Storia dei musulmani di Sicilia, vol. I. Amari Michele

Storia dei musulmani di Sicilia, vol. I - Amari Michele


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dei Prolegomeni inedito; ove si tratta del navilio siciliano sotto i Normanni. Dal MS. del British Museum, nº 9571, bel codice in caratteri affricani.

      2. La Storia di Sicilia. Dalla edizione di M. Des Vergers, riveduta su i MSS. di Parigi, e confrontata con gli estratti di un buon MS. di Tunis recatimi dal sig. Honnegar.

      3. Molti squarci della Storia dei Berberi, ch'io avea copiato dal MS. di Parigi, Suppl. Arabe 742 quater, tomo III, e che oggi ho potuto confrontare con la edizione d'Algeri.

      4. Altri squarci inediti su le prime imprese dei Musulmani nel Mediterraneo, su la Storia dei Fatemiti, e su le Crociate; che ho tolto dai MSS. di Parigi, 742 quinquies, tomo II, e 742 quater, tomo IV.

      LXI. Zohri (Ibn o piuttosto Abu-Abd-Allah-Mohammed-ibn-abi-Bekr), alla fine del XIV o principio del XV secolo, compendiò un trattato di Geografia di Kimâri, copiato o compendiato, non sappiam quando, da un libro che avea fatto compilare il califo Mamûn (815-835) e delineare insieme un planisfero. Tanto si ritrae dalla prefazione del Zohri al detto Kitâb Gi'rafîa, MS. di Parigi, Ancien Fonds 596, e dal cenno che l'autore fa a fog. 58 verso. Di certo, il Kimâri, o lo Zohri stesso, aggiunsero qualcosa alla compilazione del IX secolo; leggendosi qui i nomi di Mehdîa e della Kalat-Beni-Hammâd, che furono fondate appresso. Però non si può ben determinare l'epoca alla quale riferirsi le notizie su l'Etna e su non pochi prodotti del suolo siciliano, che si trovano nel capitolo della Sicilia e che io tolgo dal MS. di Parigi.

      LXII. Makrizi (Taki-ed-dîn-Ahmed-ibn-Ali), nato al Cairo il 1364, morto il 1441, dotto e diligente compilatore di varie opere101, tra le altre ne dettava tre che servono al nostro proposito. Sono:

      Il Mokaffa, dizionario biografico, del quale la Biblioteca di Parigi possiede un volume, Ancien Fonds 675, che va dagli ultimi della lettera ta (decimasesta dell'alfabeto orientale) a parte dell'Ain; e la Biblioteca di Leyde, nº 1366, tre volumi, che prendono l'alef, Caf (22ª lettera), lam e mim102. Però ci mancano parecchi volumi dell'opera. Dal MS. di Parigi ho estratto io le biografie dei Siciliani; dai MSS. di Leyde lo ha fatto per cortesia verso di me il prof. Dozy.

      Il Kitâb-es-Solûk ec. (Introduzione alla conoscenza delle dinastie), del quale una parte è stata tradotta in francese da M. Quatremère. Ho tolto un passo del testo arabico dal MS. di Parigi, Ancien Fonds 673 C., tomo III, e Ancien Fonds 673, A. 2.

      Il Kitâb-el-Mewâ'iz ec. (Avvertimento e riflessioni su le divisioni territoriali e i monumenti), MS. di Parigi, Ancien Fonds 680, ove si fa menzione d'un astronomo siciliano dell'Osservatorio del Cairo; uno squarcio del qual testo è stato pubblicato da M. Caussin de Perceval, nella raccolta Notices et Extraits des MSS., tomo VII, p. 45.

      LXIII. Zerkesci (Abu-Abd-Allah-Mohammed-ibn-Ibrahîm), vissuto alla fine del XV secolo, come conghiettura con buon fondamento M. Alphonse Rousseau103, scrisse una storia dei principi almohadi e degli hafsîti di Tunis fino all'anno 1429. Quest'accurata compilazione, fatta su buoni materiali, mi fornisce due squarci, che ho tolto dal MS. di Parigi, Suppl. Arabe 852.

      LXIV. Soiûti (Gelâl-ed-dîn-Abu-l-Fadhl-Abd-er-Rahmân), nato a Soiût nell'alto Egitto il 1445, e morto il 1505, fu compilatore infaticabile ma non sempre accurato; e basta a dir che si crede abbia scritto da trecento opere diverse.

      Da quella intitolata Tarîkh-el-Kholafâ (Storia dei Califi), MSS. di Parigi, Ancien Fonds 639 e 776, ho cavato due parole di cenno storico;

      Dall'altra, che s'addimanda Kitâb-el-Boghiat ec. (Libro di quanto posson desiderare i raccoglitori delle Vite dei Lessicografi e Grammatici), ho preso una ventina di biografie di Siciliani. Ho avuto alle mani due MSS., l'uno del dottor John Lee, ch'era prestato al prof. Dozy di Leyde in cui casa lo percorsi; l'altro acquistato recentemente dalla Biblioteca di Parigi, ove si conserva, Suppl. Arabe 683.

      LXV. Ibn-Aiâs (Mohammed-ibn-Ahmed), nato in Egitto, scrissevi nel 1516 il Nescek el-Azhâr ec. (Fragranza dei fiori su le meraviglie delle regioni), mediocrissima compilazione su l'opera di Edrisi e altre. Nondimeno, raccogliendo tutti i testi ove si tratti della Sicilia, non ho voluto rigettar questo, che ne dà due capitoletti. Li ho copiato dai MSS. di Parigi, Ancien Fonds 595, e Suppl. Arabe 904.

      LXVI. Makkari (Ahmed-ibn-Mohammed), nato presso Telemsen innanzi il 1590, e morto il 1631, lasciò una voluminosa e diligente opera su la Spagna musulmana, della quale la più parte è stata tradotta in inglese dal professor Gayangos, e adesso danno opera a pubblicare il testo arabico i signori Dozy, Dugat, Krehl e Wright. Nella descrizione di Cordova occorre al Makkari di citare versi del Siciliano Ibn-Hamdîs e darne giudizio. Porrò questo passo e pochi altri cenni nella mia raccolta, cavandoli del MS. di Parigi, Ancien Fonds 704.

      LXVII. Hagi-Khalfa (Mustafa-ibn-Abd-Allah) da Costantinopoli, morto il 1658, per erudizione, critica, e altezza di ingegno, gareggia coi migliori scrittori di storia letteraria che abbiamo in Europa. Due opere sue forniscon materiali alla storia dei Musulmani di Sicilia; cioè:

      Il celebre Dizionario bibliografico di 15,000 opere, quasi tutte arabiche, pubblicato dal Fluëgel, testo e versione latina; dal quale ho cavato tutti i paragrafi su opere di Siciliani, riscontrandoli per lo più coi MSS. di Parigi104.

      E il Tekwîm et-Tewârîkh, ossia Tavola cronologica, scritto in turco e in persiano e tradotto in lingua nostra da Gian Rinaldo Carli105. Gli estratti della versione italiana relativi alla Sicilia, furono voltati in latino e pubblicati dal Caruso e dal Muratori, e a ragione lasciati indietro dal Di Gregorio: tanto orribilmente il conte Carli avea saputo sfigurare quella semplice Tavola. Ho trascritto il testo persiano, non avendo potuto capitare la edizione turca di Costantinopoli, dal MS. turco di Parigi, Ancien Fonds 45; e l'ho confrontato con una versione latina del Reiske che v'ha nella Biblioteca di Parigi.

      LXVIII. Ibn-Abi-Dinâr (Abu-Abd-Allah-Mohammed-el-Kairewâni) scrisse il 1681 un Kitâb el-Munis etc. (Libro dilettevole sugli avvenimenti dell'Affrica e di Tunis), che corre dai principii del conquisto musulmano fino ai principii della dominazione ottomana in Affrica, e contiene ragguagli topografici e di usanze: sennata e diligente compilazione, ancorchè moderna; nella quale non di rado si fa menzione della Sicilia. Alcuni estratti di questa opera mi furono recati da Tunis per favore del signor Honnegar; e li ho accresciuto notabilmente percorrendo lo esemplare che n'ha la Biblioteca di Parigi, Suppl. Arabe 851. Di questo libro han fatto una versione francese MM. Pellissier et Remusat, nella quale l'autore è chiamato ordinariamente col nome etnico di Kaïrouani106: lavoro corredato di ottime note, ma fatto, com'ei sembra, sopra un cattivo MS.

      LXIX. Teserif el-Aiâm ec. (Ornamento dei giorni e dei tempi e vita del Malek-Mansur). Il principe di cui si parla è Kelaûn, sultano d'Egitto verso la fine del XIII secolo: il compilatore della cronica non si sa. La Biblioteca di Parigi n'ha il solo volume secondo, Suppl. Arabe 810, splendidissimo MS. fatto senza dubbio per uso della corte di Egitto. Contiene alcune notizie intorno la guerra del Vespro Siciliano, e il testo d'un trattato politico e commerciale tra il Sultano e i principi aragonesi Alfonso re d'Aragona e Giacomo re di Sicilia. Io ho dato la versione italiana di cotesti squarci nella edizione della Guerra del Vespro, Firenze 1851, Documento XXX, p. 588 a 597. Il trattato era stato pria tradotto in francese da M. De Sacy.

      LXX. Ibn-Konfûd (Abu-l-Abbâs-Ahmed-ibn-Hasan-ibn-Ali-ibn-Khatîb) nel XIV secolo dettò la Farisîa ec., ch'è parte annali e parte cronica della dinastia hafsita di Tunis. Alcuni squarci ne ha pubblicato M. Cherbonneau, professore d'arabico a Costantina, nel Journal Asiatique, IV série, tomo XII, XIII e XX, con utilissime note. Tolgo dal detto Giornale il testo relativo a due imprese di Cristiani sopra le Gerbe e Mehdia nel 1284. Questa e la precedente opera son messe fuori dell'ordine cronologico, non appartenendo propriamente alla storia dei Musulmani di Sicilia; ma come danno ragguagli su la storia di Sicilia dei tempi susseguenti, così non mi è parso di trascurarle.

      LIBRO


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<p>101</p>

Su l'autore veggansi: Sacy, Chrestomathie Arabe, tomo I. p. 112, seg.; e Quatremère, Histoire des Sultans Mamlouks de l'Egypte par Taki-Eddin-Ahmed-Makrizi, tomo I, prefazione.

<p>102</p>

Catal. del Dozy, tomo II, p. 200, nº DCCCXX.

<p>103</p>

Journal Asiatique, série IV, tomo XIII, (1819), p. 256, seg.

<p>104</p>

Lexicon Bibliographicum et Enciclopædicum a Mustapha… Haij-Khalfa ec., Lipsia e Londra. 1840, 1852, sei vol. in-4.

<p>105</p>

Cronologia historica di Hazi-Halifé-Mustafà ec., Venetia, 1697, in-4.

<p>106</p>

Historie de l'Afrique de Mohammed-ben-Abi-el-Raïni-el-Kairouani, Paris, 1845, in-4, che è il vol. VII della Exploration scientifique de l'Algérie, Sciences historiques et géographiques.