L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia, alla giurisprudenza ed alla psichiatria. Cesare Lombroso

L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia, alla giurisprudenza ed alla psichiatria - Cesare Lombroso


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prime, e che Joly non seppe spiegare, che l'istruzione ora aumenti ora diminuisca il delitto. Dapprima, quando non è diffusa, quando non è maturata in un paese, aumenta tutti i delitti salvo l'omicidio: quando invece è diffusissima fa calare tutti i reati più feroci, non però, come vedremo, i reati minori, o quelli politici e i commerciali, o di libidine, perché essi aumentano col naturale aumento degli attriti umani, e degli affari e della attività cerebrale.

      Dove, insomma incontrastabilmente influisce l'istruzione sulla criminalità, è nel mutarne l'indole, nel renderla meno feroce.

      Fayet e Lacassagne mostrarono che:

      1º negli analfabeti predominano gli infanticidi, la soppressione di parto, i furti, l'associazione di malfattori, saccheggi, incendi;

      2º in quelli che san leggere e scrivere imperfettamente prevalgono l'estorsione di cambiali, minaccie per iscritto, ricatti, saccheggi, guasti di proprietà, ferimenti;

      3º negli istrutti a leggere e scrivere prevalgono concussione, corruzione, falsi in iscritto, minaccie per iscritto;

      4º negli istrutti con coltura elevata, falsi in scrittura di commercio, estorsione di fondi dei funzionari pubblici, falso in scrittura autentica, sottrazione d'atti, delitti politici (o. c.).

      Insomma vi è una criminalità specifica per gli illetterati, è la più feroce ed una per i letterati, ed è la più astuta, ma più mite.

      Il minimo del falso—107‰—ed il massimo degli infanticidi 705‰, si trovano fra gli illetterati: invece nei condannati con coltura superiore prevalsero i falsi di carte pubbliche, abuso di ufficio, infedeltà e truffa, mancando gl'infanticidi e i reati di violenza.

      In Austria tra gli analfabeti prevalsero ratti, rapine, infanticidi, aborti, uccisioni, furti, bigamie, omicidi, danneggiamenti, ferite (o. c.).

      In Francia pure dagli studi più recenti di Socquet (Contribution a l'étude de la criminalité en France) si vedono man mano diminuire i rei illetterati al 1876-80 in confronto al 1831-35: gli omicidi e gli assassini della 1⁄2, gli infanticidi e gli aborti di 1⁄3; i reati contro i costumi quasi di 1⁄3; i rei coltissimi poi scemano di 1⁄2 negli assassini e omicidi; mentre sono quasi stazionari negli altri reati[92].

      Quanto ai delitti politici essi aumentano costantemente colla maggior istruzione. Già la storia ci mostrò che le città più colte (Atene, Ginevra, Firenze) diedero il massimo delle rivoluzioni; e non è certo negli analfabeti, ma in quelli a coltura superiore che si trovano i nihilisti e gli anarchici, del che addussi abbondanti prove nel mio Crime Politique.

      In Italia, dal bellissimo studio di Amati (Istruzione e delinquenza in Italia, 1886):

Anni 1881-83 Analfabeti Sap. scriv. e legg. Colti
% % %
Delitti politici 54 36 10
Truffe 38 55 7
Omicidi 62 37 0,12
Furti 65 34 1,7
Stupri 48 44 8
Ribellioni 49 48 3,1
Contro l'ordine delle famiglie 61 38 0,8

      Nei 503 più colti si notavano nel 1881-83:

Falsi 76-152
Omicidi 44-88 »
Furti 40-80 »
Truffe 57-114 »
Concussioni 38-76 »
Grassazioni 22-44 »
Reati di lascivia 34-68 »
Bancarotta 33-66 »
Spergiuri 2-4 »
Ferite 13-26 »
Parricidi 2-4 »
Delitti politici 14-28 »
Religione 1-2 »
Distruz d'oggetti 4-8 »
Incendii 9-18 »
Istigazione a reati 6-12 »
Aborto 1-2 »

      con cifre massime dunque di falsi, truffe, reati di lascivia, bancarotta, furti, concussioni, omicidi; e minime di ferite, grassazioni, parricidi, incendii.

      In complesso si vede che se gli omicidi e i furti prevalgono negli analfabeti; unendo insieme i più colti e gli istrutti prevalgonvi specialmente i delitti politici, gli stupri e le truffe, nelle quali ultime sono in minoranza assoluta gli analfabeti e in maggioranza i colti e i semicolti.

      E notisi che pei delitti politici, si trattava di un'epoca in cui essendo completamente libero fra noi il pensiero, ben pochi, e non i migliori erano i ribelli politici, ciò che spiega la cifra pur grossa di analfabeti, mentre ora i puniti per delitto politico son certo il fiore della coltura nazionale. Altrettanto accade in Russia dove il massimo contingente, nei reati politici è dato dall'istruzione superiore. Anche dal 1827 al 1846 i nobili esiliati in Siberia per politica erano 120 volte più numerosi dei contadini.

      Su 100 donne condannate per delitto politico in Russia, 75 erano colte, 12 sapevano leggere e scrivere e 7 analfabete[93].

      In Francia calarono i delitti più gravi che si portavano alle Assise per cui da 40 0⁄0000 che si portavano alle Assise nel 1825, scesero a 11 0⁄0000 nel 1881, ma aumentarono gli accusati portati davanti al ministero pubblico da 48.000 a 205.000.

      In complesso la criminalità aumentò del 133%; ma scemava quella di sangue ed aumentò quella contro i costumi, specie contro i fanciulli, che da 83 nel 1825 saliva a 615 nel 1881; oltraggio al pudore che da 302 nel 1875 saliva a 2592 nel 1880; i furti aumentarono dal 1826 al 1880 del 238%, le truffe del 323%, gli abusi di confidenza del 630%, i delitti contro i costumi del 700%.

      Il vagabondaggio


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