Conferenze tenute a Firenze nel 1896. Autori vari
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Il famoso baquet di Mesmer era una tinozza come lo dice il nome, ossia un mastello alto poco più di mezzo metro fatto di legno di quercia. Nel fondo vi erano dei buchi che comunicavano con una cassa sottostante, come se la tinozza avesse un doppio fondo. Da questi buchi uscivano delle spranghe di ferro piegate ad angolo retto in modo che potevano girare.
I malati si mettevano attorno a questo mastello in parecchi ordini, e ciascuno teneva la spranga di ferro rivolta verso la parte malata. Una corda era tirata intorno al corpo degli astanti per riunirli. Qualche volta si faceva una seconda catena colle braccia e per stringersi meglio si stendevano le mani l'uno all'altro afferrandosi reciprocamente il pollice e l'indice.
Un pianoforte messo in un angolo della sala suonava, e spesso accompagnava il canto di una voce melodiosa.
Mesmer aveva parecchi medici che lo aiutavano, perchè quando la sala era affollata non bastava da solo.
Questi, dice la cronaca, erano scelti da Mesmer tra i più giovani e i più belli dei suoi discepoli. Gli ammalati erano già disposti in circolo intorno al baquet, quando cominciava la seduta di magnetismo. Mesmer si presentava nella sala vestito di seta color lilla. I medici tenevano in mano una bacchetta di ferro, e toccavano gli ammalati sulla faccia dietro la testa e sulla parte malata. Facevano dei cenni e talora palpavano colle dita. La cosa più importante, diceva Mesmer, era di saper dirigere bene i poli magnetici; senza di ciò non potevasi ottenere alcun effetto.
Quando l'azione della bacchetta di ferro e il contatto colle dita e i passi magnetici non bastavano, si aggiungeva l'effetto psichico di uno sguardo intenso, e colle mani si premeva dolcemente l'addome. Se questo non bastava a provocare una crisi, Mesmer prendeva un contegno assai più intimo ed energico. Si sedeva davanti alla malata e stringeva le gambe e i ginocchi della paziente tra le sue gambe e le sue ginocchia, le applicava le mani sul basso ventre e quanto più era possibile nella direzione dell'ovaia, e scorreva palpando sulle parti più sensibili del corpo, mentre gli occhi ardentemente fissi in quelli della malata andavano avvicinandosi fino a che le bocche quasi si toccavano.
VII.
Intorno alla cronaca scandalosa del magnetismo animale vi sarebbe molto da dire. Si stampò anche un poema, la Mesmeriade, che per quante ricerche io n'abbia fatte non mi è stato possibile di leggere.
Nel libro del Morand[23] è stampata la relazione secreta fatta al Re Luigi XVI sui pericoli che correvano i buoni costumi per la pratica del magnetismo. Non tutte le donne che andavano a farsi magnetizzare erano malate. Ma non posso fermarmi su tale argomento.
Mesmer aveva saputo far venir di moda la sensibilità. Il magnetismo era un mezzo per conoscere chi era più sensibile e la società elegante si compiaceva di queste esperienze.
In un libro stampato alla macchia col titolo Choix des mémoires secrets pour servir à l'Histoire de la République des Lettres, depuis l'année 1762 jusque et y compris 1785, ho trovato il seguente aneddoto del 27 aprile 1784.
“Cela devient un spectacle. Derniérement Mde. la princesse de Lamballe, avec une dame de la suite, est allée chez le docteur Mesmer, comme il magnétisoit. Il n'y avait pas moyen de refuser une princesse, et malgrè la parole donnée par ce médecin aux malades, S. A. les a vus entourant le baquet mysterieux, et s'y livrant à toutes les simagrées qu'il leur fait faire. Les femmes surtout ont été très-scandalisées d'une semblable curiosité; car ce sont elles qui éprouvent les plus singulières convulsions, tenant beaucoup des extases du plaisir: aussi sont-elles les plus ardentes à prôner le mesmérisme.„[24]
La principessa di Lamballe aveva voluto farsi magnetizzare e Mesmer non essendo riuscito si era sparsa la voce tra il popolo che il sangue reale resisteva al magnetismo.[25]
Povera principessa Lamballe! essa era nata nella Casa di Savoja Carignano e nel settembre del 1792 cadde vittima nelle mani dei sans-culottes. Taine nella Conquête Jacobine ci fa conoscere la figura triste di quel Petit-Mamain che l'uccise.[26] Era il figlio di un albergatore e passeggiava con una scimitarra al fianco e due pistole alla cintola al Palais Royal, accompagnato da altri pessimi soggetti della stessa risma. Questi scellerati invece di nascondersi si facevano vedere e si vantavano dei loro delitti.
Un testimonio oculare ha raccolto queste sue parole: C'est moi, qui ai éventré la Lamballe et qui lui ai arraché le cœur.... Tout mon regret est que le massacre ait été si court, mais il recommencera.
VIII.
La stella di Mesmer, giacchè egli credeva alla influenza degli astri, toccò il suo apogeo col 1784 che fu un anno memorabile per molti avvenimenti. In quest'anno fu visto sollevarsi per la prima volta un pallone aereostatico nel campo di Marte. L'Accademia delle scienze aveva dato incarico a Montgolfier di preparare un pallone di seta che ricoperto d'una vernice impermeabile fu riempito di idrogeno ed era alto più d'una casa.
Pilâtre de Rosier e il Marchese d'Orland fecero la prima ascensione libera nell'aria.
Nei salotti e nei giornali non si parlava d'altro che dei palloni aereostatici e del magnetismo. Mesmer a quel tempo aveva cominciato a magnetizzare anche gli alberi. I malati accorrevano a questi alberi ai quali si erano attaccate delle corde e vi passavano delle ore cadendo in convulsioni e dando di sè triste spettacolo sui boulevards e nei giardini.[27]
Ecco la strofa di una satira contro Calonne controllore generale delle finanze che fu di una prodigalità pazza nel distribuire delle pensioni ai cortigiani di Luigi XVI.
Qu'on aime tant qu'on voudra
Les ballons et l'opera;
Qu'on parle de politique,
De fluide magnétique
Sans s'intéresser à rien:
C'est bien
C'est bien.
On n'est pas Français pour rien:
Mais moi qui bonnement raisonne;
J'aime Calonne
J'aime Calonne.[28]
Un altro tesoriere di Francia, Michel Fournier, pubblicò una relazione sulla guarigione della sua nipote firmata dagli ufficiali del municipio, da tre chirurghi e da un medico, dai canonici e dal Vescovo. Gli attestati comprovanti l'efficacia del magnetismo animale nella cura delle malattie si pubblicavano a volumi interi e me ne sono passati parecchi fra le mani.[29] Cito solo questo che fu scritto da un ministro delle finanze ed ha per epigrafe un distico latino. È la nipote di Fournier che rivolge a Mesmer queste parole.
“Fanciulla, cieca, trascinando il passo, domando a te, Mesmer, la parola, i piedi, gli occhi. Ecco: cammino, vedo e parlo.„
Infans, cœca, trahens, gressum te Mesmer, posco
Verba pedes oculos. Ambulo, cerno, loquor.
IX.
Le