Dopo La Caduta. L. G. Castillo

Dopo La Caduta - L. G. Castillo


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gli afferrò la maglietta per toglierla, desiderando disperatamente sentire la sua pelle e il calore del suo petto contro di sé. Si staccarono per un momento, mentre i vestiti venivano buttati per terra. Poi Lash la prese in braccio e lei allacciò le gambe intorno alla sua vita.

      Sentì la parete fresca dietro di sé quando Lash le si premette contro. Gemette alla durezza del suo tocco e pulsò di desiderio, sentendo il bisogno di lui. Avrebbe potuto ripetere questo migliaia di volte, e non sarebbero state abbastanza.

      Gli graffiò la schiena mentre lui scendeva con le labbra lungo il collo fino al suo seno abbondante. Buttò la testa all’indietro, gemendo e stringendo le gambe. Lash gemette a sua volta.

      Naomi passò la lingua sulla sua mascella squadrata, godendo della ruvidità delle guance non rasate. Lui gemette ancora, e lei sussultò quando lui si fece incredibilmente più duro sotto di lei.

      Prima che se ne rendesse conto, Lash corse fuori dalla cucina verso la camera da letto, tenendola sempre stretta, facendo rovesciare a terra tavolo e sedie.

      Quando la lasciò andare, lei si sentì cadere in una nuvola di morbidezza. Lash era sopra di lei, gli occhi scintillanti di passione. “Sei così bella.”

      Lentamente, si sdraiò al suo fianco, passandole le dita sulle labbra, lungo il collo e intorno al seno. Lei gemette al suo tocco leggerissimo.

      â€œVieni qui.” Lo attirò a sé.

      Il suo corpo duro come una roccia le si premette addosso mentre la baciava appassionatamente.

      â€œNaomi, mia Naomi” mormorò mentre le succhiava il collo, assaporandola. “Ti amo.”

      Il suo cuore scoppiava di amore per lui. Non si sarebbe mai stancata di sentire queste parole.

      â€œSei mia. Per sempre” sussurrò lui.

      Naomi provò un improvviso senso di preoccupazione mentre queste parole le riecheggiavano nella mente. Vide un’immagine del viso di Rachel sconvolto dalla disperazione.

      â€œAspetta, Lash” disse, sedendosi sul letto. “Mi è venuto in mente qualcosa.”

      â€œSistemerò il casino in cucina più tardi.” La strinse nuovamente a sé e le disse, in mezzo ai baci: “Meno pensieri, più azioni.”

      Lei si sedette nuovamente. C’era qualcosa che non andava. Ma cosa? Non aveva mai provato questa strana sensazione. Perché adesso? “C’è qualcosa che non va.”

      Lash gemette e si girò sulla schiena. “Cosa può non andare? Siamo da soli, siamo insieme.”

      â€œNon è questo.”

      â€œE allora cos’è?”

      â€œDovremmo stare insieme?”

      Lash si alzò di scatto, mostrando sul viso il terrore che provava. “Stai avendo dei ripensamenti su di noi?”

      â€œNo, no! Assolutamente no.” Si sentì immediatamente in colpa per averglielo fatto pensare. “Non intendevo questo. Tu sei l’unico per me. Non potrei mai vivere senza di te.” Si abbassò e lo baciò profondamente.

      Lui sospirò di sollievo. “E allora cosa c’è che non va?”

      â€œVolevo dire. Dovremmo fare, voglio dire, questo?” Naomi indicò il suo corpo nudo, gloriosamente nudo.

      Lash la strinse a sé e le stuzzicò il collo. “Mmm. Senza dubbio.”

      Naomi tremò mentre le mani di Lash le massaggiavano il seno. Ricadde sul letto. Sì, era giusto. Sentiva che era giusto. Cosa le era venuto in mente?

      Gli accarezzò il petto con la mano. Era una sensazione magnifica.

      â€œDio, Naomi. Ti voglio così tanto.”

      Dio!

      â€œAspetta, Lash” disse ansimando, cercando di riprendere fiato. Lentamente, le tornarono alla mente i lunghi pomeriggi passati al catechismo e riaffiorarono le prediche di Welita sulla castità. “Intendo dire, dovremmo stare insieme in questo modo, visto che non siamo sposati?”

      Lui si spostò e la guardò sconvolto. “Sposati?”

      Naomi si morse il labbro, non sapendo come affrontare l’argomento. Non è che lei fosse una puritana o qualcosa del genere. Lash non era il suo primo uomo. Fare sesso prima del matrimonio non l’aveva mai preoccupata, malgrado le prediche di Welita e di suo padre sull’importanza di rimanere casta. Ma le cose erano diverse adesso. Era un arcangelo. Non doveva essere un modello di comportamento o qualcosa del genere?

      â€œBeh, non so se gli angeli si sposino o celebrino qualche forma di unione formale. Voglio dire, non so se una cosa come il matrimonio abbia lo stesso significato qui che sulla Terra.”

      Le sue labbra si piegarono in un sorriso. “Ce l’ha. Molte coppie di angeli fanno voto di dedizione reciproca. Ad esempio, Uri e Rachel l’hanno fatto.” Le mise una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “É questo che vuoi?”

      Naomi lo guardò dritto negli occhi. “Sì. Voglio essere legata a te, per sempre.”

      Le prese il viso fra le mani. I suoi occhi erano talmente pieni di amore da toglierle il fiato. “Non esiste niente che io voglia di più che essere legato a te. Parlerò con Michael domani per i preparativi.” Poi si avvicinò e le diede un bacio.

      Lentamente, Lash la fece ricadere sul letto, e le sue mani cominciarono ad accarezzarle le cosce.

      Lei gemette, e il senso di colpa tornò ad affacciarsi. “Lash, forse è meglio che aspettiamo che sia ufficiale.”

      Lui grugnì e si rimise sulla schiena. “Mi stai uccidendo, Naomi.”

      â€œMi dispiace. É solo che, beh, sarebbe meglio se facessimo le cose nel modo giusto.”

      â€œMa perché adesso? Abbiamo fatto così senza fermarci da quando sei arrivata.” Si sedette e le rivolse uno sguardo bollente. “E, se ricordo bene, il tuo entusiasmo rumoroso è stato uno dei motivi per cui ho costruito la nostra casa sulla montagna, lontano da occhi e orecchie indiscreti. Anzi, credo che tu abbia spaccato i timpani a Gabrielle, a giudicare dagli sguardi osceni che mi lancia ultimamente.”

      Le cadde la mascella e arrossì violentemente. A parte una vista ed una forza superiori, gli angeli possedevano anche un udito amplificato. La maggior parte delle volte, questo era considerato un plus. Ma quando si vive in stretto contatto e vuoi un po’ di privacy? Non tanto.

      â€œIo . . . tu . . . beh . . .” Era così imbarazzata.

      Lui fece una risata e le baciò la punta del naso. “Sei così carina quando arrossisci.”

      â€œArgh!” Saltò giù dal letto e si mise una vestaglia. “Parlo sul serio.”

      Lash si appoggiò alla testiera del letto, le braccia dietro alla testa. “Dimmi: qual è il vero problema?”

      Lei sedette sul bordo del letto. Lash sapeva leggerla come un libro aperto. “É quello che ha detto Rachel su di lei e Uri. Non voglio che succeda a noi.”

      Il suo sguardo si fece serio, e tese una mano per accarezzarle una guancia. “Non succederà. Io sono qui con te. Non vado da nessuna parte.”

      â€œE se finissimo nei guai per tutte queste attività al di fuori del matrimonio? Non voglio correre rischi.”

      â€œNaomi, questo non succederà.”

      â€œMi sentirò meglio


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