Egitto. Cagni Manfredo
e le attribuzioni.
I beni Wakfs o di mano morta sono destinati a provvedere alle spese del culto, alla conservazione degli Ospizi, degli Asili e delle Scuole di Moschea, che sono le Università Musulmane.
Questi beni derivano da private donazioni ed ammontano ad una cifra cospicua; sono inalienabili e l'Amministrazione loro è indipendente dalle altre Amministrazioni dello Stato e costituiva un tempo un Ministero speciale. Ora è affidata ad un Direttore generale detto dei Wakfs.
L'organizzazione giudiziaria in Egitto è piuttosto complicata.
Esistono tre specie di tribunali:
1º I tribunali della Riforma detti tribunali misti;
2º I tribunali indigeni;
3º I tribunali indigeni speciali (Mehkémehs) che giudicano secondo il diritto Musulmano.
Tribunali misti.– Si è fatta sentire la necessità di creare questi tribunali in vista dei numerosi stranieri che trovansi in Egitto, greci, italiani, francesi, inglesi, tedeschi, ecc., i quali in virtù delle Capitolazioni non sono sottomessi che alle leggi dei rispettivi loro paesi.
Questi tribunali giudicano gli affari civili e commerciali che riguardano indigeni e stranieri, o stranieri di nazionalità diverse.
Sono in numero di tre ed hanno sede al Cairo, ad Alessandria ed a Monsourah-Zagazig. Al disopra di questi tribunali di prima istanza havvi la Corte d'Appello mista in Alessandria.
I consiglieri ed i giudici sono parte indigeni e parte stranieri.
Tribunali indigeni.– La necessità di conciliare presso gli Egiziani le esigenze della vita moderna coi precetti della loro legge religiosa ha indotto a creare recentemente i Tribunali indigeni.
Questi Tribunali pronunciano in materia civile e commerciale sopra gli affari che riflettono soltanto gli indigeni e giudicano i loro reati e delitti.
Sono in numero di sette e di prima istanza, e la Corte di Appello che a loro sovrasta risiede al Cairo.
I consiglieri ed i giudici sono per la maggior parte indigeni. La provincia poi dalla frontiera verso la Nubia è posta provvisoriamente sotto la giurisdizione di un Tribunale speciale e di una Corte di Appello sedenti ad Assouan.
Mehkémehs o tribunali indigeni speciali.– Trattano tutto quanto concerne le relazioni private, matrimoni, divorzi, donazioni, legati, successioni, ecc.
Giudicano pure sulle contestazioni relative ai Wakfs (manimorte), nominano i tutori e curatori, registrano le vendite immobiliari e rilasciano i titoli di proprietà.
Altre giurisdizioni.– Gli indigeni che non sono di religione Musulmana vengono sottoposti per tutto quanto riflette gli affari dei Mehkémehs (tribunali indigeni speciali) alla giurisdizione dei tribunali creati dai capi dei diversi culti (Patriarchi).
Finalmente i Tribunali consolari istituiti in ciascun consolato pronunciano sopra gli affari civili e commerciali fra stranieri della stessa nazionalità, e ne puniscono i reati ed i delitti.
L'istruzione pubblica comprende in Egitto l'insegnamento primario, l'insegnamento secondario o preparatorio e l'insegnamento superiore o speciale.
Il primario è impartito in 42 scuole di fanciulli ed una di ragazze. Diciotto di queste scuole si trovano al Cairo e lo venticinque altre nelle principali città dell'Egitto.
Tutte queste scuole sono poste sotto la direzione del Ministero dell'Istruzione Pubblica; ve ne sono pure altre speciali, ma sotto la diretta dipendenza dell'Amministrazione di manomorta (Wakfs).
Esistono inoltre in tutto l'Egitto 5400 case d'insegnamento (Kouttabs) annesse per la maggior parte alle Moschee od alle Sébilles (fontane pubbliche), e vi si insegna la lettura, la scrittura ed i principii di religione ad oltre 140 mila ragazzi.
L'insegnamento secondario e preparatorio non è dato che in tre scuole governative: le scuole Tewfik e Khèdivieh al Cairo e la scuola Ras-el-Tin ad Alessandria.
Finalmente le scuole superiori e speciali sono:
La scuola politecnica, la scuola di diritto, la scuola di medicina e la Dar-el-Oloum, ossia scuola normale araba, con due corsi normali europei, cioè la scuola di arti e mestieri e la scuola di agricoltura.
Il Ministero della guerra mantiene al Cairo una grande scuola militare pel reclutamento degli ufficiali.
L'insegnamento superiore Musulmano è impartito in parecchie università collegate a moschee di primo ordine; la più importante è la grande università di El-Azhar, celebre in tutto il mondo, che conta oltre a 12 mila studenti.
L'insegnamento libero è largamente rappresentato in Egitto da numerose scuole primarie e secondarie mantenute da congregazioni religiose o da privati, e queste scuole danno l'istruzione a migliaia di Egiziani.
NB. Delle Istituzioni scientifiche e militari e della Sicurezza pubblica si terrà parola in capitoli speciali.
L'Egitto, come la maggior parte degli Stati organizzati, è gravato da un debito pubblico. Questo debito fu contratto dai Governi dei precedenti Khédivi, per dotare il paese di grandi lavori di utilità pubblica, di cui era affatto sprovveduto quali sono ferrovie, canali, ponti ecc.
Una legge promulgata il 19 Luglio 1880, detta Legge di liquidazione, ha consolidato il debito egiziano ed ha rivolti alcuni cespiti di rendita dello Stato al pagamento degli interessi ed al progressivo ammortamento di questo debito.
Un imprestito posteriore a questa legge venne contratto nel 1885 per riparare ai disastri cagionati all'Egitto dagli avvenimenti del 1882 e dalla rivolta del Soudan.
Questo nuovo debito fu denominato Debito garantito.
Una speciale Amministrazione detta Cassa del debito pubblico, diretta da sei Commissari stranieri, rappresentanti le potenze più interessate, riceve i fondi destinati al servizio degli interessi e dell'ammortamento del debito garantito e di una parte del Debito pubblico e si assicura dell'equo riparto conforme alle leggi del paese ed alle convenzioni internazionali.
Produzioni minerali.– I prodotti minerali dell'Egitto sono poco importanti per ora.
Esistono nulladimeno nelle colline, che fiancheggiano la valle del Nilo, come nel deserto arabico e nella penisola del Sinaï, cave di granito, di sienite rossa, di porfido, di pietra bigia fina, di alabastro trasparente, di marmo veneto, di mica, di breccia verde di Egitto molto apprezzata; vi sono pure giacimenti di smeraldi, di onici e di granati, con miniere d'oro e di rame; ma queste ricchezze minerali non sono usufruite. L'estrazione del petrolio venne abbandonata. La sola produzione importante è quella del sale, di alcali naturali e del salnitro.
Le saline sono principalmente situate nei dintorni di Rosetta e di Damietta.
Il sale ricavato è soltanto sufficiente alla consumazione del paese.
Produzioni agricole.– L'agricoltura in Egitto è la precipua occupazione degli abitanti ed è la sorgente più stabile delle loro ricchezze e della loro prosperità. Le coltivazioni in Egitto si dividono in tre distinte categorie: Sèfi, Nili, Chètui.
La coltura Sèfi, ossia di estate, è applicata alle regioni non tocche dall'inondazione al tempo della piena del Nilo.
Queste regioni sono il basso Egitto, il Fajoum, non che le provincie dell'alto Egitto irrigate da canali.
I prodotti principali che si ricavano sono il cotone, la canna di zucchero, il riso sultano, il sesamo, i pistacchi, il sorgo, i cocomeri ed i meloni.
La coltura Nili si effettua immediatamente prima della piena del Nilo e si semina il grano turco precipua base del nutrimento della popolazione agricola, non che il riso detto Sabaïni (di 70 giorni), ma questo si semina nelle vicinanze dei laghi.
Durante la piena del Nilo, il cotone, il riso e la canna da zucchero continuano a rimanere sotto acqua non facendosi il raccolto che nei mesi di ottobre e novembre.
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