi amare come e da chi voleva, sarebbe venuto ad abitare una riva solitaria del lago di Lugano e avrebbe scritto un poema perchè amava molto la poesia.
Harriet