Conferenze tenute a Firenze nel 1896. Autori vari

Conferenze tenute a Firenze nel 1896 - Autori vari


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a nominare una commissione. Questa era costituita da quattro medici della Facoltà di Parigi, ai quali, in seguito a loro richiesta, vennero aggiunti dal Re cinque altri membri dell'Accademia reale delle scienze, col mandato di fargli un rapporto intorno al magnetismo animale.

      Di questa commissione facevano parte Franklin, Lavoisier, Bailly. Essi parlarono del magnetismo da quei grandi scienziati che erano. Nominati il 12 marzo del 1784, nel mese di agosto del medesimo anno il celebre astronomo e letterato Bailly aveva già presentato al Re la relazione approvata dai suoi colleghi. È un opuscolo di 74 pagine che rimase memorabile fra quanti scritti siansi mai pubblicati sull'ipnotismo.

       La questione venne esaminata sotto tutti gli aspetti, cioè dal lato fisico, fisiologico, medico e morale.

      La Commissione recatasi nell'Istituto del signor Deslon, allievo del Mesmer, trovò alcuni malati calmi e tranquilli, mentre altri erano agitati e in preda alle convulsioni. Quando stando intorno al baquet uno cominciava ad essere preso dalle convulsioni, anche gli altri ne soffrivano poco dopo.

      Ogni tanto qualcuno gridava ed agitavasi con dei moti precipitati ed involontari delle estremità. Molti si lamentavano di uno stringimento alla gola, di vampe, di sensazione di caldo o di freddo. I malati stavano legati in cerchio attorno al baquet, fino a che scoppiava la crisi. Dopo, erano lasciati liberi. Quelli che per simpatia sentivansi più attratti si precipitavano nelle braccia l'uno dell'altro, nello stato di una esaltazione morbosa, piangendo e ridendo convulsi. E tutti erano soggetti alla volontà del magnetizzatore che con un cenno li separava o li faceva abbracciare.

      Quando i fenomeni diventavano troppo gravi e tali che il magnetizzatore non poteva più dominarli, vi era una sala imbottita con dei materassi in terra e alle pareti, la così detta Salle des crises.

       I membri della Commissione si erano fatto preparare un baquet dal signor Deslon e stettero per delle ore davanti alle spranghe di ferro senza provare alcun effetto. Per scrupolo vollero tenere le sedute anche tre giorni di seguito, due ore e mezzo ogni giorno, ma nessuno sentì un qualche fenomeno che potesse attribuirsi al magnetismo.

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      Parecchie riunioni furono tenute dalla Commissione in casa di Franklin a Passy, dove venivano condotti gli ammalati quando Franklin non stava bene.

      Beniamino Franklin mandato in Francia come ambasciatore della repubblica degli Stati Uniti, era diventato una delle figure più caratteristiche di Parigi. Per breve tempo fu lui che dette il tono della moda.

      Nestor de l'Amérique,

      Prise la voix publique

      Du monde politique

      Et du monde savant:

      Mais dédaigne l'hommage

      Dont le peuple volage,

      Sans respect pour ton âge,

      Tennuie à chaque instant.

      Conserve bien ta tête,

      Ta vénérable tête;

      Conserve bien ta tête.

      Mais sans la montrer tant.

      Un tudesque empirique,

      Au bout d'un doigt magique,

      Fait naître la colique

      Ou la chasse à l'instant.

      Son Don Quichotte assure

      Que la mort en murmure

      Et cite mainte cure,

      Dont il est seul garant:

      Changez-moi ces deux têtes,

      Ces magnétiques têtes.

      Changez-moi ces deux têtes,

      Têtes de charlatan.

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      La parte più memorabile della relazione presentata al re Luigi XVI sul magnetismo, è quella nella quale venne confermata la potenza che un uomo può esercitare sugli altri, senza l'intermediario immediato e dimostrato di alcun agente fisico: e si stabilì che i gesti ed i segni i più semplici producono qualche volta degli effetti potenti sulle persone dotate di una grande eccitabilità nervosa. Un altro fatto importante messo in evidenza dalla Commissione, fu che le esperienze fatte col magnetismo sulle persone isolate, quando queste riuscivano, non davano mai una intensità di fenomeni così imponente come essi videro nella sala affollata quando molte persone stavano intorno al baquet aspettando che scoppiasse la crisi.

      Permettete che io riferisca un passo di questo documento impareggiabile per la storia dell'ipnotismo.

      “Attorno al baquet sta la folla degli ammalati. Le sensazioni sono comunicate e rese continuamente l'uno all'altro: i nervi alla lunga si affaticano con questo esercizio, si irritano; e la donna più sensibile dà per la prima il segnale. Allora le corde tese da per tutto al medesimo grado ed all'unisono si rispondono, e si moltiplicano le crisi: esse si rinforzano mutuamente, esse divengono violenti. Nel medesimo tempo gli uomini che sono testimoni di queste emozioni le subiscono essi stessi e le provano in proporzione della loro sensibilità nervosa, e quelli nei quali questa sensibilità è più grande e più mobile cadono in una vera crisi.

      “Questa grande sensibilità è in parte naturale e in parte acquisita, e tanto negli uomini quanto nelle donne diviene abitudine. Provate una o più volte queste sensazioni, non si ha a fare più che svegliarne la ricordanza, e rimontare l'imaginazione al medesimo grado, per operare i medesimi effetti. E questo riesce sempre facile mettendo il soggetto nelle medesime circostanze. Allora non vi è più bisogno di curare l'ammalato in pubblico, basta far dei gesti colle dita, o toccare gli ipocondrii, o mettere la bacchetta dinanzi alla faccia; questi segni sono conosciuti.

      “E neppure è necessario di impiegarli, basta che gli ammalati cogli occhi chiusi credano che questi segni si fanno sopra di loro, perchè si persuadano che sono magnetizzati; le idee si destano, le sensazioni si riproducono, l'imaginazione impiegando i mezzi soliti, e percorrendo le medesime vie, fa comparire i medesimi fenomeni.„

      Oggi, dopo che è passato più di un secolo, non sapremmo dire nulla di meglio.

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