Dopo La Caduta. L. G. Castillo

Dopo La Caduta - L. G. Castillo


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non è molto diversa da quelle a cui sei abituata. Michael celebra un rito e le coppie si scambiano voti di dedizione reciproca davanti a dei testimoni.

      â€œNe hai vista qualcuna?”

      â€œUri e Rachel hanno fatto la loro cerimonia un po’ di tempo fa. Era il 1987 o l’88. Non ne sono certo. Erano sicuramente gli anni ’80, però. A quei tempi lui seguiva quella strana moda dei capelli ad ala di gabbiano.”

      Naomi fece una risata pensando ad Uri con i capelli pettinati come un paio di ali per fare pendant con le ali vere sulla sua schiena. Questo stile era diffusissimo negli anni ’80. L’amore del padre per gruppi musicali alternativi le aveva fatto conoscere molteplici tipi di pettinature e mode strane. “Sì, me lo posso proprio immaginare.”

      La risata di Naomi si calmò, e tornò seria pensando alla cerimonia. Non si era mai immaginata che si sarebbe sposata o che si sarebbe legata a qualcuno fino a quando non aveva incontrato Lash. Sapeva che era una cosa che a Welita sarebbe piaciuto tanto vedere. E suo padre avrebbe adorato poterla scortare lungo la navata tenendola a braccetto. Gli occhi le si riempirono di lacrime al pensiero che la sua famiglia non ci sarebbe stata.

      â€œCredevo che questo pensiero ti rendesse felice” le disse Lash a bassa voce.

      Lei lo guardo e si sforzò di sorridere. “Sono felice. Mi sto legando a te per la vita.” Gli diede un leggero bacio.

      â€œSii onesta. Non vogliamo iniziare la nostra eternità con dei segreti, non credi?”

      Lei sospirò. “É solo che a volte mi manca la mia famiglia. Non potranno vedere la cerimonia. E mio padre, non potrò mai fare questa esperienza con lui.”

      Sgranò gli occhi quando si accorse che Lash era impallidito. Senza parole, lui uscì dal letto, andò in cucina, e si versò un bicchiere d’acqua.

      Lei osservò i suoi muscoli che si tendevano mentre le dava la schiena, in silenzio. “Lash?”

      Svuotò il bicchiere di un fiato prima di riportare l’attenzione su di lei. Le parlò con le labbra ancora bagnate. “Vorrei tanto poter fare qualcosa per sistemare questa situazione.”

      â€œOh, Lash. Non è colpa tua se mio padre se n’è andato o se io mi trovo qui. Mi devo solo ricordare continuamente che, essendo qui, posso occuparmi meglio della mia famiglia.”

      â€œUh, Naomi.” Si asciugò le labbra con il dorso della mano. “C’è qualcosa di cui ti devo parlare a questo proposito.”

      â€œDi cosa si tratta?”

      Lash si passò la lingua sulle labbra nervosamente e aprì la bocca per dire qualcosa, per richiuderla subito dopo.

      â€œLash?” Naomi sentì sopraggiungere il panico. C’era qualcosa che non andava. Perché si stava comportando in maniera così strana?

      Lash scosse la testa e la guardò con un sorriso che però non si rifletteva nei suoi occhi. “Hai assolutamente ragione. Insieme, possiamo vegliare su Welita e sugli altri. Sai cosa? Andiamo a dar loro un’occhiata domattina.”

      â€œMi piacerebbe tanto!” Sorrise e poi d’un tratto fece una smorfia. “No, aspetta. Penso che non dovremmo farlo. Gabrielle è stata abbastanza chiara sul fatto che dovessi restare lontana dal ponte per un po’.”

      â€œAh, non preoccuparti di lei. Sarà una cosa veloce.”

      Naomi era combattuta fra il desiderio di seguire gli ordini di Gabrielle e quello di vedere Welita. Avrebbe voluto così tanto poterle dire della cerimonia con Lash. Era la cosa più vicina ad averla effettivamente lì con lei. “Magari è meglio se vado da sola.”

      â€œVoglio venire con te.”

      â€œNon voglio che tu abbia dei guai. Sei appena tornato!”

      â€œLa smetti di preoccuparti? Andrà tutto bene. E poi, a me non è stato detto di rimanere lontano dal ponte.” Sorrise. “Mi piacerebbe vederli. Saranno anche la mia famiglia molto presto.”

      Lei gli buttò le braccia al collo. “Lash, mi hai reso la donna più felice al mondo. Ti amo.”

      Lui si staccò per guardarla dritto negli occhi. “Qualunque cosa succeda?”

      Lei sbatté gli occhi, sorpresa. “Naturalmente. Perché mi fai una domanda così stupid—”

      Fece un salto sentendo che bussavano alla porta. “Chi può essere? Le uniche persone che vengono a casa nostra sono Uri e Rachel.” Naomi strinse al corpo la vestaglia e andò alla porta.

      Lash le prese la mano. “Non andare.”

      Lei rise. “Cosa c’è che non va oggi in te? Sei così agitato.”

      â€œVado io” le disse.

      Naomi scosse la testa mentre lui indossava velocemente un paio di jeans. “Ti comporti come se vivessimo nella zona più pericolosa di Houston.”

      Lash corse alla porta e la spalancò. Serrò la mascella e strinse le mani a pugno.

      â€œFratello!” gridò Jeremy entrando in casa e dandogli una pacca sulla spalla. “Sono troppo in ritardo per la tombola?”

      4

      Lash venne assalito da un tumulto di emozioni mentre osservava Jeremy entrare in casa. Fece un respiro profondo, ricordando a se stesso che questo era suo fratello, e il suo migliore amico di sempre. Cercò con tutte le sue forze di cancellare la visione, no, la memoria di Jeremy con Naomi.

      Era un ricordo che continuava a ripresentarsi alla sua mente, anche dopo che Jeremy era partito per la sua cosiddetta pausa e Lash era andato a vivere sulla montagna con Naomi. Era il ricordo di Jeremy che offriva un anello di matrimonio al padre di Naomi, un simbolo dei vecchi tempi, quando il primogenito di una famiglia si recava dal padre di una donna per chiederla in sposa. Raphael non aveva negato che fosse effettivamente un ricordo.

      E Jeremy? Non aveva bisogno di parlare—il suo sguardo diceva tutto. Lash si ricordò dell’espressione sul suo viso quando aveva visto Naomi per la prima volta. Lash non riusciva a togliersi quello sguardo dalla mente. E ora eccolo qui, che si comportava come se niente fosse.

      Sebbene Naomi insistesse nel dirgli che tutti i suoi ricordi riguardavano solo lui, non poteva fare a meno di chiedersi se in passato, un passato che lei non poteva ricordare, avesse amato Jeremy. Le cose sarebbero cambiate adesso che Jeremy era tornato e lei avrebbe imparato a conoscerlo meglio? Sembrava che tutti lo amassero, persino Gabrielle.

      No. Doveva credere che Naomi sarebbe stata dalla sua parte, sempre e comunque.

      Stava quasi per parlare, quando Raphael entrò volteggiando dalla porta, perdendo il sorriso quando si accorse dell’espressione sul viso di Lash.

      â€œSiamo venuti in un brutto momento?”

      Puoi dirlo forte, pensò Lash. Seguì Jeremy con lo sguardo mentre l’angelo dai capelli dorati si avvicinava alla persona che Lash voleva tenere tutta per sé. Quando Naomi gli sorrise, Lash lottò contro l’istinto di prenderla e portarla il più lontano possibile dal fratello.

      â€œCerto che no” gli disse Naomi e poi, rivolta a Jeremy: “Allora, vuota il sacco.”

      Jeremy impallidì e una strana espressione gli attraversò il viso. “Uh, cosa devo dire?”

      â€œGli stivali. Rachel ha detto che ne hai un paio” gli disse, guardandogli i piedi con


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