La Giovine Italia. Mazzini Giuseppe

La Giovine Italia - Mazzini Giuseppe


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       Giuseppe Mazzini

      La Giovine Italia

      Pubblicato da Good Press, 2020

       [email protected]

      EAN 4064066087326

       INTRODUZIONE.

       DELLA GIOVINE ITALIA

       ORAZIONE per Cosimo Damiano Delfante

       ROMAGNA

       Un cenno ad onore dell'estinto PIETRO COLLETTA, benemerito italiano, gia' tenente-generale, e ministro della guerra a Napoli, nel 1821.

       LA VOCE DELLA VERITÀ

       SOCIETÀ DEGLI AMICI DEL POPOLO.

       DISCORSO PRONUNCIATO DA RASPAIL, PRESIDENTE DEGLI AMICI DEL POPOLO.

       1831.

       RIVOLUZIONE DI PARIGI

       AGLI ITALIANI.

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      [pg!iii]

       Indice

      Il giornale La Giovine Italia, indicato nel frontispizio come una «serie di scritti intorno alla condizione politica, morale e letteraria della Italia, tendenti alla sua rigenerazione», è un de' rappresentanti maggiori, se non il migliore, di quella raccolta di periodici mazziniani, che s'inizia con l'Indicatore Genovese, che si chiude con la Roma del Popolo, e che aspetta sempre uno studioso di coscienza, il quale ne indaghi le vicende e ne stabilisca l'importanza, certamente moltissima, che tiene tra la stampa periodica italiana negli anni piú splendidi del nostro Risorgimento1. Divenuto raro sin da' primi anni della sua pubblicazione, tanto per le difficoltà che incontrava nel diffondersi all'interno ed all'estero, quanto per il pericolo che minacciava tutti coloro che ne possedessero qualche fascicolo, dacché, una volta scoperti, avrebbero scontato «l'errore con una vita di dolore2», il periodico si sarebbe [pg!iv] dovuto ristampare per le cure stesse del Mazzini, di modo che, ristretto nel materiale, sfrondato degli articoli di minore importanza, avrebbe potuto ancor degnamente rappresentare l'eco di nobilissimi propositi, i quali, anche sette anni dopo, possedevano il pregio dell'attualità: inerte, torpido, prostrato sotto il vigile occhio dell'Austria e dei governi d'Italia essendo sempre il paese, che il grande apostolo tentava ancora una volta di galvanizzare, uscente da quella tremenda [pg!v] tempesta del dubbio dapprima, e dal doloroso raccoglimento di poi, in cui rimase per oltre anni, quando una persecuzione senza tregua lo ebbe obbligato ad abbandonare la Svizzera e avere un piú sicuro asilo in Inghilterra.

      La ristampa doveva compiersi a Parigi, per i tipi della vedova Lacombe, casa editrice ben nota agli studiosi del nostro Risorgimento, in quanto ad essa gli esuli italiani di Francia affidarono gran parte de' loro scritti, perché fossero divulgati per [pg!vi] le stampe. Alla fine di maggio del 1840 uscì infatti il seguente manifesto che annunciava la nuova edizione del periodico: "L'edizione della Giovine Italia essendo da piú anni esaurita, alcuni italiani hanno pensato che una ristampa potrebbe riuscire giovevole all'educazione della gioventú italiana ed avviamento a nuovi lavori. Ma tra gli scritti contenuti in quella raccolta, molti uscirono dettati dall'impulso di circostanze oggi modificate, e non importa ripubblicarli; altri, dotati di valore storico piú che teorico, spetterebbero [pg!vii] ad una collezione ordinata con intento diverso da quello degli editori di quest'annunzio. L'intento è quello di presentare agli Italiani, raccolti in un libro, que' scritti soli che contengono il programma primo della Giovine Italia, e insegnano nello spirito dell'associazione il fine da prefiggersi agli sforzi della nazione, e i mezzi opportuni a raggiungerlo. E que' scritti spettano presso che tutti a un solo fra i collaboratori, Giuseppe Mazzini. Gli editori si sono dunque rivolti a lui richiedendolo d'ordinar quegli articoli, condurre a termine quei ch'erano rimasti, pe' casi de' tempi, imperfetti, modificare e aggiungere dov'ei credesse. Risultato di un lavoro siffatto è il libro che qui si propone alla sottoscrizione, col titolo: La Giovine Italia, raccolta di scritti pubblicati in diversi tempi da Giuseppe Mazzini. Oltre un'introduzione e un articolo scritto ora espressamente dall'autore, ecco i titoli degli argomenti che entreranno in questa ristampa: La Giovine Italia, programma politico; D'alcune cause che impedirono finora lo sviluppo della libertà in Italia; — Dell'Unità Italiana; — Della guerra d'insurrezione; — Ai preti Italiani; — Ai poeti, pensieri; — Fratellanza de' popoli; — Cose di Savoia; — Lettera alla Gioventú Italiana, ecc. ecc. — Due volumi. Prezzo 6 franchi per i sottoscrittori, 8 per gli altri, ecc. Parigi». Ma il periodico aveva suscitato troppo fermento in Italia, perché tutti i governi non si commovessero all'annuncio che ancora una volta si tentasse diffonderlo nel popolo. Cominciarono [pg!viii] quindi i preparativi per impedirgli l'entrata all'interno, tanto piú che la pubblicazione di esso segnava il cominciamento d'un nuovo periodo di riscossa, alla quale il Mazzini s'accingeva con metodi piú pratici, migliori ad ogni modo di quelli che già gli aveano procurate due amare delusioni, lanciando quel memorando invito agli Italiani, perché s'aggregassero alla Giovane Italia e operassero «tutti concordemente colla massima attività pel conseguimento del divisato intento». Una circolare a tutti i commissari superiori di polizia nel Lombardo-Veneto avvertiva il 25 luglio dello stesso anno: «Con apposito avviso a stampa la tipografia di Madama Lacombe di Parigi ha pubblicato da poco tempo la comparsa d'una nuova opera divisa in due volumi in ottavo, ed accordata in via di associazione in Parigi al prezzo di sei franchi, quale porta per titolo: La Giovine Italia, raccolta di scritti pubblicati in diversi tempi da Giuseppe Mazzini. Collo stesso avviso si avverte che l'opera suddetta, compilata dietro quanto si potea ora esigere dal già seguito mutamento di tempi e di circostanze, tende specialmente ad istruire la gioventú nelle massime professate dalle società segrete.

      «Rendendone perciò consapevole cotesto..... lo s'invita simultaneamente a voler attivare le piú energiche ed avvedute misure di sorveglianza, all'uopo di possibilmente scoprire ed impedire la clandestina introduzione delle preaccennate diaboliche produzioni, quali nel caso di scoperta dovrebbero essere tantosto sequestrate e rimesse a [pg!ix] questa Direzione Generale, cui dovrebbero essere scortati anche quegli individui che mai ne fossero trovati in possesso, onde procedere in loro confronto, a norma delle superiori istruzioni»3.

      Tuttavia la ristampa della Giovine Italia, per ragioni che ora ci sfuggono, non poté effettuarsi, come era sfumato il disegno, concepito cinque anni prima, di pubblicare il giornale in una traduzione francese, che avrebbe dovuto compiersi a Losanna4. Probabilmente, le persecuzioni de' governi d'Italia, le rimostranze de' gabinetti esteri a quello di Luigi Filippo, subdolo quanto mai in quegli atti del suo governo che si riferivano alle mene contro i rifugiati politici, contribuirono a fare abortire il nobile proposito, il quale forse non fu aiutato abbastanza da' sottoscrittori. La Giovine Italia [pg!x] rimase quindi ciò che si dice una vera rarità


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