The Sonnets, Triumphs, and Other Poems of Petrarch. Francesco Petrarca
una fede amorosa, un cor non finto.
Dodici donne onestamente lasse.
Passer mai solitario in alcun tetto.
Aura, che quelle chiome bionde e crespe.
Amor con la man destra il lato manco.
Cantai, or piango; e non men di dolcezza.
I' piansi, or canto; che 'l celeste lume.
I' mi vivea di mia sorte contento.
Vincitore Alessandro l' ira vinse.
Qual ventura mi fu, quando dall' uno.
O cameretta che già fosti un porto.
Lasso! Amor mi trasporta ov' io non voglio.
Amor, io fallo e veggio il mio fallire.
Non ha tanti animali il mar fra l' onde.
Là ver l' aurora, che sì dolce l' aura.
Real natura, angelico intelletto.
I' ho pregato Amor, e nel riprego.
L' alto signor, dinanzi a cui non vale.
Mira quel colle, o stanco mio cor vago.
Fresco ambroso fiorito e verde colle.
Il mal mi preme, e mi spaventa il peggio.
Due rose fresche, e colte in paradiso.
L' aura che 'l verde Lauro e l' aureo crine.
Parrà forse ad alcun, che 'n lodar quella.
Chi vuol veder quantunque può Natura.
Qual paura ho, quando mi torna a mente.
Solea lontana in sonno consolarme.
In dubbio di mio stato, or piango, or canto.