Idillii spezzati. Antonio Fogazzaro

Idillii spezzati - Antonio  Fogazzaro


Скачать книгу
spuntare sulle sue labbra un sorriso.

      A mezza strada fra Gaudria e Oria miss Bertha si mise a guardar la mia mano sinistra e lessi ne' suoi occhi una certa sorpresa. Si chinò all'orecchio di sua sorella, le disse qualche cosa che la fece arrossire. Sua sorella dovette risponderle di tacere, perchè diede molte altre occhiate al mio anello e a me, ma non parlò.

      A Oria il signor Forest propose di scendere e di camminare fino a S. Mamette. Il cielo era coperto, molto opportunamente per una passeggiata. Harriet approvò la proposta e Roberts si affrettò ad uscir di barca col professore e miss Bertha. Ella disse allora che le faceva molto piacere che suo padre camminasse, ma ch'ella sarebbe venuta a S. Mamette in barca. Sir Roberts voleva subito risalire nel canotto, ma la signorina lo invitò così recisamente ad accompagnar suo padre, ch'egli non osò insistere.

      Il cuore mi batteva di gioia e io stavo per ringraziare miss Harriet, ma ella mi prevenne e si affrettò a dirmi che desiderava sapere una cosa da me. Voleva sapere se avessi potuto scoprire particolari intenzioni di miss Roberts. Non disse più di così; tuttavia intesi benissimo. Risposi che, secondo me, miss Roberts aveva il compito di sedurre una certa persona, ma che ubbidiva di malavoglia.

      Passavamo, così parlando, sotto la mia piccola villa. La cameriera e la cuoca erano a una finestra e mi salutarono sorridendo. Il domestico spiava dal giardinetto, tenendosi nascosto fra le piante. Mia sorella stava dietro ai vetri d'un'altra finestra. Indovinai subito che mia sorella non aveva potuto tacere con le persone di servizio. Udii distintamente la cuoca meravigliarsi ch'io avessi con me una signorina sola.

      — La Sua villa? — disse miss Forest. — Un bel posto!

      Le dissi quanto sarei felice ch'ella vi potesse entrare almeno un momento, quanto avrei goduto di farle vedere i miei fiori, i miei libri; di dirle anche un poco i sogni che sognavo là, guardando le montagne, il lago.

      — È impossibile — rispose — E poi sarebbe anche triste di conoscerci troppo, perchè credo che non ci vedremo mai più. Ma io ho visto un arancio nel suo giardino e accetterò un piccolo ramoscello d'arancio.

      — Non ci vedremo mai più? — esclamai, cessando di remare.

      Ella non rispose e mi parve commossa. Ci guardammo in silenzio un momento, poi ella sorrise leggermente, e disse:

      — Come diceva, ieri, mio padre? Remare, remare! Vorrei portar via mio padre domattina — soggiunse. — Vorrei che fosse possibile di fargli sapere, di fargli credere quelle cose orribili che Lei mi ha raccontate!

      — E se le credesse, vorrebbe Lei ancora partir domani?

      — Sì; credo che sarebbe necessario.

      — E dove andrebbe?

      — In America.

      — E se io l'aiutassi a far credere quelle cose orribili a suo padre, avrebbe Lei una briciola di gratitudine, si dimenticherebbe di me in America?

      Miss Harriet mi stese silenziosamente la mano, che io subito presi fra le mie, lasciando i remi.

      — L'aiuterò, miss Forest, e sono sicuro di riuscire. Ho preso più interesse a Lei, signorina, che non avrei creduto possibile in così breve tempo. Diventerò il mio proprio nemico purchè ella sia contenta. Non merito che si levi il guanto?

      Si tolse il guanto, e senza curarmi che dalla riva qualcuno ci potesse vedere o no, io posai e tenni un momento le labbra su quella bianca mano, ch'era fredda, per l'emozione, come il ghiaccio.

      — È strano — diss'ella, poi, sorridendo — che io non so neppure il suo nome.

      Glielo dissi, e poi si parlò di letteratura inglese, dei romanzi che conoscevamo l'uno e l'altra. Era un modo per me di esprimere i miei sentimenti e per essa di mostrare che non le dispiacevano. Fui particolarmente contento di udire che fra i romanzi di Dickens preferiva, com'io, «A tale of two Cities» e che Sidney Carton le piaceva più di tutti gli altri personaggi di quel libro.

      Era una gran gioia per me che le nostre anime si toccassero anche in un solo piccolo punto. Questo bastava per far passare una corrente elettrica che mi riempiva di dolcezza. Parlammo anche della Valsolda. Solamente chi ha un raffinato e squisito senso della natura può intendere il segreto fascino della Valsolda. La gente volgare non ne capisce niente. Ella lo intendeva. Le domandai se le sarebbe piaciuto di vivere in Valsolda.

      — No — diss'ella. — Non lo credo. Ho un carattere strano. Questa Valsolda mi sembra un porto. Mi piacerebbe vivere sul mare aperto e morire qui.

      Prima di giungere a S. Mamette dissi a miss Forest che trovasse modo di raccontar subito ogni cosa a suo padre. Io poi lo avrei persuaso che tutto era vero. Ella mi porse da capo la mano.

      — Grazie! — diss'ella. — Addio! — soggiunse sorridendo non senza tristezza. — È meglio che ci congediamo adesso, mentre siamo soli.

      — Ma io — risposi — ritornerò a Lugano con Loro.

      — Lo desidera? — diss'ella. — Non sarebbe meglio separarci prima? Potremo prendere un vero barcaiuolo che Le ricondurrà la barca. Ella mi darà il ramoscello d'arancio e ci lascieremo qui.

      Le domandai allora con voce tremante se il ramoscello d'arancio non potrebbe forse un giorno dar fiori per una ghirlanda. Non m'intese o non mi volle intendere. Non mi rispose. Forse, se intese, dubitò che fosse una frase poetica, non abbastanza ponderata e seria. Forse aveva altre ragioni; non ne so nulla.

      — Addio! — dissi sottovoce.

      Ella chinò leggermente il capo, come per gradire il mio saluto, e non aprimmo più bocca.

      Sir Forest e compagni ci aspettavano sulla riva. Miss Harriet discese per andare a far colazione con loro, e io dissi che dovevo allontanarmi, ma che sarei stato a loro disposizione fra un'ora.

      Ritornai con la barca a Oria, mi vestii convenientemente, mi posi all'occhiello un ramoscellino di arancio, e mi feci condurre a S. Mamette dal mio domestico, molto in fretta, anche perchè il cielo era diventato minaccioso.

      Andai alla Stella d'Italia, dove i Forest erano a far colazione, e mandai loro la mia carta da visita. Fui subito introdotto, e mi presentai direttamente al signor Forest. Gli chiesi scusa, in un detestabile inglese, se il giorno prima, avendo veduto che egli e le signorine avevano bisogno di una barca, mi ero permesso di offrire la mia con una innocente finzione.

      Il signor Forest era rosso e confuso; non sapeva evidentemente quale contegno tenere, se ringraziarmi o rimproverarmi. Miss Harriet mi ringraziò col più gentile sorriso. Miss Bertha mi guardava stupefatta, senza capir nulla. Mi voltai verso il signor Roberts, che mi guardava pure alquanto meravigliato e pareva quasi non riconoscermi.

      — Signore — gli dissi — Ella non è stata oggi molto gentile col barcaiuolo; ma siccome La conosco, voglio essere generoso con Lei e renderle ugualmente un piccolo servigio. La Sua signora Le manda a dire che l'aspetta a Lugano, per affari urgenti, col vapore.

      — La mia signora? — rispose il furfante — Lei s'inganna, signore. Io non La conosco e non ho moglie.

      — Sprechen sie deutsch, mein Herr — diss'io in tono molto deciso. E continuai in tedesco: — Lei avrebbe dovuto essere più prudente, ieri, parlando con la giovine signora. Devo io ripetere ai signori Forest ciò che ha detto? Non mi costringa a questo. Il battello diretto a Lugano sta per arrivare qui. Parta! Parta subito!

      L'uomo esitò un momento, poi si voltò ai Forest e disse tranquillamente:

      — Me lo immaginavo. Questo povero signore che fa il barcaiuolo ha perduto la testa. Mi parla una lingua che neppure comprendo!

      Miss Harriet e suo padre mi guardarono, lei ansiosa, lui corrucciato. Io aveva preveduto che l'uomo tenterebbe questo colpo.

      — Caro signore — ripresi in tedesco, guardando l'orologio — Ella ha sette minuti di tempo per prendere il vapore. Se ella resta qui, Le prometto la preziosa conoscenza dei carabinieri di S. M. il Re d'Italia, i quali desiderano avere una piccola conversazione con Lei.

      Fu


Скачать книгу