The Sonnets, Triumphs, and Other Poems of Petrarch. Francesco Petrarca
Quanto più desiose l' ali spando.
Amor che nel pensier mio vive e regna.
Come talora al caldo tempo suole.
Alia dolce ombra de le belle frondi.
Quand' io v' odo parlar si dolcemente.
Nè così bello il sol giammai levarsi.
Pommi ove 'l sol occide i fiori e l' erba.
O d' ardente virtute ornata e calda.
Quando 'l voler, che con duo sproni ardenti.
Non Tesin, Po, Varo, Arno, Adige e Tebro.
Di tempo in tempo mi si fa men dura.
Che fai, alma? che pensi? avrem mai pace?
Nom d' atra e tempestosa onda marina.
Questa umil fera, un cor di tigre o d' orsa.
Ite, caldi sospiri, al freddo core.
Le stelle e 'l cielo e gli elementi a prova.
Non fur mai Giove e Cesare sì mossi.
I' vidi in terra angelici costumi.
Quel sempre acerbo ed onorato giorno.
Ove ch' i' posi gli occhi lassi o giri.
In qual parte del cielo, in quale idea.
Amor ed io sì pien di maraviglia.
O passi sparsi, o pensier vaghi e pronti.
Lieti flori e felici, e ben nate erbe.
Amor, che vedi ogni pensiero aperto.
Or che 'l ciel e la terra e 'l vento tace.
Come 'l candido piè per l' erba fresca.