Io cerco moglie!. Alfredo Panzini

Io cerco moglie! - Alfredo Panzini


Скачать книгу
la vita. Ma a te che tieni immensamente alla vita, a te che non dormiresti la notte se perdessi qualche biglietto da mille al baccarat, a te che tieni in ordine il libro del dare e dell'avere, a te che hai lo scadenzario, io non posso fornire nessuna delle eroine dei miei romanzi.

      — Mi atterrisci, Lionello; ma credo che tu ti sia formata una cattiva opinione di me: tu pensi che io sia avaro....

      — Un po' tirchio.

      — No, Lionello. T'ho detto: io sarei disposto a nominarti mio erede universale; ma è, vedi, che io sono nato così: ordinato, metodico, previdente. E che colpa ho io se il denaro va a radunarsi [pg!36] sempre nelle tasche degli uomini metodici, ordinati, previdenti? È bello, vedi, leggere nei tuoi romanzi la vita fugace e folle di quelle donnine sperperatrici: capisco che debbano dare grandi soddisfazioni. I miei sensi ne sono perturbati. Mi piacerebbe anche a me di provare: ma poi metto in bilancio, e m'accorgo del passivo. Per me sperperare sarebbe una forma di suicidio. Vedi che Ginetto Sconer è un uomo sincero. Non ti pare, Lionello?

      *

      Ma due giorni dopo questo colloquio, vedo Lionello che precipita come un bolide nel mio studio.

      — Sconer — dice — un caso eccezionale, un caso del tutto straordinario, del tutto convenevole per te.

      Credevo che si trattasse di qualche affare, perchè in quell'ora (erano circa le tre del pomeriggio) io sono orientato verso gli affari. No! Si trattava del matrimonio. Ho dovuto — per così dire — togliere la comunicazione del centralino del mio cervello per mettermi in comunicazione con Lionello. Egli si impazientì; ma io lo pregai di accomodarsi.

      — Sconer — cominciò a dire Lionello —, sai tu qual'è la più bella donna del mondo? Bada [pg!37] che esiste un plebiscito! Nicoletta, meglio nota sotto il nome di fräulein Violetta, perchè fu a Vienna che ella vinse le prime battaglie dell'arte.

      Risposi a Lionello:

      — Io non ho visto mai la faccia viva di fräulein Violetta: la ho vista al cinematografo, e la réclame di quella sua faccia stravolta che pare abbia il mal di mare, è impressionante.

      — Come sei sempre borghese nelle tue espressioni! — disse con disprezzo Lionello. — È fräulein Violetta che dissolve la sua bellezza nella canzone dell'arte. — E proseguì: Conosci tu la storia di fräulein Violetta...? No?... Allora te la racconto. Fräulein Violetta proviene dalla lirica: anzi dal campo dell'operetta viennese. Di membra delicate, esile di vita, opalina di colore, minuta di lineamenti, calma, quantunque un po' beffarda. Ma i suoi capelli neri, duri e forti come la coda di un cavallo di battaglia, testimoniano la energia psichica che si nasconde sotto quell'apparente delicatezza. Artisticamente parlando, essa è una creatura di eccezione, come diciamo noi. Essa è uno dei più esuberanti temperamenti che sappiano far vibrare l'anima delle folle, attraverso le eroine sentimentali e gaie di tutto un vastissimo repertorio....

      [pg!38] — Fermati, Lionello! (Mi pare un periodo dei suoi romanzi).

      —.... il suo canto era impeccabile, — proseguì; — pronto a tutte le inflessioni! Ebbene, ritorna da una tournée nel nuovo mondo, dove aveva eccitato la più grande ammirazione consolidando vie più la sua fama, quando improvvisamente....

      — Fu silurata da un sottomarino tedesco.

      — Peggio, amico. Perdette la voce. Che cosa doveva fare? È diventata artista di cinematografo. Studiò la grande arte muta, e con la perseveranza di chi vuole arrivare ad una mèta di gloria, con volontà ferrea, con la coscienza sicura e severa delle necessità artistiche, spiccò il volo, con ali d'aquila, verso le eccelse vette della tragedia. Sai tu, Sconer, come è stata definita Nicoletta da un grande scrittore francese? Toutes les femmes dans une femme. Sai come la ha definita il poeta Flebis? «L'universo rinchiuso in una guaina di chinchilla», perchè allora eravamo d'inverno. È la donna dinamica per eccellenza! In lei stanno raccolte le mille assise della femminilità, Thais e Salomé; Nanà e Giulietta: ella rivive tutte le creature del genio e vibra nei molteplici aspetti dell'amore, dell'odio, della voluttà, della gelosia: felina, raffinata, dolce, implorante....

      [pg!39] — Tu mi cominci, Lionello, un altro dei tuoi meravigliosi periodi.

      — Sai tu cosa guadagna Nicoletta, cioè fräulein Violetta? Più di tutti i poeti italiani, compreso Dante.

      — Questo lo credo, — risposi.

      — Sì, vedi, perchè fräulein Violetta, sotto apparenze anarchiche, nasconde un genio pratico di primo ordine, come ti è dimostrato dal fatto che essa riesce a mantenere il primato in mezzo a un'enorme concorrenza. Ora tu saprai la leggenda che corre sul conto suo: leggenda che ha il sapore dell'assurdo, ma così è. Dimmi, Sconer, tu hai mai veduto fräulein Violetta quando agonizza nell'estasi dei sensi? Non hai mai visto Voluttà, interpretata da fräulein Violetta? Ebbene, essa è Vestale!

      — Cioè?

      — Cioè di quelle donne antiche, che se non erano di prescrizione, venivano sepolte vive.

      — Vergine?

      — Press'a poco. Pensa, Sconer, questa donna, che ha sverginato diverse generazioni di adolescenti, è vergine! Cioè passa per vergine, che è lo stesso. «Non vi vergognate, fräulein Violetta, — le abbiamo detto — di questa leggenda che corre sul vostro nome?» «Voi conservate [pg!40] vostro pulcellaggio?» domandò il poeta Flebis che segue in arte le forme tradizionali. «Voi catafratta?» Pensa, Sconer, una donna che in apparenza è di velo, e in sostanza è coperta di piastre come una dreadnought!

      «Voi lo fate per réclame» le abbiamo detto anche. «Può darsi» ha risposto. «È una originalità che vi fa torto, fräulein Violetta». «Voi dovete esser fornita di una insensibilità di pietra...!» «Credete?» disse con ambiguo sorriso. A me poi, come a fratello in arte, essa ha confidato che realmente la cosa si impone per non sciupare la linea. E poi è anche un mezzo di difesa. Essendo cosa notoria che è vestale, può rifiutare ogni uomo. Sai che la sua condizione è terribile? Riceve pacchi di lettere come una sovrana; e alcune impressionanti di gente che ha perduto la testa. Ebbene, Sconer, ora ti dico una cosa che è anche più meravigliosa della leggenda: fräulein Violetta ha annunciato da qualche tempo l'intenzione di prendere marito. Una cosa che ha scandalizzato tutti noi. Ma così è. Si è precipitata una mezza dozzina fra blasonati, banchieri, milionari. Respinti! Ci siamo presentati noi artisti, poeti. Trattandosi di fräulein Violetta, si poteva fare eccezione. Santamaria, che è architetto, si è persino offerto di [pg!41] costruirle un grattanuvole in istile assiro-babilonese dove lei potrà approdare col suo velivolo. Siamo stati respinti, con bella grazia, ma respinti. «I poeti, gli artisti, gli uomini di genio in genere — ha detto — sono miei buoni amici, ma il mio ideale di marito è un altro». Avrebbe tutt'al più fatta eccezione per il poeta Flebis, ma unicamente — è etico — per sentimento di umanità. «Tanto voi, caro Flebis — disse Nicoletta, — dovete morire, e io vi potrei abbreviare l'esistenza, facendovi spirare sopra il mio seno. Comporreste la vostra lirica migliore».

      — Così brutale?

      — È una sua specialità la brutalità. Ebbene, amico mio, c'è una terza cosa anche più stupefacente della sua verginità, del suo matrimonio; ed è che l'ideale di marito per fräulein Violetta, sei tu.

      — Io?

      — Sì, tu: Violetta ha dichiarato che sposerà solamente un uomo di perfetto tipo borghese.

      «Un vile borghese?» abbiamo esclamato noi. «Sì, — ha risposto fräulein Violetta, — un vile borghese, ma ordinato, equilibrato, purchè sia fisicamente tollerabile e capace di farmi molti figli». Tu sei capace, è vero, Sconer? «È inaudito» abbiamo detto tutti noi. «Ma voi — dico [pg!42] io — volete ricostituire la famiglia cristiano-borghese! Voi vi volete dare alla pollicultura!» «Così è!» ha risposto fräulein Violetta. «Ma questo è uno snobismo di nuovo genere, mia cara!» «Nicoletta — ho esclamato allora — se voi avete deciso proprio così, io ho trovato l'individuo che va bene per voi». E ho pensato


Скачать книгу