Delitto (e baklava). Блейк Пирс
non ha dei figli suoi?”
“No.”
“E non è mai stata sposata?”
“No.”
London sentì una goccia di sudore scenderle dalla fronte; si accorse di avere anche le mani sudate. Probabilmente, senza accorgersene, Lapham aveva toccato un argomento che era il suo punto debole, specialmente quel giorno.
“Uno di questi giorni il tuo orologio biologico si spegnerà” Tia spesso le diceva. “Allora ti dispiacerà davvero.”
A London non piaceva che le venisse rammentato.
“Stavo dando un’occhiata al suo curriculum” Lapham continuò. “Lei è una giovane donna interessante, London Rose.”
London strizzò gli occhi con sorpresa.
“Uh, la ringrazio” rispose.
Il gatto rotolò sulla schiena, e Lapham iniziò a grattargli la pancia.
“Ho letto le sue referenze” disse. “I suoi supervisori hanno soltanto da dire cose meravigliose su di lei. Il che è davvero notevole, considerando i suoi modesti inizi. Non ha nemmeno conseguito una laurea.”
London si sentì sulla difensiva. Il non essersi mai laureata era sempre stato, in qualche modo, un punto dolente.
Ma Lapham continuò: “Eppure, sembra avere mille qualità, con una ricca conoscenza di cultura, storia, arte e musica. Ha anche uno spiccato senso degli affari. Infatti, i suoi supervisori dicono che è esperta quanto molti di coloro che hanno conseguito un dottorato di ricerca in arti liberali, lingue ed economia. Parla persino diverse lingue. Com’è riuscita in tanto?”
London si sentì un po’ frastornata da quell’ultima domanda.
Fino a pochi istanti prima, sua sorella l’aveva criticata per il suo rifiuto di voler crescere.
Ma quest’uomo la lodava per cose che Tia non poteva comprendere né apprezzare.
Fu bello, ma stupefacente.
Che cosa sta succedendo? si chiese.
“Beh” rispose cautamente, “ho conseguito un diploma in Scienze del Settore Alberghiero e Gestione della Ristorazione presso il Ketchum Community College, proprio qui a New Haven.”
“Com’erano i suoi voti?” Lapham chiese.
“Buoni” London rispose.
“Oh, non faccia la falsa modesta. Si è diplomata con una perfetta media.”
London provò a impedire alla sua bocca di spalancarsi. Apparentemente, Lapham aveva dato più di un’ “occhiata” al suo curriculum. L’aveva studiato dettagliatamente. Ma se sapeva così tanto di lei, perché le stava ponendo tutte queste domande?
“E dopo che cos’ha fatto?” le domandò.
“Beh, dopo il diploma, ho iniziato a svolgere diversi lavori nell’industria alberghiera. Infine, mi sono candidata per la Epoch World, e ho ottenuto il posto. Mi sono innamorata del lavoro da hostess e ho lavorato davvero sodo. Ho imparato come sostituire una persona o un’altra, acquisendo molte competenze, facendo di tutto, dalla bartender fino ad occuparmi della contabilità.”
“Una vera tuttofare, giusto?”
“Immagino che mi si possa dire così” London disse, gettando infine la modestia al vento. Potrei guidare le escursioni, abbinare i migliori vini con ogni pasto. Una volta, sono riuscita a dare indicazioni in una città in cui non ero mai stata.”
London non riusciva ancora a scorgere gli occhi di Lapham, ma il suo gatto sembrò fissarla con approvazione.
“Eccellente” Lapham commentò. “Ma dove ha appreso le sue doti linguistiche?”
London non riuscì a fare a meno di abbozzare una risatina.
“Quando sei una bambina e i tuoi genitori sono assistenti di volo, vieni portata in giro per il mondo, da un paese all’altro, devi imparare un po’ della lingua locale, per fare il gioco della campana con gli altri bambini. Potrebbe lasciarmi in un qualsiasi paese europeo, e io riuscirei a cavarmela.”
Lapham si lasciò andare ad un grosso sospiro.
“Non mi ha detto nulla di nuovo, che io non sappia già” disse. “Ma mi fa molto piacere sentirlo direttamente da lei. Non deve sottovalutarsi, London Rose.”
London ebbe un brivido che la scosse dalla testa ai piedi.
Soltanto adesso si rendeva conto di quanto avesse faticato a combattere l’insicurezza sorta in lei dopo la cena della sera precedente con Ian.
Aveva davvero, davvero bisogno di fare questa conversazione.
Ma dove intende arrivare con questo?
“Potrebbe esserle giunta voce che la Epoch World Cruise Lines sta avendo alcune difficoltà finanziarie” Lapham disse. “È un settore competitivo, e noi siamo rimasti indietro in qualche modo. Temo che dovremo vendere tutte le nostre navi che percorrono le linee oceaniche.”
L’umore di London s’incupì. A quanto sembrava, le parole gentili del CEO erano solo un cuscino per attutire la delusione dopotutto.
Poi, Lapham aggiunse: “Ma non dichiareremo fallimento, mi creda. C’è ancora tanta vita nella Epoch World.”
Inclinò lo schermo, così che il gatto sparisse, e i suoi occhi calorosi e sorridenti apparissero.
“Mi dica, Signorina Rose” le disse. “Questa melodia le dice qualcosa?”
Spinse un bottone, e si sentì una piccola orchestra iniziare a suonare. Era una piacevolissima melodia, leggera, spensierata e perfetta, come gli choux profiterole della sera prima.
London provò una profonda fitta di nostalgia.
La musica significava qualcosa per lei, assolutamente, più di quanto il Signor Lapham potesse sapere, dopo aver letto il suo curriculum.
Non piangere, si disse.
Ma era difficile non scoppiare in lacrime. Ricordò l’espressione raggiante di sua madre, mentre suonava quella stessa melodia al piano. E, ora, quelle note le suscitarono alcuni dei ricordi più belli della sua infanzia.
“Allora?” Lapham chiese.
London deglutì un nodo di emozione.
“È Mozart” rispose, “e si chiama Eine Kleine Nachtmusik.”
“Che vuol dire?”
“Si può tradurre sia come ‘una musichetta notturna’ oppure come ‘una piccola serenata.’”
“Molto bene” Lapham disse. “Si dà il caso che Nachtmusik è anche il nome di una nuova nave da crociera che ho appena acquistato, non un’enorme nave che naviga l’oceano, come quelle a cui lei era abituata, ma un battello più modesto che navigherà i fiumi in Europa.”
“Un battello da tour?” chiese London..
“Piuttosto un grande yacht di lusso” Lapham disse, “con circa cento passeggeri soltanto. Credo che ci sia un grande futuro nei tour fluviali. Spero davvero di lanciare una nuova era per la Epoch World Cruise Lines. Ma c’è molto in ballo in questa nuova impresa. Voglio predisporre tutto per il miglior inizio possibile. E, per farlo, devo assumere il miglior personale possibile.”
London sentì il cuore balzarle fuori dal petto.
Si rese conto improvvisamente che Jeremy Latham stava per farle una proposta, ma si trattava di un tipo diverso rispetto a quella che aveva ricevuto da Ian la sera precedente.
“Voglio che lei sia la direttrice della Nachtmusik” Lapham disse. “Richiederà responsabilità e doveri di là da quello che ha fatto prima per noi. Ma, prima che accetti o rifiuti, dovrei dirle che, se vuole il lavoro, dovrà essere in Ungheria entro domattina. È lì che la Nachtmusik inizierà il suo viaggio sul Danubio. Le porgo le mie scuse per un così breve preavviso, ma la posizione si è aperta