Storia della Guerra della Independenza degli Stati Uniti di America, vol. 2. Botta Carlo

Storia della Guerra della Independenza degli Stati Uniti di America, vol. 2 - Botta Carlo


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parecchj partiti molto animosi contro l'Inghilterra, o sia che volessero con questi l'antica freddezza compensare, ovvero che i libertini, tenuti in freno per lo avanti, fossero a maggior rabbia concitati. Dichiararono, che l'esser la provincia della Giorgia stata eccettuata negli atti vinti nel Parlamento contro l'America, ricevevan essi piuttosto in luogo d'ingiuria che di favore, essendo, aggiugnevano, questa esenzione fatta a bello studio per sceverargli dai loro fratelli. Deliberarono eziandio, che non riceverebbono alcuna merce, la quale fosse nell'Inghilterra stata imbarcata dopo il primo di luglio; e che, facendo tempo dal dieci di settembre, nissuna ne imbarcherebbero dalla Giorgia per alla volta dell'Inghilterra; ed oltre a ciò, che nulla trasporterebbero alle isole dell'Indie occidentali inglesi, ed a quelle parti del continente americano, le quali le risoluzioni del congresso generale accettate non avessero. Queste cose erano in sè di molto momento, essendo la Giorgia, avvegnachè non vasta provincia, fertilissima in biade, e massimamente in riso. Vollero eziandio astenersi da ogni superfluità, e sbandire il lusso; dar animo agli agricoltori, che quel maggior numero, che più possibil fosse, di pecore allevassero. Nè tralasciarono d'inviare una petizione loro al Re molto acconcia, e piena delle solite asseverazioni di lealtà, le quali forse più efficacemente si facevano, perciocchè si aveva in animo di non osservarle.

      Ma ritornando al congresso generale, avendo egli qualche gelosia della provincia della Nuova-Jork, sia perchè vi abbondavano i leali, sia perchè la medesima è molto aperta agli assalti di un nemico forte in sull'armi di mare, deliberò, che, perchè quelli non vi avessero a sormontare, dovessero nell'appartinenze stanziare cinquemila fanti; e antivedendo i bisogni, ai quali i soldati loro sarebbero stati soggetti, siccome pure le malattie e le ferite, volle, che si ordinasse un'ospedale atto a ricevere i malati di un esercito di ventimila uomini. Fu eletto a direttore e medico principale il dottor Beniamino Church.

      Considerato ancora di quanta importanza fosse l'aver gli spacci delle lettere prontissimi, e l'esser l'uffizio delle poste commesso a uomini zelanti e fedeli, elessero a direttore generale sulle poste il dottor Beniamino Franklin, il quale l'istesso luogo aveva occupato in Inghilterra per le lettere d'America, ed erane stato dismesso per l'amor suo verso le libertà delle colonie. Stabilirono regolari procacci, facendo principio da Falmouth nella Nuova-Inghilterra sino alla città di Savanna nella Giorgia.

      Ma siccome il principale nervo della guerra consiste nella pecunia, così il congresso non tardò a rivolgere i suoi pensieri verso di quest'oggetto; il quale in un cogli uomini e l'armi, è il più importante, anzi il più necessario di tutti, massimamente nei casi della guerra difensiva, come per la natura stessa delle cose doveva quella essere, che si esercitava dagli Americani. Nelle guerre offensive, nelle quali si va ad assaltar l'inimico correndo e guastando il suo paese, gli uomini e l'armi possono nella prosperità della vittoria trovar la pecunia. Ma nei casi di guerra difensiva la pecunia è quella, che deve gli uomini e le armi procurare. Questo affare però aveva in sè grandissima difficoltà. La pecunia non si poteva riscuotere, se non per via di accatti, o per via di balzelli. L'una e l'altra erano non che malagevoli, quasi impossibili; essendovi da molti anni addietro, e per causa dei dispareri nati coll'Inghilterra, assottigliata di troppo la quantità del conio, che girava nelle colonie. Le province della Nuova-Inghilterra ne erano sempre state anzi scarse che no, e gli atti proibitivi del Parlamento da dieci anni addietro avevano ancora questa sottil massa attenuata. Nelle province meridionali poi, quantunque più ricche per la fertilità delle terre, la scarsità della moneta era andata crescendo, non solo per la sovraddetta cagione, ma eziandio per la numerosa introduzione dei Neri, la quale in quegli ultimi tempi aveva avuto luogo. Laonde il trar danaro da quei popoli per via d'accatti, o di balzelli sarebbe stata cosa imprudente, dannosa, e forse, od anche senza forse, impossibile, almeno in quella quantità, che i bisogni dello Stato richiedevano. Aggiungasi in rispetto agli accatti, che, sia che i ricchi avessero la pecunia loro a fornire, o no, avrebbero però sempre potuto prestare il credito, ed il far uso di questo secondo mezzo, meglio che del primo era conveniente. Imperciocchè se essi o l'una, o l'altra cosa, od ambedue potevano somministrare, gli uomini dotati di mediocri o di tenui facoltà non l'avrebbero potuto del pari. Eppure gli accatti parziali di moneta non si sarebbero potuti abbracciare, quando che all'incontro un accatto parziale di credito si poteva eleggere, il quale sarebbe stato in nome comprensivamente verso di tutti, ma in fatti parzialmente sopportato nell'opinione generale dalle larghe facoltà del ricchi. In rispetto poi ai balzelli, non sarebbe stato il porgli, se non cattivo eleggimento; perciocchè, essendo poco usi quei popoli alle gravezze, il recarsi di punto in bianco ed in sul bel principio, in sul toccare le borse dei cittadini, avrebbe sull'opinione dell'universale i più perniziosi effetti partorito. I popoli infiammati in una impresa comune fanno più volentieri giattura della vita, che non della pecunia; perciocchè a quella sta annessa più gloria che a questa, e l'onor dei bravi è più frequente, che l'onor dei facoltosi. Per la qual cosa il congresso aveva in ciò un'impresa molto malagevole alle mani. Ci accorgeremo eziandio, dover essere cresciute vieppiù le difficoltà, se farem considerazione, che il congresso aveva bensì la facoltà di raccomandare, ma non già quella di comandare; e che la obbedienza dei popoli era più volontaria, che costretta; ed era da temersi, ch'essi ricusassero, se si fossero toccate le borse. Era anche molto da apprendersi, che le assemblee provinciali gelosissime del diritto di impor le gravezze pubbliche, non avrebbero di buon grado, ed in niun modo acconsentito a questo, che il congresso assumesse la facoltà di tassare. Poi come questi avrebbe potuto sperare di porre un balzello giusto e ben temperato in rispetto a ciascuna colonia, se, stantechè le ricchezze loro erano in gran parte fondate sul commercio, ed erano state l'una e l'altra in varie maniere dalle presenti turbolenze impressionante, e perciò molto soggette a variazione, non si conoscevano a puntino le facoltà di ciascuna di esse? Nissuna evidenza della conveniente rata si sarebbe potuta avere, e molto meno dimostrare; e la sembianza di parzialità, o vera fosse od apparente, o soltanto creduta, avrebbe guasta tutta l'opera e prodotto clamori e dissensioni pregiudiziali. Questi erano gli scogli, che il congresso incontrava in rispetto ai modi di trar pecunia pei bisogni dello Stato e della guerra. Perciò si risolvette a schivargli, ed a volersi accostare agli accatti del credito col gittar biglietti, che avessero la mallevadoria della fede delle colonie unite. Nella qual cosa si sperava, che l'abbondanza delle derrate, l'ardore e l'unanimità del popolo, e massimamente dei ricchi, i quali, i più erano alle cose nuove favorevoli, avrebbero esso credito mantenuto vivo, ed impedito che i biglietti non cadessero in bassanza. Abbenchè quello ch'era già accaduto nelle province settentrionali, in cui i biglietti che allora esistevano, scapitavano, avrebbe dovuto tenergli avvisati del pericolo. Oltre a ciò gli uomini prudenti prevedevano benissimo, che per la facilità della cosa, e pei bisogni che si sarebbero ad ogni ora moltiplicati, si sarebbe gittata una sì grande quantità di biglietti, che sarebbe diventata del tutto soprabbondante, e gli avrebbe fatti scapitare. Aggiungasi, che il congresso non era solo a far gittate di biglietti, ma che anche le assemblee provinciali avevano, ed usavano l'istessa facoltà; il che doveva produrre di breve la soprabbondanza. Quest'era un male, che fin da principio doveva far temere i più pregiudiziali effetti. Nè si deve passar sotto silenzio, che, siccome sono sempre incerti i casi della guerra, potevano le armi inglesi andarne colla migliore, e correre vittoriosamente il paese. Dal che ne sarebbe nata di necessità la totale rovina del credito, ed i biglietti sarebbersi forse anco ridotti al niente. Si sa per pruova, che in cotesti affari la sfidanza dei popoli non ha rimedio. Questi erano i pericoli, questi i timori, che non senza gran cagione tenevano sospesi gli animi dei prudenti nell'affare del gittar fuori i biglietti. Ma non era luogo ad elezione; ed il congresso era in tali termini constituito, che gli abbisognava, come si suol dire, o bere o affogare. Perciò non esitarono punto a por mano a quel compenso, il quale, se non era buono, era al certo necessario. Adunque il congresso nel mese di giugno deliberò, si gittassero due milioni di dollari di Spagna in altrettanti biglietti di credito, e che la fede delle colonie unite dovesse stare per la redenzion loro. Qualche tempo dopo fece un'altra gittata di biglietti sino ad un milione di dollari pure di Spagna, dei quali biglietti ciascuno avesse ad esser di trenta dollari. Questi furono ricevuti su quei primi principj con consenso universale dei popoli.

      Avendo il congresso procurati gli uomini, le armi e la pecunia, applicò l'animo ad assicurarsi alle spalle con guadagnarsi le nazioni indiane, sulla mente delle quali non si stava senza qualche timore. Sapeva, che il generale Gage aveva spedito da Boston un suo messo per nome Giovanni Stuart presso la nazione dei Cherokee, che abitava le regioni prossimane alla Carolina Meridionale; e che il generale


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