La Notte Oscura Dell’anima. Aldivan Teixeira Torres
delle conseguenze. Per ogni errore fatto, si allontanano sempre più dalla luce e a meno che qualcuno non li aiuti, finiscono per cadere nella perdizione. Questi sono tutti quelli che vengono drogati dai vizi carnali e spirituali. C'è ancora un terzo tipo di persone che percorrono la notte oscura per un certo periodo di tempo, fino a quando qualcosa trasforma la loro vita. riflessione o un semplice avvenimento del destino. Il fatto in questione li conduce al pentimento che è una delle chiavi per salvare se stessi dalla pericolosa notte. Oltre a questi, ci sono altri tipi di notte oscura, ma non sono predominanti. Abbi pazienza e accertati di essere in grado di superare i tuoi limiti, di andare avanti sulla strada della conoscenza e non cadere nelle trappole del destino.
– Grazie. Dopo questa spiegazione posso giungere alla conclusione che la mia notte oscura è stata del terzo tipo, mentre la vivevo sono stato sottoposto a diverse esperienze che andavano al di la della mia comprensione. Per questo sono tornato qui cercando di ottenere la conoscenza che mi renderà in grado di capire ed analizzare le diverse notti oscure dell'anima. Questo è assolutamente necessario per la mia crescita personale e per quella della mia carriera.
– Bene, ora posso solo ora augurarti buona fortuna nel tuo percorso. Tu sei un ragazzo che merita di avere successo. Sappi che molti cuori impareranno da te i segreti per diventare persone migliori e più felici. Certamente il tuo contributo all'umanità sarà importante ed immenso.
Dopo aver detto questo, il guardiano finisce la sua zuppa, guarda fuori e si gira verso di me.
– È tempo che la sfida cominci. Io sto per andarmene, non dimenticare le mie raccomandazioni.
Immediatamente, lei si alza e scompare nella notte, lasciandomi solo con le mie ansie. In questo momento, guardo il mio orologio da taschino, rendendomi conto che è già tarda notte e inizio a sentire un accenno di sonno. Penso per un attimo e decido di fare un sacrificio per portare a compimento i miei obiettivi. Dopo aver preso questa decisione, afferro una torcia dalla mia valigia ed esco dalla capanna. Uscendo, mi rendo conto che la luce che emette non è sufficiente per mantenermi in sicurezza nella parte superiore della sacra e pericolosa montagna. Nonostante ciò non mi arrendo e continuo a credere nelle mie capacità. Faccio un paio di passi e prendo un'altra decisione: avrei cominciato a camminare sul lato ovest della vetta, dove si trova la maestosa grotta. Questa decisione è stata motivata dal mio sesto senso.
Determinato, arrivo al sentiero più vicino. A metà strada comincio sentire dei rumori di animali selvatici. E adesso? Come avrei potuto difendermi? Ho paura, comincio a ripetere una preghiera silenziosa e i rumori scompaiono subito come per miracolo. Mi sento più rilassato e continuo a camminare, concentrandomi sulla sfida. Anche in questo caso i dubbi non si placano e mi domando: Sarà possibile per me superare questa prima sfida così difficile? Ebbene, sarei in grado di compiere ogni sforzo possibile per iniziare a raggiungere i miei obiettivi: La ricerca per le risposte sulla notte oscura ed il mio desiderio di conoscenza.
Io proseguo il cammino, ma a causa dell'intenso frinire degli insetti perdo la concentrazione. Come alternativa, decido di scommettere sul mio istinto e sull'esperienza in modo da non perdermi durante il percorso. Subito dopo, a passi costanti e svelti mi avvicino sempre di più alla grotta della disperazione, il posto dove sono diventato il veggente dei libri. Quando arrivo mi fermo di fronte ad essa e i ricordi dell'ultima volta in cui ci sono stato riaffiorano alla mente. Mi ricordo ogni dettaglio, compreso il fatto di essere stato solo un sognatore che aveva scalato la montagna alla ricerca di un destino sconosciuto. Scalando la montagna fino in cima, ho avuto il piacere di conoscere il guardiano, uno spirito miracoloso in grado di comprendere i più profondi misteri dell'umanità. Con il suo aiuto ho portato a compimento tre sfide, una più difficile dell'altra. Sempre lassù, ho affrontato il fantasma ed il giovane, con l'obiettivo di affermarmi e prendermi ciò che volevo. Dopo tutte queste fasi, finalmente sono riuscito ad entrare nella grotta della disperazione, la grotta che era in grado di rendere possibile l'impossibile. Entrando, superando tutti gli ostacoli, viaggiando attraverso molti luoghi, sono arrivato fino alla camera segreta. Lì, le mie doti naturali sono state rafforzate e ho finito col diventare il veggente, un essere capace di compiere miracoli nel tempo e nello spazio. Grazie a tutto quello che avevo realizzato ho lasciato la caverna, e ho viaggiato nel tempo, ho punito le ingiustizie, aiutato qualcuno a trovare se stesso e finalmente ho unito le mie forze opposte. Sono riuscito nella mia missione e ora mi sono sentito pronto per una nuova avventura, penetrare nella densa notte oscura dell'anima, qualcosa che nessuno ha mai fatto prima. Pieno di entusiasmo, mi incammino, mi fermo davanti all'ingresso della grotta in attesa di un segno soprannaturale, ma non succede niente. Col passare del tempo, inizio a convincermi che la grotta non aveva nulla a che vedere con questa sfida perciò decido di andare via da lì e cerco un altro percorso, verso il lato nord della montagna. Lo trovo subito, aiutato dalla luce della torcia, decido di incamminarmi.
Percorrendo una nuova strada, sento la mia fede e la speranza rinnovate, perché credo di esser vicino a portare a termine i miei piani e a raggiungere il tanto desiderato successo. Fiducioso seguo gli istinti sviluppatisi diventando veggente, ad un certo punto, decido di lasciare il percorso e mi avvio verso una selva. Nonostante le difficoltà, come per esempio le spine che mi bucano, continuo a camminare nella stessa direzione, perché ho una certezza interiore. Continuo di questo passo per circa dieci minuti, fino a quando appare dal nulla una radura. Di fronte a me scorgo quattro percorsi differenti ed avrei dovuto sceglierne uno. Sotto pressione, comincio ad analizzare tutte le possibilità. In questo caso non posso fare affidamento solo sulla fortuna o sul destino, ma semplicemente sulla conoscenza. Tra i quattro percorsi vi è quello della luce, la via della passività, quella del pentimento e il percorso della notte oscura dell'anima. La prima appartiene a tutti coloro che affidano la loro missione alla chiamata del Padre. Certamente questo è il percorso più difficile, perché richiede rinunce e scelte che la maggior parte delle persone non è disposta a fare. Tuttavia, il secondo, il percorso della passività, rappresenta tutti coloro che persistono nei loro errori senza preoccupazione per le conseguenze, come le altrui sofferenze. Nel caso scegliessi questa via potrei addirittura essere portato alla pazzia. Per quanto riguarda il percorso del pentimento, questo appartiene a tutti, ad ogni essere umano che è pronto a cambiare la propria vita, a perdonare e cercare di comprendere il prossimo. Tuttavia la maggior parte delle persone non riescono a percorrerlo per molto tempo, soprattutto a causa della superbia, il peccato cardinale che proverò a comprendere in fondo a questa sfida particolare. Nel mio caso optare per questo percorso significherebbe osservare e provare molte sofferenze. Infine, c'è il percorso della notte oscura dell'anima che rappresenta la conoscenza e l'esperienza mistica del buio che tutti attraversano ad un certo punto della propria vita. Dopo averci riflettuto per un po', alla fine decido che il percorso della notte oscura dell'anima è il più appropriato da seguire al momento. Prima di proseguire nel viaggio, però, mi ricordo delle mie sfide passate in particolare di quando ho dovuto scegliere, durante l'ultima avventura, tra le due forze opposte. In quel caso, il percorso sulla destra era quello giusto, perché rappresentava la via della luce, mentre quello a sinistra rappresentava le tenebre. Ora la situazione è diversa, perché ci sono quattro percorsi e solo uno sarebbe stato la scelta più appropriata. Rifletto per un po' e decido di invertire i ruoli, decidendo che il percorso all'estrema sinistra sia quello della luce pura mentre quello di fianco, sia quello del pentimento. Così il percorso all'estrema destra, secondo il mio ragionamento rappresenta la notte oscura dell'anima e quello accanto, quello della passività. Al fine di confermare i miei presentimenti, creo un'aura di energia intorno ai percorsi e questo piano da i frutti desiderati. Quindi seguo il percorso all'estrema destra, in cerca della verità che pochi conoscono. Dopo aver camminato per un po', il mio andamento costante mi porta in un luogo pianeggiante, vivace ed enorme, con un lago nel mezzo. Sulle sue sponde, una donna mi saluta con la mano e mi chiama a sé. Preso dalla curiosità, rispondo alla sua chiamata e mi avvicino. Come la raggiungo, ci inizio a parlare:
– Sei tu che possiedi il mistero che sta alle origini della notte oscura dell’anima?
– No mio caro, ma posso aiutarti.
Dicendo ciò la donna mi si avvicina molto velocemente, e giungendomi alle spalle mi spinge nel lago. Essendo in quel momento indifeso, finisco in acqua. Allora la montagna inizia ad oscillare, a causa delle forze gravitazionali, il