Il lampionaio. Maria S. Cummins

Il lampionaio - Maria S. Cummins


Скачать книгу
il cuore, d'illuminare l'anima della creatura ignorante? Aveva Gertrude appreso la religione, trovato Dio, cominciato a seguire pazientemente il sentiero ch'è rischiarato da una luce santa e conduce alla pace eterna?

      Sì, aveva cominciato, e sebbene spesso le fallisse il piede, sebbene talvolta la pazienza le venisse meno nell'angusta via, ed ella ne uscisse per rallentare il freno al suo irascibile temperamento, bambina qual'era ancora, si poteva fondare una ragionevole speranza sulla sincerità delle sue buone intenzioni, sulla profondità della sua contrizione quando accadeva che il male riprendesse l'antico predominio. Emilia non si risparmiava alcuna pena per insegnarle dove ella dovesse riporre la sua intera fiducia, e già la piccola Gertrude aveva imparato a invocare un soccorso più alto del suo, ad appoggiarsi a un braccio più forte.

      La signorina Graham s'era messa a un'ardua impresa assumendosi d'educare il cuore e la mente di una fanciulletta lasciata crescere nell'assoluta ignoranza d'ogni virtù. Su alcuni punti, tuttavia, e dei più importanti, ella non trovò le difficoltà che s'aspettava. Per esempio, dopo avere spiegato una volta la differenza tra l'onestà e la disonestà, la verità e la menzogna, non ebbe occasione alcuna di far rimostranze a Gertrude che, leale per sua natura, non aveva mai commesso la bassezza di mentire se non indottavi da un estremo terrore. Infatti i caratteri fieri ed impetuosi come quello, ch'era in lei il maggior difetto, appunto perchè tali, sono generalmente altrettanto franchi e sinceri. Anche innanzi d'esser divenuta virtuosa, l'orgoglio quasi sempre la ratteneva dal dissimulare la verità. Pochi mesi dopo averla conosciuta, Emilia era ben sicura di poter fidare nella sua parola. E questa certezza che la verità, radice d'ogni cosa santa, aveva così presto preso dimora in quell'anima infantile, era stata il maggiore incoraggiamento a perdurare nei suoi sforzi. Ma l'alterezza e la sensitività di Gertrude sembravano innate; la tirannia, i cattivi trattamenti non avevano potuto soffocarle, anzi s'erano vigorosamente sviluppate in mezzo alle circostanze più sfavorevoli. La bontà, la benevolenza ottenevano tutto da lei, la persuadevano, la soggiogavano; ma ella non sarebbe stata capace di tollerare un freno imposto severamente, per opportuno, per necessario che fosse. Emilia sapeva che spesso l'autorità stessa dei genitori non basta a governare questi spiriti indocili. Ella non conosceva che un potere tanto forte da vincere l'orgoglio umano, da spegnere le passioni terrene: quello dell'umiltà cristiana, innestata nel cuore: umiltà di principio, umiltà di coscienza. L'unico potere a cui l'orgoglio ingenito presti omaggio, e la passione ceda.

      Invero ella sapeva pure che un ordine, di qualsiasi natura, dato a Gertrude da lei o dallo zio True sarebbe prontamente obbedito, perchè la bambina, conscia che l'amore lo dettava, per amore vi si sarebbe sottomessa; ma a fine di provvedere ad ogni contingenza, di fare che il cuore fosse retto come la vita, occorreva ch'ella mirasse a un fine più sublime che quello di compiacere le persone a lei care; e insegnandole la dottrina del suo Divino Maestro, Emilia le infondeva la forza di fare e di patire, di sopportare e di perdonare, per quando, indipendente, non avrebbe più avuto altra guida che sè medesima.

      Qual profitto Gertrude avesse tratto dalle cure e dall'istruzione ricevute in questi due anni, mostrò il seguito della sua storia. Passò per molte prove, sostenne molte lotte, ebbe sconfitte e vittorie.

      La signorina Graham era sodisfatta e piena di speranza, True superbo ed esultante, la signora Sullivan e perfino il vecchio Cooper dicevano che il suo contegno e il suo aspetto s'erano maravigliosamente mutati in meglio, e ch'ella aveva maniere assai garbate per una bambina della sua condizione.

       Indice

      Non fantasia capricciosa

      Nè d'ora oziosa influsso passeggero,

      Nè clamore di folla, nè aura popolare

      Potrà mai farlo errare fuor del retto sentiero.

      W. G. Simms.

      Era il terzo inverno da che Gertrude stava con True. Un sabato sera Guglielmo entrò, al solito, con la grammatica francese e il dizionario sotto il braccio, ed esclamò, gettando i libri sulla tavola:

      — Oh, Gertrude, prima di metterci a studiare bisogna ch'io racconti a te e allo zio True la comica avventura che m'è capitata quest'oggi! Ne ho tanto riso dianzi con la mamma!

      — Sì, vi sentivo ridere, — disse Gertrude. — Se non avessi avuto troppo da fare sarei anzi venuta a vedere che c'era di così straordinariamente buffo. Suvvia, racconta.

      — Non pensate che sia uno scherzo.... Non sarei esilarato a questo segno se la non fosse stata la più bizzarra vecchietta ch'io abbia mai visto in vita mia.

      — Che vecchietta?... Non ci hai detto nulla di vecchie nè di giovani, finora!

      — Bene, incomincio.... ecco!... Avete visto come ogni cosa era coperta di ghiaccio stamani? Che splendore! Quando il sole è arrivato al grande olmo di fronte all'ingresso della farmacia, e lo ha fatto brillare tutto, ho pensato che non poteva esserci al mondo nulla di più bello.... Ma questo non ha che vedere con la mia vecchietta.... salvo che i marciapiedi erano abbaglianti come tutto il resto....

      — Eh, lo so! — interruppe Gertrude. — Nell'andare a scuola sono sdrucciolata....

      — Davvero? — disse Guglielmo. — Non ti sei mica fatta male?

      — No, punto. Ma prosegui. Sono impaziente di sapere della vecchietta.

      — Verso le undici stavo sull'uscio, guardando fuori, quand'ecco, vedo venire avanti la più strana persona che uno si possa immaginare. Devo descrivervi la sua abbigliatura. Aveva una specie di veste nera, non so se di seta o di raso, stretta stretta e con tutt'in giro una guarnizione di trina d'un bruno incerto: probabilmente una volta era nera anche quella, ma adesso non più. Sulla veste portava un mantello di seta bigia che pareva uscito dall'arca di Noè, e sul mantello una baverina di colore diverso, la quale data, io credo, da una generazione anteriore. Non tento di darvi un'esatta idea del suo cappello: vi dirò soltanto ch'era grande il doppio dei più grandi che sfoggino le altre donne, e che ne scendeva, fin quasi ai piedi, un velo trinato, a disegni vistosi, gettato da una parte. Ma il colmo della stravaganza erano i suoi occhiali, con due lenti enormi, come non se ne sono mai viste; qualche cosa d'orrendo. Un sacchetto da lavoro, fatto di seta nera con cucitevi sopra a zig-zag numerose listerelle di stoffe di tutti i colori dell'arcobaleno, era appeso al suo braccio sinistro, e al sacchetto stavano appuntati, mediante spilli d'ottone, la pezzuola, un immenso ventaglio di penne (te lo figuri, con questo fresco?), un fazzoletto da involtare roba, un giornale.... Misericordia! Non mi rammento neanche la metà degli oggetti che ne penzolavano, tutti in un mazzo, raccomandati alla resistenza del cordone! Eppure il suo vestiario non poteva dirsi la maggiore stranezza in lei. Ciò che la rendeva singolarmente ridicola era la sua andatura: camminava come una vecchia male in gambe, durando fatica a muovere il passo sul ghiaccio, ma con un sorrisetto lezioso sulle labbra e una cert'aria d'importanza! Oh, Gertrude, fortuna che tu non l'hai veduta! Non avresti ancora cessato di ridere....

      — Qualche povera pazza, non è vero? — domandò True.

      — Oibò! — fece Guglielmo. — Stravagante, certo, ma pazza no.... almeno non pare. Proprio nel momento che passava davanti all'uscio della bottega le è scivolato un piede, ed eccotela bocconi per terra, lunga distesa.... Io accorro spaventato, pensando che quella meschina creatura poteva essere rimasta uccisa da una tale caduta.... Il signor Bray e un altro signore ch'egli stava servendo, mi seguono. Era tutta stordita, ma portata in farmacia è rinvenuta subito. Mi domandate se è pazza? Nemmen per ombra, zio True. Lucida come un dollaro! Il suo primo pensiero, non appena riaperti gli occhi e tornata in sè, è stato d'assicurarsi che teneva sempre il suo sacchetto con le relative appendici; poi le ha contate ad una ad una e, trovato il numero completo, ha scosso il capo in segno di sodisfazione. E ora viene il bello. Il signor Bray mesce un bicchierino di cordiale e glielo offre. Essa, che aveva già riacquistato la sua prosopopea e le sue graziette, retrocede con una riverenza alla moda antica, e protende le mani per esprimere il suo orrore all'idea di bere quella roba. Il signore che era presente alla scena sorride e l'esorta a vuotare il bicchierino senza paura. La vecchietta si volta


Скачать книгу